Denti e bellezza Sbiancamento dentale
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La Direzione di Dentisti Italia
09-05-2011
7439 visualizzazioni La creazione di una branca dell’Odontoiatria tesa al ripristino della naturale fisiologia dei pazienti, assume un’importanza molto maggiore di quello che si può pensare. Innanzitutto gli interventi vanno a migliorare delle situazioni gravi per la salute fisica stessa dei malati. Inoltre, con il restauro delle aree compromesse dall’azione degenerativa di varie malattie, questa pratica medica contribuisce anche al riequilibrio psichico dei pazienti, che potrebbero sentire compromesso il proprio volto e la propria estetica personale.
E’ indubbio che un bel sorriso sia un biglietto da visita fondamentale in una società come quella moderna, creatrice di modelli estetici precisi che trovano appunto nel sorriso smagliante una componente fondamentale. Le pratiche che rientrano nella Odontoiatria Estetica sono molte, poiché molti sono i problemi che possono insorgere al cavo orale e agli elementi dentali. Tra di esse è degne di menzione un’attività di restauro che ha conosciuto un boom notevole nelle richieste dei pazienti, visti i suoi indubbi benefici. Sono lo sbiancamento dentale e l’applicazione delle faccette estetiche. Lo sbiancamento dentale, come si evince anche dal nome, è una pratica tesa al ripristino della naturale pigmentazione degli elementi dentali. Questi, per varie cause legate alla masticazione di cibi contenenti cromogeni o all’uso di sostanze quali il tabacco, possono a mano a mano perdere il caratteristico colore bianco e presentarsi quasi completamente gialli.
Esistono due diversi tipi di macchie sul quale il medico deve agire: le macchie estrinseche e le macchie intrinseche. Le prime vanno a depositarsi sulla superficie esterna del dente, e possono essere eliminate mediante medici meccanici, ovvero le normali azioni di igienizzazioni eseguite con gli spazzolini. Il dentista può inoltre utilizzare alcune sostanze precise che, agendo per abrasione, sono in gradi di aggredire le macchie senza per questo intaccare lo smalto dei denti. Le macchie intrinseche invece sono quelle che interessano l’interno del dente. Possono essere rimosse solamente con metodi che si avvalgono dell’ausilio di sostanze decoloranti.
L’azione ossidante di tali sostanze, ne permette l’intrusione all’interno dello strato di smalto, e la conseguente aggressione alla macchia. Tali sostanze sono chiamate perossidi. Essi sono inoltre in grado di donare ai denti un colore bianco più intenso di quello naturale. Le pratiche di sbiancamento dentale, come accennato in precedenza, sono molto richieste dai pazienti di tutto il mondo. Non hanno particolari controindicazioni e, in linea di massima, possono essere effettuati su tutti i tipi di pazienti. Il pallore dei denti è certamente uno dei modelli creati dalla società moderna, che spesso esagera i suoi standard, mostrando negli spot pubblicitari individui con denti addirittura scintillanti.
È indubbio che un bel sorriso sia appetibile per tutti, l’importante però è non esagerare con la richiesta che si fa al medico. Sarebbe bene ricordare che in Natura i denti non risultano affatto bianchi. Il loro colore è dovuto alla pigmentazione della dentina, elemento interno al dente. Lo smalto infatti non ha colore, e si mostra translucido. La dentina non ha propriamente il colore puro della neve fresca, tutt’altro. Essa si presenta di un bianco opaco decisamente tendente al giallastro.
E’ indubbio che un bel sorriso sia un biglietto da visita fondamentale in una società come quella moderna, creatrice di modelli estetici precisi che trovano appunto nel sorriso smagliante una componente fondamentale. Le pratiche che rientrano nella Odontoiatria Estetica sono molte, poiché molti sono i problemi che possono insorgere al cavo orale e agli elementi dentali. Tra di esse è degne di menzione un’attività di restauro che ha conosciuto un boom notevole nelle richieste dei pazienti, visti i suoi indubbi benefici. Sono lo sbiancamento dentale e l’applicazione delle faccette estetiche. Lo sbiancamento dentale, come si evince anche dal nome, è una pratica tesa al ripristino della naturale pigmentazione degli elementi dentali. Questi, per varie cause legate alla masticazione di cibi contenenti cromogeni o all’uso di sostanze quali il tabacco, possono a mano a mano perdere il caratteristico colore bianco e presentarsi quasi completamente gialli.
Esistono due diversi tipi di macchie sul quale il medico deve agire: le macchie estrinseche e le macchie intrinseche. Le prime vanno a depositarsi sulla superficie esterna del dente, e possono essere eliminate mediante medici meccanici, ovvero le normali azioni di igienizzazioni eseguite con gli spazzolini. Il dentista può inoltre utilizzare alcune sostanze precise che, agendo per abrasione, sono in gradi di aggredire le macchie senza per questo intaccare lo smalto dei denti. Le macchie intrinseche invece sono quelle che interessano l’interno del dente. Possono essere rimosse solamente con metodi che si avvalgono dell’ausilio di sostanze decoloranti.
L’azione ossidante di tali sostanze, ne permette l’intrusione all’interno dello strato di smalto, e la conseguente aggressione alla macchia. Tali sostanze sono chiamate perossidi. Essi sono inoltre in grado di donare ai denti un colore bianco più intenso di quello naturale. Le pratiche di sbiancamento dentale, come accennato in precedenza, sono molto richieste dai pazienti di tutto il mondo. Non hanno particolari controindicazioni e, in linea di massima, possono essere effettuati su tutti i tipi di pazienti. Il pallore dei denti è certamente uno dei modelli creati dalla società moderna, che spesso esagera i suoi standard, mostrando negli spot pubblicitari individui con denti addirittura scintillanti.
È indubbio che un bel sorriso sia appetibile per tutti, l’importante però è non esagerare con la richiesta che si fa al medico. Sarebbe bene ricordare che in Natura i denti non risultano affatto bianchi. Il loro colore è dovuto alla pigmentazione della dentina, elemento interno al dente. Lo smalto infatti non ha colore, e si mostra translucido. La dentina non ha propriamente il colore puro della neve fresca, tutt’altro. Essa si presenta di un bianco opaco decisamente tendente al giallastro.
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