A lanciare tale proposta è il presidente nazionale della Commissione per gli iscritti all'Albo degli odontoiatri (Cao), Giuseppe Renzo, dopo l'ennesima operazione dei Nas, che a Torino hanno scoperto una rete di dentisti senza laurea e con attrezzature irregolari, denunciando ventitrè persone all'autorità giudiziaria e sequestrando otto strutture odontoiatriche abusive.
"Quale presidente - sottolinea in una nota Renzo - desidero ringraziare, a nome di tutta la Commissione, i Carabinieri della sanità per l'attività che hanno svolto e continuano a svolgere nella lotta all'abusivismo e al 'prestanomismo' in campo odontoiatrico. Fenomeni questi che gettano discredito sull'attività odontoiatrica mettendo a grave rischio la tutela della salute pubblica. I dati forniti dagli stessi Nas - aggiunge Renzo - dimostrano l'ampiezza del fenomeno e l'intensificarsi dell'attività di repressione, che costituisce certamente un aspetto fondamentale della lotta alla piaga dell'abusivismo".
Per il presidente Cao è arrivato il momento di intervenire, punendo con rigore gli abusivi. "Riteniamo urgente e necessaria la modifica in senso maggiormente dissuasivo dell'attuale stesura dell'articolo 348 del codice penale, che attualmente punisce in modo palesemente insufficiente l'esercizio abusivo delle professioni, senza avere però la forza di vero deterrente. Crediamo - conclude Renzo - che si possa proporre una depenalizzazione del reato di esercizio abusivo della professione: non certo per negarne l'assoluta gravità etica, ma per prevedere una sanzione amministrativa e pecuniaria estremamente elevata: da 20 mila a 200 mila euro, con conseguente confisca delle attrezzature che potrebbero essere messe a disposizione del volontariato e delle organizzazioni no profit".
Fonte: Adnkronos Salute