Cisti radicolare
Scritto da Dante / Pubblicato il
Salve. Circa 18 anni or sono ho avuto una carie profonda al 4 superiore SX che ha comportato la devitalizzazione dello stesso. Dopo alcuni mesi, ma potrebbe essere un po' di più o di meno, mi si presentò un grosso ascesso. Il dentista di allora mi consigliò l'estazione del dente perchè la radice presentava una cisti e la sua rimozione avrebbe comportato "un intervento piuttosto complesso". Ovviamente ho consultato un secondo dentista che mi ha sconsigliato l'estazione del dente e suggerito un'apicectomia, taglio della punta della radice, inserimento di un perno nella cavità del dente e relativa capsula (sintetizzo con terminologia che potrebbe essere non del tutto precisa). Ho seguito il consiglio e da allora quest'ultimo è stato il dentista cui mi sono affidato. Il dente non mi ha dato problemi nel tempo tranne per il fatto che un paio di anni fa circa si è rotto il vecchio perno, diciamo "metallico", che è stato sostituito da uno più innovativo, credo di tipo polimerico. Completano il quadro clinico alcune ricostruzioni di piccola rilevanza effettuate su altri denti. Quattro giorni fa il dente ha incominciato a dolermi durante la masticazione e mi sono accorto che la capsula si muoveva. Recatomi dal mio dentista, quest'ultimo ha rimosso la capsula ma la situazione proccupante è stata subito confermata dall'esame radiografico ha evidenziato una ciste radicolare che, a suo dire, necessita l'estrazione di quanto rimasto del dente/radice e una successiva ricostruzione ossea mediante osso sintetico e membrana. Successivamente, indicativamente dopo 6-8 mesi, si potrà procedere ad impianto endosseo e capsula il lega aurea porcellanica. In alternativa, classico ponte, comunque da lui sconsigliato. Da quanto ho capito, l' infezione avrebbe mangiato l' osso in prossimità della radice pregiudicandone la corretta tenuta (in effetti la radiografia mostra un vuoto intorno alla stessa abbastanza esteso). L' intervento sembra piuttosto complesso. Vi chiedo quindi un gentile parere in merito. Inoltre, vi chiederei quali possono essere state le cause di questa infezione. Ci sono delle "evidenze" professionali che possano garantire sulla professionalità del medico che effettua questa tipologia di inteventi? Ringrazio anticipatamente. Dante
Pubblicato il 21-04-2010
Caro signor Dante, partiamo dalle cause dell'infezione, dato che chiede quali siano: = l'apicectomia di tanti anni fa ... e qui "casca l'asino".... perchè l'apicectomia non si fa più da almeno la fine degli anni '70 ... in quanto si è dimostrato che bisogna fare in questi casi di necrosi radicolare con osteolisi periapicale, che sia una cisti o un granuloma, poco importa, una semplicissima ma accuratissima terapia canalari che sigilli a dovere l'apice... solo se impossibilitati da eccezionali situazioni anatomiche insuperabili, si cura il dente per l'altra via, ossia chirurgica dall'apice, sigillando l'apice con MTA o Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco.... senza apicectomia e senza neanche portare via la cisti o il granuloma, a meno che non siano molto grandi, in particolare le cisti...le spiego:................:...............Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! Ciò detto, le possibilità di dovere estrarre il dente sono molto ma molto remote...quindi con una buona terapia endodontica o di chirurgia endodontica...lei mantiene il suo dente ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...(però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici o altre sostanze...ottimo è l'MTA... stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!.............orbene si procede così:: 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 5-infine in terza seduta si chiude il dente. ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici...curato così...il dente si salva ne stia certo! ripeto...basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!! ................ Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 21-04-2010
Salve Dante. la sua apicectomia ha avuto un eccellente successo in termini prognostici. non è improbabile che un dente si reinfetti a distanza di anni.. ma mi creda: il suo caso non ha colpevoli se non il tempo che passa e che deteriora ogni cosa.. le barriere biologiche diventano meno efficaci sui denti con patologie pregresse.. ed ecco che accade di dover fare a meno di un dente. nelle spiegazioni che le ha dato il suo dentista vedo un collega responsabile e preparato. si affidi a lui e segua i suoi consigli. cordialmente, gianluigi renda.
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Pubblicato il 21-04-2010
Signor Dante il suo dentista pare davvero in grado di offrirle ciò di cui lei ha bisogno, il successo gli arriderà senza dubbio, se 18 anni fa le ha saputo conservare il dente oggi sarà certamente all'altezza di sostituirglielo. Cordiali saluti
Pubblicato il 21-04-2010
Sig. Dante, da quello che descrive, non sembrerebbe che lei debba sottoporsi a interventi particolari, si tratta di una semplice avulsione con rimozione della ciste odontogena sottostante, poi riabilitata con semplice implantoprotesi. Tutti gli odontoiatri possono eseguire questi interventi, sicuramente un professionista che 18 anni fa ha eseguito un apicectomia che si è mantenuta fino ad oggi, le garantirà sempre affidabilità in futuro.
Pubblicato il 22-04-2010
Gentile signore l'opzione terapeutica datale dal suo dentista è pienamente condivisibile tanto più che lui ha potuto valutare la situazione visitandola. Detto questo, credo opportuno considerare,non scartandola a priori, la possibilità di mantenere il proprio dente mediante l'effettuazione di terapie, quali il ritrattamento endodontico per via ortograda e/o retrograda , che se correttamente eseguite permetterebbero la completa regressione della patologia. Cordialmente.
Pubblicato il 22-04-2010
Gentile paziente, la causa del patologia apicale ciste o granuloma, questo si determina con un esame istologico non radiografico. La causa della patologia probabile frattura verticale della radice dopo la rottura del perno metallico come lei descrive. La terapia estrazione con innesto osso con membrana, dopo impianto e corona. Si fidi del suo dentista
Pubblicato il 22-04-2010
Gentile Dante, mi complimento per l'estrema chiarezza nel descrivere la storia clinica del suo dente, quasi da persona competente....mi sembra che l'Odontoiatra abbia i requisiti adeguati per poter trattare il suo caso. Se ha piacere legga un mio articolo, collegandosi nel mio sito, sulle cisti. Buona giornata
Pubblicato il 22-04-2010
Gentile paziente, non credo sia necessario dilungarsi sul caso visto che i colleghi che mi hanno preceduto le hanno già dato tutte le informazioni possibili. Ma non comprendo come lei che ha avuto la fortuna di incontrare un professionista così valente abbia sentito la necessità di chiedere un parere a noi, che senza visita, è necessariamente generico. Mi creda, se il suo attuale dentista è il medesimo che ha fatto l'apicectomia le conviene tenerselo stretto. Cordialmente Dott. Giuseppe Murruni, Giussano (MB).
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Pubblicato il 22-04-2010
Gentile Sig. Dante, si affidi con fiducia al suo dentista ed affronti il piano terapeutico da quest'ultimo prospettato in quanto mi sembra molto valido. Se, nell'alveolo post-estrattivo, dopo l'avulsione del residuo radicolare e l'enucleazione della cisti,residua una discreta quantità di osso si potrebbe tentare di inserire l'impianto nella stessa seduta (purchè abbia una buona stabilità primaria) e, con una opportuna rigenerazione, si tenterebbe di by-passare il periodo di 6-8 mesi d'attesa. Questo è cmq soltanto un suggerimento la cui validità dovrà essere verificata esclusivamente durante l'intervento. Cordiali saluti.
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