La paziente di circa 60 anni sottopone alla nostra attenzione un bordo gengivale biancastro e ispessito. Ci comunica che era stata sottoposta un mese prima, da parte di un collega, ad intervento chirurgico per l'asportazione della medesima. Riferisce che a distanza di circa 10 giorni dall'intervento la lesione ha iniziato a recidivare. Il collega che l'ha operata precedentemente aveva comunicato alla paziente di non preoccuparsi e di mantenere la lesione controllata nel tempo. Pur avendole comunicato di aver fatto eseguire il test istologico sul tessuto asportato non è stato in grado di dirle quale fosse la natura della lesione. A questo punto abbiamo eseguito un prelievo bioptico della lesione in più punti ed abbiamo richiesto un esame istologico. Il referto era compatibile con una lesione del tipo "leucoplachia" e mostrava già una metaplasia moderata, pur non presentandosi clinicamente come una placca leucoplasica tradizionalmente intesa. La metaplasia suggerisce la possibilità che la lesione sia dotata di un potenziale degenerativo e pertanto si procede all'asportazione in toto recidendo la gengiva profondamente fino alla cresta ossea. A distanza di cinque anni la lesione non ha determinato recidive.
Rimozione di leucoplasia del bordo gengivale.
Il caso clinico mostra una lesione leucoplasica che è considerata una precancerosi facoltativa, ossia che può generare in alcuni casi un tumore maligno.
TAG: leucoplasia
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