La crisi economica incalza e i lavoratori digrignano i denti. Non in segno di sfida, ma in senso letterale. E' infatti boom di nuovi casi di bruxismo, con un aumento esponenziale dei problemi a cui va incontro chi digrigna i denti durante il sonno, assicurano gli addetti ai lavori in un articolo pubblicato sul britannico 'Guardian'.
C'è addirittura chi al risveglio trova la brutta sorpresa di un molare rotto o un dente scheggiato, chi finisce per essere colpito da violenti mal di testa o mal di schiena, spie del problema. I nuovi casi si contano soprattutto tra manager e lavoratori impiegati nel settore della finanza, quelli che ogni giorno fanno i conti con l'ansia della recessione. "Per lo più personalità di tipo A - spiega Sharif Khan, uno specialista di impianti dentali - ovvero perfezioniste, precise, per lo più impegnate nel mondo del business", aggiunge.
"Negli ultimi 18 mesi - testimonia Yann Maidment, un dentista di Edimburgo - io e due colleghi abbiamo assistito a un aumento dei pazienti alle prese con il bruxismo stimabile attorno al 10-20%. Si tratta per lo più di manager, persone che lavorano in banca e più in generale nel mondo della finanza. C'è tanta ansia legata ai tagli: a questi nuovi pazienti basta guardarsi attorno per trovare tante persone che a causa della crisi hanno perso il posto di lavoro. Questo provoca ancor più stress di quanto questi lavoratori non siano abituati a sostenere".
A confermare l'aumento dei casi anche la British Dental Health Foundation, che negli ultimi mesi ha assistito a un aumento delle telefonate al numero verde di persone alle prese con il problema.
"La principale ragione di questo incremento è da rintracciare nello stress - confermano dalla Fondazione - Fare i conti con la crisi e con le difficoltà sul posto di lavoro genera tensione nell'organismo. Una tensione che può manifestarsi anche digrignando i denti".
Esercizi correttivi, terapia per rilassarsi e consulenze per affrontare le cause alla base del bruxismo sono tra i rimedi suggeriti dagli operatori dell'helpline della Fondazione. Mentre per evitare che i denti ne paghino le conseguenze si trovano in commercio i cosiddetti bite, ovvero degli speciali apparecchi da tenere in bocca durante la notte, simili a quelli usati dai pugili sui ring. Il costo si aggira attorno ai 300 euro: l'obiettivo è evitare che i denti 'stridano' tra loro, riportando danni. Se non altro chi li produce potrebbe trarre qualche vantaggio dalla recessione.
Fonte: Adnkronos Salute