Spesso mi capita di visitare delle pazienti con denti e gengive molto compromesse che attribuiscono la causa di tale situazione alle loro passate gravidanze. Si tratta di un luogo comune difficile da sconfiggere… le nostre nonne dicevano "per ogni figlio ho perso un dente"… ma in questa affermazione c’è ben poco di scientifico.
È però vero che, durante la gravidanza, il pensiero già volto al nascituro fa si che la futura mamma tenda a trascurare di più se stessa. A questa condizione si aggiunge un notevole "sconvolgimento ormonale" che può amplificare eventuali problemi già presenti a livello delle gengive. Le conseguenze possono essere infiammazioni gengivali più o meno gravi, epulide gravidica (una neoformazione benigna che può svilupparsi sulla gengiva fra i denti anteriori), aggravamento di malattie parodontali già presenti, alitosi.
La malattia parodontale, oltre a compromettere la stabilità dei denti, può avere ripercussioni sulla salute generale e può anche essere causa di parto prematuro.
L’ideale sarebbe effettuare una visita odontoiatrica e le eventuali cure necessarie PRIMA della gravidanza, quando si comincia a programmarla. Così facendo, quando inizierà la "dolce attesa", per conservare la salute orale sarà sufficiente tenere sotto controllo l’igiene orale e seguire i consigli del dentista sulla prevenzione, sia per la mamma che per il bimbo in arrivo. Un corretto programma di prevenzione specifico per le future mamme (o almeno questo è quanto propongo alle pazienti che si rivolgono al mio studio) potrebbe essere organizzato su 3 appuntamenti:
- il primo da effettuarsi al 3° mese di gravidanza, per dare consigli sulla fluoro profilassi e effettuare una seduta di igiene professionale
- Il secondo al 6° mese, per un’altra seduta di igiene atta a prevenire l’epulide gravidica
- Il terzo dopo un mese e mezzo dal parto, per verificare lo stato di salute orale e programmare le eventuali cure in precedenza rinviate (al fine di evitare radiografie e anestesie durante la gravidanza).
Questa tempistica di sedute consente di evitare stress nei momenti più difficili (primo trimestre – nausee; terzo trimestre – difficoltà a rimanere in certe posizioni…). Gli incontri sono inoltre una buona occasione per fornire alla mamma i primi consigli sulla fluoro profilassi, sul tipo di tettarella da utilizzare nel caso non fosse possibile l’allattamento al seno, sul tipo di succhiotto da scegliere per non alterare la corretta crescita di bocca e denti, sulle "cattive abitudini" da evitare fin dai primi mesi (tipo succhiotti "pucciati" nel miele per fare addormentare il bambino… devastanti!). Attraverso le cure effettuate sulla mamma è quindi possibile iniziare a fare già prevenzione anche sul bambino che deve ancora nascere.
Essere correttamente informata aiuta inoltre la futura mamma a vivere più serenamente la gravidanza, conscia di aver fatto il possibile per preservare la propria salute e quella del nascituro.
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