Perché si lavano i denti? Le risposte più scontate sono "per limitare l’insorgenza di carie", "per mantenere i denti bianchi" e "per evitare problemi alle gengive". In realtà esistono anche altri motivi che hanno però un unico denominatore: limitare la carica microbica della bocca. Sono i microrganismi che abbiamo in bocca che determinano la maggior parte dei problemi di salute orale e proprio su di essi si interviene lavando i denti. In sintesi dobbiamo lavarci i denti per tenere basso il numero di batteri in bocca.
A questo proposito va sottolineato che è necessario rivolgere alcune attenzioni anche alla lingua, poiché anche tra le papille filiformi che la rivestono è facile che si sviluppino colonie batteriche.
Detto questo si comprende come sia essenziale accudire la bocca sin dai primi mesi di vita. Ovviamente cambieranno le modalità a seconda delle età.
E’ opportuno iniziare a pulire la bocca dei neonati con una garza imbevuta di soluzione fisiologica. Molto delicatamente con la garzina si puliscono le gengive e soprattutto il dorso della lingua. Man mano che il bambino cresce e che i dentini iniziano a comparire in bocca allora può fare la prima comparsa lo spazzolino. Lo spazzolino deve essere di piccole dimensioni: oggi in commercio è molto aumentata l’attenzioni da parte delle ditte produttrici di presidi per l’igiene orale per la realizzazione di spazzolini adattati alle varie fasi di crescita del bambino.
Inizialmente la pulizia dei denti non va imposta. L’approccio allo spazzolino può essere fatta come un gioco, considerando che già normalmente i bambini utilizzano la bocca come strumento sensoriale per le esplorazioni. Lasciando lo spazzolino in mano al bambino inizierà una fase di conoscenza che sicuramente coinvolgerà la bocca. Inoltre i genitori dovrebbero consentire al bambino di vedere quando loro eseguono le manovre di igiene orale con lo spazzolino, in modo tale che sappiano già a cosa serve e come si adoperi. Ovviamente dopo il gioco ci sarà un momento in cui il genitore aiuterà il bambino a lavarsi bene, poiché la manualità non gli può consentire di avere una adeguata pulizia.
Man mano che il bambino cresce lo si responsabilizzerà sempre di più sull’igiene orale, lasciandogli più autonomia. Se sarà stato abituato sin da piccolo il momento di igiene orale non sarà vissuto con noia o disattenzione, bensì come un momento prestabilito nella scansione dei tempi della giornata. Ricordiamoci che i bambini sono l’immagine di noi stessi e che le loro aspirazioni sono la proiezione delle nostre idee da adulti. Facciamo vedere interessati all’igiene orale domiciliare in modo che loro crescano con questa sana abitudine.
A questo proposito va sottolineato che è necessario rivolgere alcune attenzioni anche alla lingua, poiché anche tra le papille filiformi che la rivestono è facile che si sviluppino colonie batteriche.
Detto questo si comprende come sia essenziale accudire la bocca sin dai primi mesi di vita. Ovviamente cambieranno le modalità a seconda delle età.
E’ opportuno iniziare a pulire la bocca dei neonati con una garza imbevuta di soluzione fisiologica. Molto delicatamente con la garzina si puliscono le gengive e soprattutto il dorso della lingua. Man mano che il bambino cresce e che i dentini iniziano a comparire in bocca allora può fare la prima comparsa lo spazzolino. Lo spazzolino deve essere di piccole dimensioni: oggi in commercio è molto aumentata l’attenzioni da parte delle ditte produttrici di presidi per l’igiene orale per la realizzazione di spazzolini adattati alle varie fasi di crescita del bambino.
Inizialmente la pulizia dei denti non va imposta. L’approccio allo spazzolino può essere fatta come un gioco, considerando che già normalmente i bambini utilizzano la bocca come strumento sensoriale per le esplorazioni. Lasciando lo spazzolino in mano al bambino inizierà una fase di conoscenza che sicuramente coinvolgerà la bocca. Inoltre i genitori dovrebbero consentire al bambino di vedere quando loro eseguono le manovre di igiene orale con lo spazzolino, in modo tale che sappiano già a cosa serve e come si adoperi. Ovviamente dopo il gioco ci sarà un momento in cui il genitore aiuterà il bambino a lavarsi bene, poiché la manualità non gli può consentire di avere una adeguata pulizia.
Man mano che il bambino cresce lo si responsabilizzerà sempre di più sull’igiene orale, lasciandogli più autonomia. Se sarà stato abituato sin da piccolo il momento di igiene orale non sarà vissuto con noia o disattenzione, bensì come un momento prestabilito nella scansione dei tempi della giornata. Ricordiamoci che i bambini sono l’immagine di noi stessi e che le loro aspirazioni sono la proiezione delle nostre idee da adulti. Facciamo vedere interessati all’igiene orale domiciliare in modo che loro crescano con questa sana abitudine.
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