Si è presentato nel mio studio un paziente, di anni 19, con la necessità di risolvere la sua grave terza classe scheletrica. Tra le alternative proposte, il paziente decideva di sottoporsi a intervento chirurgico prima e dopo il quale è stato necessario un trattamento ortodontico tradizionale.
Inizialmente si procede con un’espansione dell’arcata superiore e un allineamento superiore e inferiore. Successivamente si procede all’intervento chirurgico, consistente nella riduzione del ramo mandibolare e spostamento in avanti del mascellare superiore.
Dopo l’intervento si è effettuato un ulteriore allineamento per migliorare l’ingranaggio delle arcate dentarie, oltre all’utilizzo di elastici di 2° classe, specialmente nelle fasi immediatamente successive alla chirurgia.
Lo sbandaggio è stato effettuato circa un anno dopo l’intervento. Al paziente è stato consegnato un posizionatore da utilizzare a permanenza durante la notte.
Per sua scelta il paziente ha preferito non correggere l’allineamento della linea mediana e ha deciso di indossare a permanenza un posizionatore notturno da utilizzare per contenzione e per il click bilaterale all’articolazione temporomandibolare preesistente, che è rimasto dopo l’intervento.
Dentista Veneto, Padova
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