Andando a guardare cosa accade nella bocca, vediamo infatti che nella bocca è presente una ricchissima flora di batteri, cosiddetti “saprofiti”, che normalmente risulta innocua, ma che a volte conduce ad un’infiammazione locale, la comune “gengivite”, la quale può degenerare a volte in “parodontite”. La parondontite grave può portare alla scopertura della radice dentale per la progressiva retrazione della gengiva e al conseguente indebolimento e caduta del dente. L’alitosi, invece, è un disturbo che interessa circa il 50% degli italiani ed è un sintomo che ci indica il proliferare della flora batterica. Basti pensare che questa è la terza causa che spinge le persone a rivolgersi al dentista: per oltre il 90% degli italiani il disagio causato dall’alito cattivo in ufficio è paragonabile a quello provocato dal mobbing . Altre diffuse problematiche sono le malocclusioni, il bruxismo (abitudine a tenere i denti serrati per un prolungato spasmo involontario della muscolatura masticatoria) e l’ingiallimento dello smalto dei denti (dovuto ai raggi UV, al caffè, alla nicotina e a diverse altre cause, soprattutto alimentari). Il bruxismo, ad esempio, è il terzo disturbo più diffuso durante il sonno , dopo il sonniloquio (parlare nel sonno) e il russamento, ed è spesso dovuto a stress emotivo. Anche in questo caso, il dentista può essere la persona alla quale chiedere consiglio ed affidarsi per superare un problema che riduce la qualità della vita del paziente. Oltre a questi comuni disturbi dentali, c’è anche una ragione più sottile per la quale è importante tenere sotto controllo l’igiene del cavo orale: negli ultimi anni infatti è stata individuata un’insospettabile associazione tra malattie dei denti e malattie di altri organi apparentemente slegate. La base di questa associazione può essere duplice: attraverso il passaggio in circolo dei batteri che si annidano nella bocca e la loro localizzazione in organi distanti, magari causando ascessi polmonari e cerebrali e soprattutto portando ad un’infiammazione generalizzata, a volte senza sintomi, ma ugualmente pericolosa. Grazie all’impegno di molti ricercatori si è avuta conferma dell’esistenza di un legame preciso tra certi tipi di infiammazione e l’arteriosclerosi con le sue temibili conseguenze cardiovascolari , il diabete e addirittura complicanze ostetriche (contrazioni uterine precoci con possibilità di parti pretermine e neonati sottopeso).
Tutti questi temi verrano affrontati nel corso dell'incontro “Il Dentista in Famiglia”, che si svolgerà a Viareggio il 9 maggio 2009, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lucca e realizzato con la collaborazione dell’Istituto Stomatologico Tirreno, struttura odontoiatrica dell’Ospedale Unico della Versilia.
Fonte: Istituto Stomatologico Tirreno