Il punto di unione è l'osso ioide. Esso non è articolato con nessun altro elemento scheletrico; è un osso cosiddetto fluttuante. E' collegato da un lato ai muscoli linguali e dall'altro ai muscoli collegati con la colonna vertebrale cervicale. Quindi, una “tensione” da parte di una lingua, che a causa di un frenulo corto si muove male e sotto sforzo, si può ripercuotere tramite lo ioide anche ad altri gruppi muscolari ed in particolare a quelli che determinano la postura della colonna.
Noi sappiamo che un 7-10 per cento dei bambini nasce con un frenulo corto congenito, determinando anchiloglossia, cioè postura linguale bassa. Poi ci sono i numerosi casi in cui il bambino rimane con un frenulo linguale corto a causa delle cosiddette abitudini viziate, come ad esempio uso del ciuccio troppo prolungato, determinando la deglutizione infantile atipica con mancato sviluppo ed allungamento fisiologico del frenulo (che invece nei primissimi anni di vita dovrebbe avvenire man mano che il bambino acquisisce il modello di deglutizione dell'adulto).
Già abbiamo ampiamente osservato (vedi articolo) come queste condizioni possano portare a serissime malocclusioni: la lingua è un muscolo potentissimo e noi deglutiamo più di 1500 volte al giorno. Quindi, se la postura rimane bassa, a causa del frenulo corto, si determina una spinta linguale continua sulle arcate in punti sbagliati creando spostamenti, quali il morso aperto o una altra varietà di malocclusioni già descritte in altri articoli. Per non parlare dell'aumento notevole della possibilità di carie, dei difetti di pronuncia, di apprendimento, o di respirazione.
Quello che voglio evidenziare in queste righe è che, anche in assenza di malocclusione, un frenulo linguale corto può:
- Alterare la postura della colonna vertebrale.
- Portare ad una anteriorizzazione della testa e delle spalle con spostamento del baricentro del corpo in avanti.
- Causare iperlordosi cervicale.
In questi casi la FRENULECTOMIA LASER ASSISTITA risolve molto brillantemente e in modo micro-invasivo queste patologie (vedi articolo).
Si può fare in bambini piccolissimi anche neonati (in questi casi ciò che migliora drasticamente è la suzione e quindi la crescita). Non presenta praticamente convalescenza perché il laser possiamo dire che “ciò che tocca guarisce". Non servono punti. Non c'è sangue. Non c'è gonfiore. I bambini o gli adulti trattati con il laser non perdono scuola lavoro o pasti. Grazie all’ allungamento del frenulo, che elimina queste forti tensioni, si assisterà in breve tempo ad una regolarizzazione della postura, con conseguente eliminazione di tutti gli squilibri generati dalla mobilità linguale. Il laser permette, con semplicità, dei miglioramenti enormi per quanto riguarda la prevenzione delle malocclusioni, la fonesi e quindi le capacità di apprendimento, con una procedura neanche lontanamente paragonabile alla invasività di bisturi, punti e sangue (vedi articolo).
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