Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Health Services Research. I ricercatori della Robert Wood Johnson Foundation coordinati da Brian Quinn hanno messo a confronto i dati di 10 anni di visite negli studi dentistici delle città statunitensi di Seattle e Spokane con i dati sulla disoccupazione registrati dal Bureau of Labor e dal Washington Employment Security Department. È emerso che per ogni 10.000 persone che perdono il posto di lavoro si registra un calo netto dell’1,2 per cento nelle visite dentistiche. In alcune aree a maggiore densità di operai e impiegati a basso reddito la percentuale arriva al 5,95 per cento. Il dato interessante è che molte di queste visite erano coperte dall’assicurazione sanitaria, quindi gratuite.
“Sembra essere una questione di priorità”, spiega Gene Sekiguchi dell’University of Southern California School of Medicine. “Quando ci sono difficoltà finanziarie, la salute orale passa in secondo se non in terzo piano”.
Fonte: Quinn BC, Catalano RA, Felber E. The Effect of Community-Level Unemployment on Preventive Oral Health Care Utilization. Health Services Research 2008.