Autori: Dott. Franco Massimo Casella, Dott. Fabrizio Prioglio TITOLO: "Estetica in tempi ridotti con l’utilizzo di SLActive". Un paziente di 36 anni, non fumatore ed in buono stato di salute generale, si recava presso il nostro studio per una malposizione del 1.4 e del 1.5 che creavano un disagio di natura estetica; il paziente lamentava inoltre un’alterata sensibilità termica nella zona da qualche settimana. (Fig 1 e 2) L’esame obiettivo evidenziava oltre alla mal posizione del 1.4 e del 1.5, un’estesa lesione cariosa a carico del premolare palatale; è stato richiesto anche un consulto da parte dell’ortodontista. Il professionista esprimeva l’impossibilita’ di rimettere in una corretta posizione il premolare vestibolare, mentre c’era la possibilità di recuperare ortodonticamente il premolare palatale; ma essendo questo molto cariato, si sarebbe dovuto sottoporre l’elemento a terapia canalare, ricostruzione e successiva protesizzazione. Il paziente aveva inoltre espresso il desiderio di migliorare esteticamente la zona abbreviando nei limiti del possibile i tempi di esecuzione del trattamento in vista del suo matrimonio a breve. Valutando tutte le scelte terapeutiche si è deciso assieme al paziente l’estrazione di entrambi gli elementi e l’inserimento di un impianto Straumann per protesizzarlo successivamente con una corona in metallo ceramica. Si è estratto per primo il premolare vestibolare, attendendo 5 settimane al fine di garantire una buona guarigione dei tessuti molli. (Fig. 3 e 4) Dopo l’attesa si è proceduto allo scollamento di un lembo a busta includendo i 2 denti adiacenti; si è estratto il premolare palatale e nella stessa seduta chirurgica si è inserito un impianto SLActive SP diametro 4,1 e lunghezza 10 mm., messo in posizione tridimensionalmente corretta per la successiva protesizzazione. (Fig. 5,6,7,8) La preparazione del sito implantare è stata eseguita utilizzando gli osteotomi angolati Straumann che hanno permesso di compiere una buona condensazione ossea contemporaneaneamente al minirialzo del seno mascellare. Inserendo la fixture nella corretta posizione protesica e senza sfruttare l’alveolo del dente estratto, sono risultati dei gap superiori a 2mm. tra la superficie dell’impianto e le pareti ossee mesiale, distale e palatale. (Fig.9) E’ stato utilizzato del biomateriale (Bioss Geistlich) non solo per riempire i vuoti, ma anche vestibolarmente alla corticale vestibolare per ridurre al massimo il riassorbimento osseo post-estrattivo. (Fig. 10) Per aumentare lo spessore dei tessuti molli al fine di poter avere un buon risultato estetico finale, e’ stato prelevato del connettivo palatale con una chirurgia “a botola”. L’innesto e’ stato inserito tra il lembo vestibolare ed il biomateriale (Fig. 11) e si e’ suturato il tutto con filo monofilamento sintetico a punti staccati, aspettando la guarigione per 4 settimane. (Fig. 12) Dopo l’attesa è stato avvitato un moncone pieno 5,5 mm con il dinamometro a 35 Nwcm, ed è stato ribasato un provvisorio in resina. (Fig.13) Ogni settimana per 4 settimane il provvisorio è stato modificato con composito condizionando così il tessuto molle, dopodiché si è presa l’impronta definitiva in silicone per la preparazione di una corona in oro ceramica. (Fig. 14) I tempi tecnici dell’odontotecnico hanno permesso di finire il lavoro con la cementazione della protesi dopo 3 settimane dalla presa dell’impronta. (Fig. 15,16 e 17)
Dentista Calabria, Reggio Calabria
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