Denti e bellezza Sbiancamento dentale
by
Dott. Antonio Saverio Macri'
30-05-2012
6856 visualizzazioni Oltre al naturale ingiallimento fisiologico, con l’avanzare dell’età, esistono svariati fattori che possono spegnere il candore dello smalto: tra questi ricordiamo il fumo di sigaretta, i coloranti presenti in alimenti e bevande (liquirizia, tè, caffè, coca cola, ecc.), alcuni antibiotici come le tetracicline.
La cosmesi dentale è un insieme di procedure non invasive che il dentista utilizza per migliorare l’aspetto del sorriso. Lo sbiancamento in particolare riesce a rendere più chiaro il colore dei denti, contribuendo ad illuminare il sorriso. Esistono diverse tecniche per sbiancare i denti, ma è sempre fondamentale una perfetta igiene orale per ottenere risultati soddisfacenti; la prima operazione necessaria per ottenere risultati soddisfacenti è quindi compiere una seduta di igiene orale professionale dal proprio dentista per rimuovere placca e tartaro.
In commercio si possono trovare molti prodotti sbiancanti, ma la loro affidabilità non è certa: negli USA, infatti, ad oggi solo circa il 10% dei prodotti per sbiancamento “fai da te” (molti in vendita anche nel nostro paese) ha superato i severi controlli della Federal Drugs Adminitration, a differenza di quelli per uso professionale utilizzati negli studi dentistici che ci danno garanzie di assenza di effetti avversi
Il principio attivo che si trova negli agenti sbiancanti professionali è il perossido di idrogeno. Questa sostanza può essere utilizzata con due modalità di somministrazione: quella domiciliare, utilizzando direttamente a casa propria una mascherina personalizzata sulla quale si applica il gel sbiancante per alcune ore al giorno per due settimane, oppure mediante la tecnica in studio, notevolmente più rapida e duratura, che consente di raggiungere i risultati migliori in una sola seduta.
È di fondamentale importanza, prima di qualunque procedura di sbancamento, sottoporsi ad una visita odontoiatrica, per scongiurare la presenza di patologie - come la carie o le fratture - che controindicherebbero il trattamento: la bocca deve essere in buone condizioni di salute.
Il dentista o l’igienista, una volta isolati i tessuti molli (labbra, gengive) della bocca, applica il gel sulla superficie dei denti dei settori antero-laterali, fino al secondo premolare - in rari casi alla superficie mesiale del primo molare. Attenzione deve essere posta nel proteggere – come le gengive – anche eventuali “colletti” ovvero porzioni di radice dentale che fossero scoperte per recessioni gengivali.
Un’apposita lampada (spesso a luce ultra-violetta) viene posizionata a pochi centimetri dalla bocca, con l’effetto di attivare il perossido, liberando ioni idrogeno che rompono i legami delle molecole cromogene presenti nello smalto, eliminandone.
Con solo due o tre applicazioni - in relazione alla gravità del caso - si raggiungono risultati impressionanti: fino ad otto tonalità di colore di differenza tra prima e dopo. Nelle ore successive il risultato continuerà a migliorare, per la permanenza del principio attivo all’interno dei prismi dello smalto.
I risultati migliori si ottengono nelle persone che hanno un colore dentale nelle tonalità del giallo e del bruno; per chi ha denti tendenti al grigio, è consigliabile associare al trattamento “alla poltrona” un trattamento domiciliare di supporto con le classiche mascherine per una o due settimane dopo la seduta.
La cosmesi dentale è un insieme di procedure non invasive che il dentista utilizza per migliorare l’aspetto del sorriso. Lo sbiancamento in particolare riesce a rendere più chiaro il colore dei denti, contribuendo ad illuminare il sorriso. Esistono diverse tecniche per sbiancare i denti, ma è sempre fondamentale una perfetta igiene orale per ottenere risultati soddisfacenti; la prima operazione necessaria per ottenere risultati soddisfacenti è quindi compiere una seduta di igiene orale professionale dal proprio dentista per rimuovere placca e tartaro.
In commercio si possono trovare molti prodotti sbiancanti, ma la loro affidabilità non è certa: negli USA, infatti, ad oggi solo circa il 10% dei prodotti per sbiancamento “fai da te” (molti in vendita anche nel nostro paese) ha superato i severi controlli della Federal Drugs Adminitration, a differenza di quelli per uso professionale utilizzati negli studi dentistici che ci danno garanzie di assenza di effetti avversi
Il principio attivo che si trova negli agenti sbiancanti professionali è il perossido di idrogeno. Questa sostanza può essere utilizzata con due modalità di somministrazione: quella domiciliare, utilizzando direttamente a casa propria una mascherina personalizzata sulla quale si applica il gel sbiancante per alcune ore al giorno per due settimane, oppure mediante la tecnica in studio, notevolmente più rapida e duratura, che consente di raggiungere i risultati migliori in una sola seduta.
È di fondamentale importanza, prima di qualunque procedura di sbancamento, sottoporsi ad una visita odontoiatrica, per scongiurare la presenza di patologie - come la carie o le fratture - che controindicherebbero il trattamento: la bocca deve essere in buone condizioni di salute.
Il dentista o l’igienista, una volta isolati i tessuti molli (labbra, gengive) della bocca, applica il gel sulla superficie dei denti dei settori antero-laterali, fino al secondo premolare - in rari casi alla superficie mesiale del primo molare. Attenzione deve essere posta nel proteggere – come le gengive – anche eventuali “colletti” ovvero porzioni di radice dentale che fossero scoperte per recessioni gengivali.
Un’apposita lampada (spesso a luce ultra-violetta) viene posizionata a pochi centimetri dalla bocca, con l’effetto di attivare il perossido, liberando ioni idrogeno che rompono i legami delle molecole cromogene presenti nello smalto, eliminandone.
Con solo due o tre applicazioni - in relazione alla gravità del caso - si raggiungono risultati impressionanti: fino ad otto tonalità di colore di differenza tra prima e dopo. Nelle ore successive il risultato continuerà a migliorare, per la permanenza del principio attivo all’interno dei prismi dello smalto.
I risultati migliori si ottengono nelle persone che hanno un colore dentale nelle tonalità del giallo e del bruno; per chi ha denti tendenti al grigio, è consigliabile associare al trattamento “alla poltrona” un trattamento domiciliare di supporto con le classiche mascherine per una o due settimane dopo la seduta.
Dentista Emilia Romagna, Rimini
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Emilia Romagna, Bologna
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Catania
Vedi la scheda
Dentista Sicilia, Siracusa
Vedi la scheda