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Rialzo di seno mascellare per via trans-crestale con PRF e BIOSTITE

In questo lavoro vengono evidenziati i vantaggi dell'uso combinato del PRF e della Biostite nel Rialzo del seno Mascellare eseguito con Tecnica Flapless e con Frese Atraumatiche.

Rialzo di seno mascellare per via trans-crestale con PRF e BIOSTITE by Dott. Salvatore Ferrara 22-02-2008 11524 visualizzazioni
Scopo di questo lavoro è quello di presentare i vantaggi offerti dall'associazione di più tecniche chirurgiche in un caso di rialzo del seno mascellare condotto per via trans-crestale e del contestuale inserimento delle fixtures.

Si utilizzano una Tecnica Flapless (a cielo coperto) per laccesso, Frese Atraumatiche per il rialzo del seno mascellare e Fattori di Crescita di origine Piastrinica (PRF) associati alla Biostite per la rigenerazione ossea. La Tecnica Flapless offre notevoli vantaggi, tra cui:

  • il ridotto trauma (legato essenzialmente allintegrità del periostio);
  • tempi di guarigione ridotti (assenza di edema); ottimale guarigione dei tessuti molli (assenza di punti di sutura);
  • assenza o ridotta sintomatologia algica post-operatoria;
  • riduzione dei rischi di infezione post-operatoria (assenza di deiscenza delle ferite).

Luso di Frese Atraumatiche (Bucci Sabatini) consente: di eseguire un rialzo in modo atraumatico, evitando luso di osteotomi (paziente tranquillo per assenza di percussioni); di ridurre le complicanze (lacerazione accidentale della membrana di Schneider con il rinvio dellintervento o il ricorso alla Tecnica di Cadwell-Luc; labirintiti post-traumatiche da osteotomi; etc.)

Luso delle frese dedicate, non privo di inconvenienti tecnici, che richiedono per essere superati di un minimo di buon senso e di esperienza chirurgica.

L'inconveniente pùi frequente e che espone a maggiori rischi, è rappresentato dalla presenza di un pavimento sinusale non perpendicolare alla via di accesso. Questa evenienza si verifica spesso nelle regioni di 15 e 25, laddove il pavimento del seno tende a risalire per costituire la parete anteriore del seno. Pertanto, in questo caso potrebbe essere opportuno ricorrere alluso degli osteotomi interponendo del materiale di riempimento, regolarizzando così la via d'accesso al seno. Altro limite delle frese atraumatiche può essere costituito dal loro diametro fisso di 4.0 mm. Pertanto, laddove si devono inserire impianti di diametro compreso tra 4.0 e 4.5, soprattutto nei mascellari di qualità D3-D4, si corre il rischio di non ottenere una buona stabilità primaria.

L'uso del PRF (Plateled-Rich Fibrin):

  • accelera i processi di guarigione (soprattutto dei tessuti molli);
  • costituisce un valido apporto di cellule immunitarie, di piastrine e di fibrina. Queste tre componenti rappresentano un concentrato di fattori necessari a garantire una prevenzione naturale contro le infezioni, un ridotto ematoma ed un apporto naturale di catalizzatori dei processi di riparazione tissutale (fattori chemiotattici).

Come materiale di riempimento associato al PRF (Plateled-Rich Fibrin) si usato la Biostite, a strati alterni secondo la metodica a Sandwich.

La paziente, affetta da edentulia bilaterale parziale dei settori postero-superiori, veniva presso il mio studio per la sostituzione di vecchie protesi fisse in oro-ceramica. All'esame obiettivo la paziente presentava una protesi fissa oro-ceramica allarcata superiore in regione 14-16. Le condizioni parodontali del 16 erano compromesse per cui fu estratto e programmata una riabilitazione implantare. I successivi esami radiografici , endorale e TC Dentascan, evidenziavano in regione di 15 e 16 l'insufficiente spessore osseo verticale, rispettivamente del valore di 8 e 6 mm tale da suggerire il ricorso alla chirurgia rigenerativa. Si decideva di ricorrere ad una tecnica mini-invasiva transcrestale a cielo coperto, con lausilio di frese per rialzo di seno e di fattori di crescita (PRF) associati a Biostite. La paziente veniva sottoposta alla fase chirurgica secondo la programmazione e dimessa dopo linserimento delle fixtures (nobel replace 4.3x13mm in reg. 15 e 5.0x13 mm in reg. 16) con gli abutment di guarigione che ha portato per sei mesi, tempo questo necessario alla rigenerazione ossea. Successivamente si applicavano tre corone singole in policarbonato sul 14, elemento gi provvisto di vecchia corona in oro-ceramica, quindi sugli abutments protesici del 15 e del 16. Dopo sette giorni si rilevavano le impronte di precisione e si finalizzava il caso.

Da quanto su esposto possiamo concludere dicendo che l'associazione delle tre tecniche ha permesso di ottenere una riduzione del trauma post-operatorio, ridotti tempi di guarigione dei tessuti molli, una riduzione del rischio intraoperatorio di lacerazione della membrana sinusale, del rischio di possibili infezioni post-operatorie ed un marcato incremento di rigenerazione ossea.


Scritto da Dott. Salvatore Ferrara
Napoli (NA)

Tac pre-operatoria
Mucotomia effettuata con bisturi circolare in sede 15.
Mucotomia in sede 16.
Perfezionamento della mucotomia con lama da bisturi montata.
Fresa atraumatica trans-alveolare utlizzata per il rialzo del pavimento del seno mascellare.
Manovra di Valsava negativa a conferma dell'integrità della mucosa sinusale.
PRF ottenuto per centrifugazione del sangue del paziente.
Sollevamento della membrana sinusale mediante PRF.
Inserimento di Biostite come materiale osteoconduttivo.
Ulteriore PRF a completare il Rialzo del seno mascellare (Tecnica Sandwich).
La tecnica di Rialzo è stata applicata alternando i riempimenti in entrambe le sedi 15 e 16.
Inserimento della fixture in sede 16.
Inserimento della fixture in sede 15.
Applicazione delle viti di guarigione.
Controllo a 7 giorni.
Caso finito a 6 mesi.
Confronto Rx endorale a T0, T1 (3 mesi) e T2 (6 mesi). Si nota la variazione di radiopacità e la scomparsa della linea di demarcazione del seno.

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