Intendo proporre tre casi clinici dello stesso genere occorsi durante la mia carriera professionale e universitaria su un argomento non del tutto raro nei bambini tra i 6 e i 12 anni: la perdita di un intero incisivo superiore con tutta la sua radice a causa di un trauma.
1° caso - Si presenta di urgenza al mio studio coi due incisivi superiori in mano un bambino di circa 10 anni, che io già stavo seguendo per un trattamento ortodontico. Provvedo immediatamente a lavare i due denti sotto l'acqua del rubinetto SENZA sfregare minimamente la radice (per non ledere ulteriormente i legamenti strappati) e dopo aver messo un tappo al lavandino per evitare che il getto d'acqua mi facesse scivolare via i denti trascinandoli verso lo scarico. Cruento soltanto i due alveoli per rendere di nuovo liquido il coagulo e riposiziono i due denti nei loro alveoli, immobilizzandoli temporaneamente con una carta stagnola (quella che avvolge una normale cioccolata, pregando il genitore che l'accompagnava di mantenere con una certa pressione i denti al loro posto. Avevo come già detto il paziente in cura ortodontica e, pertanto, conservavo i modelli di inizio cura, su cui era stata confezionata una placca ortodontica. Ho mandato immediatamente i due modelli in laboratorio con l'indicazione di costruire urgentemente una doccia in resina che abbracciasse i quattro incisivi superiori. Dopo poche ore la doccia è stata recapitata al mio studio ed io la ho cementata sui denti dopo aver tolto la carta argentata che li aveva temporaneamente immobilizzati. Quindici giorni dopo ho rimosso la doccia, constatando che i denti erano di nuovo saldamente i bocca.... purtroppo nella posizione iniziale di prima del trattamento ortodontico che, peraltro, non mi sono sentito sicuro di riprendere. Il paziente è stato da me seguito per molti anni, senza nessuna complicazione. Ho mantenuto, inoltre, la esaltata considerazione dei genitori che mi hanno ritenuto un mago!
2° caso - E' venuta una mattina nella clinica universitaria dove operavo una signora, madre di un bambino che la sera prima, cadendo dalla bicicletta aveva perso i due incisivi superiori. La madre li aveva raccolti sulla strada e si era recata immediatamente dal suo dentista, che ha rifiutato di intervenire sostenendo che i denti avevano ormai perso la vitalità ed inoltre che era pericoloso reimpiantare quei denti ormai infetti per il contatto con la strada polverosa. La madre non era stata molto convinta, aveva conservato i denti in tasca, e la mattina dopo si è recata nella nostra clinica per avere un consiglio. Ritenendo che il reimpanto sia sempre utile, anche quando termini con un insuccesso a distanza, perché nel frattempo contribuisce a mantenere l'osso alveolare e lo spazio di tutta la dentatura residua, ho provveduto a sciacquare sempre con accortezza il dente sotto l'acqua del rubinetto, SENZA sfregare la radice, ho cruentato gli alveoli ed ho reimpiantato i due incisivi fissandoli con un filo ortodontico rigido ai due incisivi laterali: avevo in precedenza applicato i relativi attacchi sia sui due incisivi laterali che sui due centrali. In tal modo si sarebbe mantenuta una ginnastica occlusale con una possibile rigenerazione dei legamenti parodontali. Non ho ritenuto di fare un trattamento canalare che eventualmente si sarebbe potuto fare in seguito in caso di necrosi della polpa e successiva infezione, sperando che il poco tempo trascorso dall'incidente (meno di 12 ore) avesse mantenuto la possibilità sia di rigenerazione dei legamenti radicolari che di rivascolarizzazione della polpa. Dopo 15 giorni ho liberato i denti dalla relativa immobilizzazione, staccati con prudenza gli attacchi per evitare traumi troppo energici ai due denti reimpiantati. Non ho più rivisto il paziente, ma ritengo che il caso abbia avuto successo nel tempo, anche perché credo che la madre, per un eventuale ritrattamento, avrebbe ricondotto il bambino in clinica e non dal primo dentista
3° caso - Sempre in clinica ricevo una mattina una telefonata da un ospedale del circondario che aveva ricoverato due giorni prima un bambino a causa di un incidente stradale. Nel trauma il bambino aveva perso i due incisivi centrali che, peraltro, erano stati recuperati e conservati in soluzione fisiologia (acqua e sale). Trattandosi di una avulsione traumatica di oltre 48 ore prima, ho chiesto di accompagnare IMMEDIATAMENTE il bambino da noi. Al suo arrivo abbiamo provveduto a fare immediatamente una terapia canalare completa con otturazione del canale in guttaperca, sciacquato come al solito i due denti e cruentato gli alveoli. Successivo reimpianto ed immobilizzazione relativa come nel caso precedente e controllo dopo 15 giorni per rimuovere la immobilizzazione. Il caso è scomparso dalla nostra osservazione trattandosi di un turista di passaggio occasionale.
4° caso - aggiungo un caso personale, non professionale, ma una esperienza diretta capitata proprio a me all'età di 3 anni, di cui ho perfettamente il ricordo. Mi trovavo a casa e per una caduta mi si sono sfilati e caduti per terra i due incisivi centrali decidui. Con i denti in mano sono andato piangendo da mia madre che immediatamente me li ha reimpiantati dicendomi di mantenere la bocca chiusa e di trattenere i denti fermi con il pollice in bocca. I denti si sono consolidati e li ho persi regolarmente all'età di 6-7 anni. E' un caso da tenere a mente, perché i trattati dicono di NON reimpiantare i denti decidui per il timore di lesioni sui denti permanenti sottostanti. A me i denti permanenti sono erotti regolarmente e senza lesioni
Dentista Calabria, Cosenza
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