Lo smalto è una delle sostanze più dure e mineralizzate del nostro corpo. Sfortunatamente, però, esso è molto suscettibile agli attacchi degli acidi batterici. Questi acidi si producono a seguito della colonizzazione sui denti da parte di determinati batteri e del loro metabolismo basato sugli zuccheri presenti nella saliva. Se il processo di demineralizzazione è continuo si possono sviluppare lesioni cariose dello smalto e della dentina, associate a forte sensibilità. Molti alimenti contengono acidi che, per lo stesso principio, possono determinare una demineralizzazione dello smalto. Le bevande gassate a base di soda sono tra gli alimenti con una elevata quantità di acidi. Se a questo si aggiunge che le stesse bevande sono anche ricche di zuccheri, le conseguenze sono facilmente intuibili. L’assunzione di bevante gassate è, purtroppo, entrato a far parte della nostra dieta comune. Le aziende produttrici di queste bevande investono una fortuna in pubblicità riuscendo a creare campagne di marketing di grande successo e impatto sul pubblico. Il consumo di bevante gassate è, infatti, aumentato negli ultimi 10-15 anni, anche per la diffusione di esercizi alimentari tipo “fast food”. Questo fenomeno ha, purtroppo, anche non pochi effetti collaterali sulle nostre abitudini alimentari. Il consumo di latte, ad esempio, è stato proporzionalmente ridotto con la conseguenze nella mineralizzazione dei denti. Sono ben note le qualità del latte sotto il profilo dell’apporto di calcio al nostro organismo, alle ossa come ai denti. La demineralizzazione dei denti rappresenta, quindi, una conseguenza del ridotto consumo di latte e dell’aumentata assunzione di bevante gassate. In passato le campagne di prevenzione odontoiatrica puntavano molto su consigli alimentari per ridurre l’uso smisurato di zuccheri in tutte forme. Poca attenzione è stata, però, posta agli effetti demineralizzanti diretti di alcune sostanze acide contenute nelle bevande gassate con soda. Parliamo di sostanze come acido carbonico, fosforico, malico, citrico e tartarico, tutti con un pH acido, i cui effetti demineralizzanti sullo smalto sono inversamente proporzionali al grado di acidità. Anche le bevande con dolcificanti artificiali restano dannose, poiché resta inalterato il loro contenuto in acidi. La principale barriera agli attacchi degli acidi è la nostra saliva. Essa contiene ioni calcio, fosforo, glicoproteine, enzimi e bicarbonati. La pellicola di saliva bagna costantemente lo smalto e la saturazione di ioni calcio e fosforo ripara la struttura dentale eventualmente demineralizzata. Inoltre la saliva contribuisce ad alzare il pH, attraverso gli ioni bicarbonato, diminuendo l’ambiente acido. La saliva ha un pH normale di 6,3. Ad un pH inferiore al 5,5 inizia il fenomeno della demineralizzazione. Il sistema tampone della saliva varia da persona a persona, essendovi delle differenze individuali nella concentrazione e composizione della saliva. Una maggiore secrezione di saliva si accompagna, in genere, ad una maggiore difesa contro gli acidi. Di contro, però, si può realizzare una maggiore formazione e deposito di tartaro.
RICONOSCERE I SEGNI DELLA DEMINERALIZZAZIONE
La presenza di erosioni da bevande gassate sui denti determina delle modifiche di superficie peculiari. Lo smalto potrebbe presentarsi con delle superfici lisce e con cavità di aspetto lucido. Questo accade soprattutto sulla superficie esterna dei premolari e molari inferiori nella porzione cervicale delle corone, in prossimità del margine gengivale. Nei casi più gravi queste erosioni cervicali si estenderanno oltre il limite gengivale, esponendo la radice dei denti. La faccia masticante dei denti posteriori potrebbe presentare, invece, delle piccole aree lucide con esposizione della dentina sotto lo smalto. Se sono presenti delle otturazioni queste possono apparire soprelevate rispetto allo smalto circostante. Gli incisivi superiori potrebbero apparire più sottili con un aumento della translucenza del bordo incisale.
CONSIGLI
Gli effetti delle bevande gassate sullo smalto devono essere valutati anche sulla base delle abitudini di igiene orale domiciliare e professionale. Ad esempio l’uso di uno spazzolino duro e/o la concomitante presenza di bruxismo sono una combinazione decisamente molto lesiva della integrità e salute dello smalto dei denti. Utile ridurre l’assunzione di bevande gassate e la loro permanenza in bocca. Preferire l’uso di altre bevande che contengono meno zucchero e acidi come acqua, latte e succhi di frutta. I genitori dovrebbero essere pronti a verificare le bevande presenti nel proprio frigorifero e sostituirle con succhi di frutta senza zucchero, incoraggiando i propri ragazzi a bere meno bevande gassate. L’atteggiamento dei genitori deve essere proattivo verso l’obiettivo di raggiungere standard alimentari più salutari. Purtroppo non ci sono bevande “sicure” sotto questo profilo, in grado in competere con il gusto ed il sapore delle bevande gassate. È quindi piuttosto difficile riuscire a contrastarne un uso eccessivo essendoci anche casi in cui la bevanda gasata rappresenta un bisogno da vera e propria “dipendenza”. Potrebbe essere utile uno sciacquo con acqua dopo aver bevuto una bevanda gassata. Fondamentale sarà l’impiego regolare di dentifrici con fluoro e spazzolini morbidi (salvo diversa prescrizione dell’odontoiatra o dell’igienista dentale). La visita odontoiatrica e il consulto dell’igienista dentale si rivela fondamentale per valutare la presenza di eventuali erosioni dello smalto e valutare terapie remineralizzanti con applicazioni topiche di fluoro in forma di vernici o gel.
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