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Riabilitazione Implantoprotesica

Riabilitazione Implantoprotesica di monoedentulia in zona estetica a funzione immediata

by Dott. Enrico Deodato 27-01-2011 4568 visualizzazioni
Si presenta alla nostra osservazione un giovane paziente che durante il colloquio riferisce ripetuti episodi algici a livello del mascellare superiore di destra.
All’esame obbiettivo si mette in evidenza in corrispondenza della mucosa in zona primo premolare destra un area infiammata ed ipertrofica causata dal decubito di un piccolo ponte 15 con estensione 14 posizionato alcuni anni addietro per risolvere la monoedentulia di cui il paziente era affetto. (Fig 1-2)







Dopo accurata anamnesi e attento esame obbiettivo e radiografico ( Fig 3) si consiglia al paziente di rimuovere il vecchio ponte e ripristinare il deficit estetico e funzionale con due elementi singoli di protesi fissa in metallo ceramica uno su parodonto (elemento15) ed uno su impianto (elemento 14).

Essendo una zona ad alta valenza estetica consigliamo inoltre la protesizazzione immediata dell’elemento mancante (funzione immediata) e la gestione del minus vestibolare causato dalla perdita dell’elemento 14 per mezzo di contestuale intervento parodontale di Roller-Flap modificato secondo Tarnow







Accetttato il piano di trattamento e firmato il consenso informato, il paziente viene sottoposto a terapia causale e preparato farmacologicamente all’intervento ( Plak-out 0,12% collutorio due volte al dì da iniziare tre giorni prima e Augmentin bustine da 1 gr. da iniziare la sera prima e per 6 giorni dopo).
Il giorno dell’intervento previa anestesia plessica (articaina 1:100.000 di adrenalina) si incide un lembo trapezoidale secondo la tecnica modificata da Tarnow e si effettua l’intervento di Roller-flap per aumentare la banda di tessuti molli vestibolarmente alla sella edentula (Fig 4-5-6).







Ultimato l’intervento parodontale si passa alla preparazione del sito osteotomico attraverso un controllo radiografico intermedio per il corretto asse di inserzione implantare e ricercare il bicorticalismo importante per l’ulteriore stabilità primaria dell’impianto (fig 7-8).







Dopo aver completato il sito osteotomico per un impianto Intra-Lock di diametro 3,3mm e lunghezza 13mm si passa al suo posizionamento avendo cura che esso raggiunga la sua posizione ideale finale con un torque d’inserzione non inferiore ai 35-40 Nm (fig 9-10-11).







Terminata la fase di inserimento implantare si passa alla presa dell’impronta per la realizzazione di un provvisorio avvitato in resina acrilica ( fig 12-13-14-15).







Ricevuto il provvisorio dopo alcune ore si esegue il suo avvitamento e gli importati controlli occlusali. ( fig 16-17-18-19)







Dopo frequenti controlli periodici e a quattro mesi dall’intevento (fig 20-21),







si passa infine alla finalizzazione del caso clinico. (fig 22-23-24-25-26)







Si ringrazia per le fasi di laboratorio il Sig.Odt. Francesco Vacca, Bari.


Scritto da Dott. Enrico Deodato
Bari (BA)

TAG: Riabilitazione Implantoprotesica