I ricercatori dell’Oregon State University coordinati da Chrissa Kioussi hanno dapprima chiarito il ruolo decisivo nel controllo degli ameloblasti - le cellule che producono lo smalto - del gene Ctip2 (che come già si sapeva ha un ruolo importante in numerosi ambiti, per esempio il sistema immunitario e lo sviluppo embrionale dell’epidermide) e poi dimostrato la sua ‘esclusiva’ in questa funzione creando topi di laboratorio geneticamente modificati privi di Ctip2, che infatti sono nati con denti privi di smalto.
Ora la sfida è riuscire ad attivare a comando anche in età adulta questo gene: in quel momento una terapia con cellule staminali potrebbe rendere la ricostruzione dello smalto distrutto da traumi, carie, fumo o altre patologie una possibilità concreta.
“Se troviamo il modo di far replicare e crescere ameloblasti, sapremo ricreare lo smalto, e a quel punto riparare i denti sarà facile”, spiega Paul Sharpe del Dental Institute del King’s College di Londra. “Più impariamo sulla genetica più possiamo utilizzare le informazioni per creare modelli biologici di intervento”.
Fonte: Sample I. Tooth fairy: gene that could give you a set of these without seeing a dentist’s chair. The Guardian 24/02/2009. PNAS 2009, in press.