In Italia ci sono 1,600,000 pazienti affetti da pericolose apnee notturne. Ma queste sono solo quelle diagnosticate.. SE CONSIDERIAMO I CASI LIEVI E MODERATI CHE RIMANGONO NON DIAGNOSTICATI FINCHE’ FATALMENTE NON PEGGIORANO COL TEMPO, i numeri sarebbero enormemente superiori. Colpisce 3-4% della popolazione, ma l’80% delle persone non sanno di soffrirne.
IL PAZIENTE E’ SPESSO INCONSAPEVOLE DI AVERE UN SERIO PROBLEMA DI SALUTE. EPIDEMIA SOMMERSA.. EMERGENZA SOCIO SANITARIA
I soggetti affetti sono prevalentemente maschi di 30-60 anni (essere in sovrappeso peggiora la patologia) e bambini con ingrandimento e infiammazione di tonsille ed adenoidi. OSAS è acronimo inglese che significa SINDROME DI APNEA OSTRUTTIVA NEL SONNO - Obstructive Sleep Apnea Syndrome.
E’ una grave patologia che PREDISPONE, AGGRAVA E COMPORTA RISCHI NEGLI ADULTI DI ICTUS, IPERTENSIONE, RISCHIO NEUROLOGICO E CARDIOVASCOLARE. Patologie respiratorie. Aritmia cardiaca, sindrome metabolica, induce reflusso gastro esofageo. Incidenza negativa sulla qualità e della DURATA della vita.
Cosa accade? Le vie aeree superiori collassano durante il sonno ostruendo parzialmente o totalmente il passaggio dell’aria e interrompendo il respiro, che riprende solo dopo un micro-risveglio
IL PRIMO STADIO E’ IL RUSSAMENTO
IL SECONDO E’ IPOPNEA CON RISVEGLI FREQUENTI
IL TERZO E’ LA APNEA CON OSTRUZIONE
QUALI SONO I SINTOMI CHE DEVONO METTERE IN ALLARME?
- russamento (roncopatia): già questo è il primo campanello d’allarme!
- sonno agitato o disturbato
- i frequenti risvegli notturni
- comparsa di reflusso gastro-esofageo
- stanchezza diurna
- mal di testa, specie al risveglio
- sonnolenza durante il giorno
- difficoltà di concentrazione
- colpi di sonno, con predisposizione agli incidenti stradali e sul lavoro
In Italia è stata recepita una direttiva europea che impone un ben preciso percorso di accertamento, diagnosi e follow up per il rinnovo della patente di guida in soggetti con OSAS accertata o sospetta.
LA STATISTICA CI DICE CHE IL 7% DEGLI INCIDENTI STRADALI E’ CAUSATO DA GUIDATORI AFFETTI DA OSAS , ma c’è da chiedersi se questa statistica riguarda solo i casi di apnea diagnosticata: forse le cifre sono enormemente superiori se pensiamo ai casi non diagnosticati. C’è da chiedersi con molta attenzione quale può essere la incidenza di questa malattia negli infortuni sul lavoro. Negli Stati Uniti i militari e i conducenti di veicoli (camion pullman etc) devono dimostrare di essere in cura per la OSAS per poter fare quel tipo di lavoro.
A QUESTO PUNTO, UNO SLOGAN:
E’ PIU’ IMPORTANTE RESPIRARE BENE CHE MANGIARE
I SINTOMI DI ALLARME NEI BAMBINI SONO:
- russamento: vero primo campanello d’allarme, il 40% dei bimbi che russano può sviluppare una OSAS
- la respirazione orale
- le disfunzioni della postura linguale, quindi della fonazione e dell’apprendimento
- MALOCCLUSIONE
- enuresi notturna
- iperattività o ipoattività
- il comportamento aggressivo
- lo scarso accrescimento!
- scarso rendimento scolastico
- mal di testa e sonnolenza diurna
Le cause più frequenti di apnea notturna nel bambino sono il sovrappeso e la ipertrofia di adenoidi e tonsille. L’incidenza è del 2-3 % e colpisce fra i 2-5 anni, colpendo indifferentemente maschi e femmine
COSA POSSIAMO FARE PER CAPIRE SE SIAMO AFFETTI DA APNEE NOTTURNE?
- Innanzitutto il RUSSAMENTO in adulti o in bambini deve far sorgere il dubbio
- C’è uno specifico questionario (scala di Epworth) che valuta
IL LIVELLO DI SONNOLENZA DIURNA:
Che probabilità hai di appisolarti nelle seguenti situazioni, indipendentemente dalla stanchezza?
