Una buona igiene orale e un'alimentazione corretta sono le armi principali per prevenire lo sviluppo della carie e dei problemi delle gengive. Ce lo ricorda l'associazione di difesa dei consumatori Altroconsumo, che pubblica un vero e proprio vademecum per la prevenzione dentale.
Lavarsi i denti è un gesto che deve entrare a far parte delle abitudini quotidiane fin da piccoli. Spazzolino e dentifricio sono nostri alleati, ma contano fino a un certo punto. Una buona pulizia dipende soprattutto da come ci laviamo i denti. Non ci sono scuse.
Ecco le pratiche da non trascurare per poter sorridere sempre con denti bianchi e sani:
- lavare i denti almeno due volte al giorno (almeno 5 minuti ogni volta), meglio dopo la colazione del mattino e la sera dopo cena con un dentifricio al fluoro;
- i denti si lavano dal rosa al bianco, cioè dalla gengiva al dente: è così che si porta via lo sporco. No allo spazzolamento orizzontale;
- fare un check-up ogni anno eventualmente con una radiografia dei denti con la tecnica bite-wing (al paziente viene fatta stringere tra i denti un'ala) che permette di scovare carie in formazione;
- non fumare: il fumo favorisce i tumori della bocca, i denti si macchiano e le gengive diventano più sensibili;
- limitare il consumo di alcol: quest'ultimo favorisce infatti i tumori del cavo orale;
- curare l'alimentazione evitando troppi dolci (gli zuccheri si trasformano in acidi e attaccano lo smalto). Per i più piccoli ricordate: grande amico della carie è il biberon. Infatti, dare al bambino la camomilla con lo zucchero o qualsiasi altra tisana zuccherata per farlo addormentare o riaddormentare è una pratica da evitare. Durante il sonno la salivazione è ridotta al minimo e gli zuccheri si depositano sui denti e vi restano a contatto a lungo;
- a 6 anni portare i bambini a fare la loro prima visita dal dentista per verificare che sia tutto a posto;
- il ministero della Salute raccomanda l'uso di integratori di fluoro, in gocce o pastiglie, nei bambini fino a 3 anni circa. Questo apporto risulta particolarmente utile fino a questa età, quando il bambino non usa il dentifricio, anche perché l'acqua dei nostri rubinetti, ma anche la maggior parte delle acque minerali in bottiglia, contiene fluoro in quantità troppo scarsa. Bisogna quindi valutare insieme al pediatra qual è l'apporto complessivo di fluoro del piccolo per stabilire se e quale integrazione è necessaria.
Fonte: Altroconsumo News