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Piercing, che passione, specie in bocca.

Quanto danno può fare un piercing, tutto da provare!!

by Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo 02-06-2013 4457 visualizzazioni
Un dente spaccato è un danno irreparabile
Mi viene a trovare un ragazzo di circa mt 1,80, con i capelli alla schiaffo, un orecchino da un lato, alto, atletico, occhi verdi e capelli biondi. Sguardo languido. Alla visita piuttosto evasivo, solo mi dice: "Voglio messo l'apparecchio". Noto infatti che ha una evidente malformazione del mascellare superiore, perché da piccolo si è rifiutato di mettere l'apparecchio per raddrizzare i denti. Ma non c'è solo questo. Al cento della lingua, un voluminoso piercing e un premolare inferiore destro da cui manca un pezzo del margine. Si è spaccato a causa del piercing.

Portare un piercing è di per sé molto comune. Espressione di antiche usanze tribali, insieme ai marchi sulla pelle, quelli che si chiamano "tatuaggi". Servivano un tempo per riconoscere un carcerato, di solito un ergastolano, uno schiavo. Era un timbro a fuoco indelebile, denotava "categorie basse", gente che non aveva più la libertà. Oggi è diventata una moda, un pò perché vale l'emozione di farsi dipingere, un pò perché è anche di moda pensare troppo poco sulle cose. Infatti, è sempre una immissione di sostanze estranee nel derma, non si sa mai, cosa possa succedere con queste sostanze, dal momento che in qualche modo entrano in circolo, l'organismo cambia cellule ogni centoventi giorni.

Ma un piercing in bocca è ben altra cosa. C'è da dire che la lingua contiene almeno trentadue muscoli, che lavorano in sinergia tra loro. Un elemento in metallo (quale metallo? che fa, dissocia in ambiente acido??) è sempre un elemento estraneo da cui il soggetto cerca di difendersi. (almeno inconsciamente). Anche involontariamente urta i denti, che al contatto si spaccano. Non è la prima volta che vedo queste cose, di solito a spaccarsi è il primo molare inferiore. Se penso che per fare un molare ci vogliono anni di lavoro cellulare, mi viene da rabbrividire per l'incoscienza e l'ignoranza e la mancanza di rispetto per se stessi che hanno certe persone. Ho raccontato queste cose al ragazzo, che ha acconsentito a togliere il piercing. Il ragazzo ha 22 anni. L'ho imbustato e messo in cartella. La volta dopo non aveva un altro piercing e non mi ha chiesto quello che mi aveva consegnato. Sarebbe bello che, insieme al desiderio di avere i denti in buona posizione, cominciasse ad avere più rispetto anche del resto.

Non mi scandalizzo di una moda, ma del fatto che il corpo è trattato con noncuranza, come se ne avessimo uno di scorta. Credo che curarsi voglia dire farsi educare, cioè "condurre". Una cura termina quando il paziente impara ad ascoltare il medico che gli parla. Spero che anche per questo ragazzo sia così. Oggi, non può vedere il buco nella pelle del viso lasciato da un altro piercing. Purtroppo per lui, quel buco non potrà toglierlo nessuno, pena una grande cicatrice. Che bello sarebbe se si avesse il coraggio di essere belli come si è, senza altro! Così spero per questo giovane, che è davvero un bel ragazzo.

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

TAG: piercing in bocca