- seduto mentre leggo
- guardando la tv
- seduto, inattivo, in un luogo pubblico (teatro, cinema, conferenza)
- in auto come passeggero viaggiando più di un ora
- sdraiato per riposare nel pomeriggio quando ne ho occasione
- seduto mentre parlo con qualcuno
- seduto tranquillo dopo pranzo (senza aver bevuto alcol)
- in auto, fermo per pochi minuti nel traffico
PUNTEGGIO:
0 - non mi addormento mai
1 - ho qualche probabilità di addormentarmi
2 - ho una discreta probabilità di addormentarmi
3 - ho una alta probabilità di addormentarmi
Fino a 6 punti: situazione di sonnolenza normale
7-8 punti: sonnolenza accettabile
Da 9 punti in su: sonnolenza eccessiva, probabilità di OSAS, devi parlarne col medico
MA PERCHE’ IL DENTISTA?
- il dentista si trova in una situazione di vantaggio clinico e terapeutico rispetto ad altri operatori sanitari, tanto che il ministero della salute italiano lo definisce “SENTINELLA DIAGNOSTICA” anche perchè la popolazione normalmente si reca spesso in un anno dal dentista
- Il dentista è in grado infatti di evidenziare segni e sintomi in adulti e bambini di una sospetta OSAS in maniera tempestiva. Specialmente, ovviamente, in quell’enorme numero di casi non ancora diagnosticati per malattia conclamata, che purtroppo sono destinati per lo più ad un peggioramento e progressione della malattia CHE HA TENDENZA EVOLUTIVA IN PEGGIORAMENTO, prevenendo ed evitando quindi, appunto, che vada troppo avanti..
- la diagnosi viene effettuata in collaborazione eventuale con specialisti in otorinolaringoiatria, pneumologi, neurologi, cardiologi, logopedista etc.
- il dentista può prescrivere ed organizzare per il paziente l’esame principale diagnostico per la diagnosi iniziale precoce, la POLISONNOGRAFIA
- il dentista può curare e risolvere la OSAS tramite la applicazione del MAD: mandibular advancement device - DISPOSITIVO DI AVANZAMENTO MANDIBOLARE -
- nei bambini il dentista ortodontista può curare molto efficacemente la OSAS con il TRATTAMENTO ORTODONTICO in collaborazione con la logopedista, ed in alcuni casi, addirittura, visto che l’ortodonzia ha effetto positivo sulla respirazione, correggendo palato stretto e quindi allargando le vie aeree superiori, prevenire l’intervento chirurgico di adenoidi e tonsille.
LA POLISONNOGRAFIA - E’ il vero esame diagnostico che ci dice nei casi iniziali se c’è OSAS. Facile, non invasivo, si tratta di registrare con un apparecchio le fasi del sonno, e se ci sono apnee notturne (simile ad un elettrocardiogramma, non più fastidioso di questo, quindi solo un po’ di sensori in giro..). L’apparecchio misura numerosi parametri fisiologici durante la notte. Con lunghissime attese purtroppo, si può fare col SSN. Oppure privatamente con spesa davvero modesta, con un tecnico specializzato che viene a domicilio del paziente a lasciare l’apparecchio e spiegare come applicarlo, o applicarlo direttamente. Il dentista può prenotare in tempi brevi questo esame.
IL MAD. APPARECCHIO NOTTURNO DI AVANZAMENTO MANDIBOLARE. E’ un apparecchio costruito dal dentista e che va messo durante la notte (come portare un byte più o meno), che invita la mandibola a posizionarsi più avanti possibile e a stare più aperta e quindi, in questo modo, invitare la lingua e i tessuti a posizionarsi in maniera di non collassare e permettere un agevole passaggio dell’aria e quindi curare in modo risolutivo la apnea. Evita inoltre il fatto che visto che i soggetti con OSAS tendono a dormire con la bocca aperta, che viceversa la lingua scivoli indietro ostruendo la respirazione. Ho partecipato recentemente ad un congresso con i massimi esperti italiani e statunitensi delle OSAS e sembra che questo apparecchio sia molto valido anche in una grande quantità di pazienti gravi che ora come ora vengono curati con CPAP, che è un apparecchio in genere molto poco accettato dai pazienti, che soffia aria a pressione tramite una mascherina collegata ad una pompa. Problematico anche da trasportare in vacanza o in viaggio di lavoro, al contrario del MAD. Se si pensa che la collaborazione del paziente a applicare la CPAP, ventilatore meccanico, questa pompetta con mascherina, durante la notte, è bassa, allora meglio solo un MAD che è facile da portare. O addirittura entrambe nei casi gravissimi.
Quanto al MAD, c’è da dire che si può fare una “prova” tramite un MAD “provvisorio” per verificare sia la facilità di uso, sia i rapidi miglioramenti, prima di fabbricare un MAD definitivo che comporta costi superiori al provvisorio, anche se moderati. Questo apparecchio può prevenire anche il trattamento chirurgico delle OSAS che viene proposto nei casi più gravi.
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