La lega al nichel-titanio nasce negli anni 60 nella ricerca aerospaziale presso i laboratori della US NAVY.
Negli anni 90 fu introdotta in odontoiatria e in particolare in ortodonzia e in endodonzia per la sua principale caratteristica di estrema elasticità rispetto all'acciaio tradizionale.
In endodonzia l'introduzione di strumenti canalari al nichel-titanio ha sicuramente rivoluzionato le modalità, le tecniche di preparazione e l'affidabilità.
La caratteristica di superelasticità consente allo strumento di mantenere una migliore centralità nel canale rispettando maggiormente l'anatomia dello stesso senza grandi sacrifici di sostanza dentale.
Gli strumenti in acciaio, a causa della minore flessibilità ed elasticità, tendono a modificare ed alterare la forma originale del canale che viene spostato verso l' interno della curvatura con maggiore rischio di STRIPPING radicolare e di trasporto e modifica dell'apice radicolare.
I file al nichel-titanio per funzionare al meglio hanno bisogno di apparati particolari: i cosiddetti motori endodontici.
Questi permettono di mantenere il numero di giri e la forza (torque) costanti senza sbalzi e discontinuità.
Il numero di giri può variare da 300 al minuto in poi fino ad oltre 500 in base alla scelta personale.
E' preferibile comunque mantenere un numero di giri basso per avere un maggior controllo sullo strumento applicando una leggera pressione sul manipolo simile alla pressione esercitata su di una matita durante la scrittura.
I valori di torque possono variare in relazione al diametro del file ed essere impostati con precisione sul motore.
Particolare attenzione deve essere posta al numero di utilizzi di ciascun strumento ed al tipo di canale poichè la lega al nichel-titanio va progressivamente accumulando la cosiddetta fatica ciclica (difficilmente visibile all'esterno) che provoca la frattura dello strumento.
E' bene pertanto conteggiare il numero di utilizzi, la curvatura e difficolta' dei canali sostituendo i file senza indugi al momento che l'operatore ritiene opportuno e comunque prima che raggiunga i gradi estremi di affaticamento.
Ultimamente e' stato proposto un nuovo sistema di sagomatura canalare (fig.1)
(fig.1) serie di strumenti
Si tratta di una serie di strumenti a conicita' gradualmente crescente senza salti o passaggi bruschi tra uno strumento e l'altro.
Ogni file lavora pertanto in modo assai delicato e graduale rispetto a quello precedente scorrendo facilmente nel canale ed impegnandosi pochissimo.
Gli strumenti cosi' utilizzati risultano piu' longevi in quanto sottoposti a minor fatica e minor stress.
Inoltre sono rivestiti da nitruro di titanio (TiN) che li protegge dai contatti ripetuti con acidi (NaOCl, EDTA) e dalle alte temperature delle autoclavi.
Con questi tipi di strumenti e con l'ausilio di un valido localizzatore elettronico di apice radicolare (fig.2)
(fig. 2) localizzatore apicale
e della radiologia digitale si possono ottenere apprezzabilissimi risultati.
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