Un Paziente di 45 anni entra nel mio studio di lunedì mattina con carattere di urgenza senza appuntamento. Durante il fine settimana ha avuto un dolore ad un molare inferiore che era lieve il sabato ed è andato via via aumentando di intensità la domenica specie durante la notte quando cioè assumeva la posizione sdraiata. Il dolore aveva raggiunto l’acme la notte della domenica e non recedeva con nessun analgesico. Seduto alla poltrona è bastato consultare la sua ortopantomografia presente nella sua cartella clinica e un breve esame clinico per stabilire che si trattava di pulpite del sesto molare inferiore sinistro. Il dente presentava una precedente cura in amalgama molto profonda. Iniziata l’apertura della camera pulpare, dopo una anestesia tronculare, ho badato innanzitutto a rimuovere tutta la carie e l’infiltrazione esistente prima di aprire la camera pulpare per prevenire la contaminazione della stessa da parte dei batteri presenti nella carie. Appena raggiunta la camera pulpare, come è tipico della pulpite, è fuoriuscito un fiotto di sangue. A questo punto anche gli ultimi residui di sensibilità sono scomparsi. E’ stato allora possibile isolare il dente con la diga di gomma e procedere alla cura canalare. In questi casi solo la devitalizzazione può risolvere il dolore.
Dolore notturno: pulpite risolta con la devitalizzazione del dente
La devitalizzazione come unica via per risolvere il dolore da mal di denti acuto e notturno
Rimossa buona parte della carie inizia lo scoprimento del cornetto pulpare e il primo sanguinamento della polpa
Il dente si decongestiona e scompare il dolore dato dalla pressione del nervo contro le pareti del dente.
TAG: pulpite dentale
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Piemonte, Torino
Vedi la scheda