FRATTURA CORONORADICOLARE
Paziente G. L sesso femminile, anni 49, da qualche settimana riferisce dolore alla masticazio ne a carico del 37, precedentemente sottoposto a terapia endodontica per patologia cariosa penetrante. Silente fino al momento della richiesta di una visita, l'esame obiettivo non evidenzia nulla di anomalo, viene solamente eseguito un lieve ritocco occlusale che da momentaneamente sollievo alla paziente.
Dopo circa quindici giorni, la paziente si ripresenta accusando gli stessi sintomi, l'esame obiettivo evidenzia lieve edema della gengiva aderente, lieve dolore alla percussione, trattato con terapia antinfiammatoria la sintomatologia regredisce per alcune settimane.
Nuova richiesta di visita, presenza di gonfiore accentuato, dolore vivo alla pressione nel fornice, eseguita Rx endorale che evidenzia il corretto trattamento endodontico, prescritta terapia antibiotica, la sintomatologia si risolve per alcune settimane.
Nuova richiesta di visita per il peggiorare della sintomatologia, all'esame obiettivo, presenza di fistola vestibolo mesiale che sondata si rivela arrivare fino all'apice dell'elemento interessato, si decide per un ritrattamento canalare, sotto terapia antibiotica.
La paziente si presenta all'appuntamento con completa remissione per trattamento antibiotico, oltre che antinfiammatorio per altri motivi, la fistola risulta non reperibile, si decide comunque di rispettare il piano di trattamento preventivato. Si inizia a rimuovere la ricostruzione che inaspettatamente viene asportata interamente come un tappo, a questo punto si evidenzia frattura mesio-distale che interessa tutto l'elemento, si procede quindi all'estrazione che avviene senza particolari problemi e che rivela la completa frattura in senso sagittale del dente in questione, si esegue toeletta chirurgica dell'alveolo, viene posizionato materiale sintetico osteoconduttivo, membrana e punti di sutura.
Paziente G. L sesso femminile, anni 49, da qualche settimana riferisce dolore alla masticazio ne a carico del 37, precedentemente sottoposto a terapia endodontica per patologia cariosa penetrante. Silente fino al momento della richiesta di una visita, l'esame obiettivo non evidenzia nulla di anomalo, viene solamente eseguito un lieve ritocco occlusale che da momentaneamente sollievo alla paziente.
Dopo circa quindici giorni, la paziente si ripresenta accusando gli stessi sintomi, l'esame obiettivo evidenzia lieve edema della gengiva aderente, lieve dolore alla percussione, trattato con terapia antinfiammatoria la sintomatologia regredisce per alcune settimane.
Nuova richiesta di visita, presenza di gonfiore accentuato, dolore vivo alla pressione nel fornice, eseguita Rx endorale che evidenzia il corretto trattamento endodontico, prescritta terapia antibiotica, la sintomatologia si risolve per alcune settimane.
Nuova richiesta di visita per il peggiorare della sintomatologia, all'esame obiettivo, presenza di fistola vestibolo mesiale che sondata si rivela arrivare fino all'apice dell'elemento interessato, si decide per un ritrattamento canalare, sotto terapia antibiotica.
La paziente si presenta all'appuntamento con completa remissione per trattamento antibiotico, oltre che antinfiammatorio per altri motivi, la fistola risulta non reperibile, si decide comunque di rispettare il piano di trattamento preventivato. Si inizia a rimuovere la ricostruzione che inaspettatamente viene asportata interamente come un tappo, a questo punto si evidenzia frattura mesio-distale che interessa tutto l'elemento, si procede quindi all'estrazione che avviene senza particolari problemi e che rivela la completa frattura in senso sagittale del dente in questione, si esegue toeletta chirurgica dell'alveolo, viene posizionato materiale sintetico osteoconduttivo, membrana e punti di sutura.
Dentista Emilia Romagna, Modena
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Dentista Abruzzo, Pescara
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Abruzzo, L'Aquila
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Dentista Piemonte, Torino
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