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Benefici del laser e odontofobia - odontoiatria olistica

Se pensiamo al concetto di medicina olistica e di odontoiatria olistica, il laser sembra proprio uno dei mezzi principali per realizzare questo nuovo concetto di medicina

by Dott. Paolo Passaretti 17-10-2012 5345 visualizzazioni

Sono arrivato all’uso del laser a diodi nella mia professione solo ora, ma decisamente con grande beneficio e passione. Beneficio straordinario per i pazienti e per me che vedo la qualità del mio lavoro aumentare di pari passo con la serenità delle persone. Il laser permette, in tutti i campi di applicazione in cui lo si usa, di SCALARE UNA MARCIA nella invasività delle procedure e di salire di una nella qualità delle medesime. Anzi, di molte, molte marce!! Quello che prima aveva, con i metodi tradizionali (io è tutta la vita che cerco innovazione in quello che faccio, aggiornamento, studi e convegni, meteriali, attrezzature) un fastidio “x” e una efficacia “y” ora, con l’avvento del laser odontoiatrico, è diventato enormemente meno fastidioso e decisamente più efficace.

Non voglio denigrare le procedure tradizionali, fatte fino a ieri, validissime, ma inseribili nel campo della chirurgia. Comprendendo le ansia e le paure dei Pazienti, anche con le procedure senza laser, c’è da dire che in genere tutto si risolve sempre con una anestesia locale ben fatta e con qualche analgesico, dopo, se serve. Ma con il laser tutto diventa tanto più facile, si tratta di una forma molto meno definibile “chirurgia”: alle volte non serve nemmeno (caso per caso) l’iniezione, ma basta l’applicazione di una pomatina anestetica locale al sapore di fragola (la stessa che uso per i bimbi) e, ovviamente, l’abbinamento con la sedazione inalatoria con protossido (ho scritto tanti articoli su di questa sul sito), che nessun dolore viene percepito qualsiasi cosa si faccia con il laser.. Poi dopo, nelle ore successive, in rari casi serve una tachipirina, non certo antibiotici o antidolorifici. Tecniche da medicina Olistica. Se ci pensiamo, la medicina Olistica cerca fra le altre cose di limitare al massimo l’uso dei farmaci e con il laser, quindi, raggiungiamo benissimo questo obiettivo. E Olistico è occuparsi non solo del corpo, ma anche dello spirito della persona e, se togliamo l’ansia, questo è olistico di certo.


In sostanza, il laser ottiene una sterilizzazione di ciò che tocca e in bocca questo è essenziale per una guarigione rapida e perfetta giacchè i germi sono ovunque. Effettua una fortissima biostimolazione (come quando viene usato in ortopedia per accellerare la guarigione di una frattura ossea, o lenire dolori artrosici, etc) e possiamo dire, con un lieve eccesso di fantasia, che man mano che agisce, guarisce.


Quindi quello che voglio spiegare è che all’atto pratico, essendoci questi vantaggi per dentista e paziente e diventando tutto molto ma molto più semplice ed EFFICACE (non dimentichiamo il secondo aspetto: le qualità teraputiche straordinarie del laser, oltre la sua comfortevolezza operativa) certe procedure diventano routine semplicifata.


Facciamo alcuni esempi:


- la frenulectomia lunguale o labiale (di cui ho già parlato in altro articoletto) se fatta con bisturi e punti, è un intervento ambulatoriale di lieve-media difficoltà per un dentista che eserciti la chirurgia orale, ma normalmente lo si riserva da una certa età in poi, quando il ragazzino diventa più collaborante e i rischi intraoperatori vengono ridotti. I giorni successivi, oltre un po’ di vari farmaci, c’è da stare a riposo, niente scuola, sport etc. C’è anche la pur rara possibilità di una certa recidiva (cioè che il frenulo si “riattacchi” e che si renda necessario un secondo intervento). Sorvoliamo, peraltro, del tutto la barbarie di fare questo intervento in ospedale, a due livelli del tutto assurdi: o la “sforbiciata” da svegli spesso sui neonati, come se non soffrissero (crudele e del tutto inutile, perchè recidiva quasi sempre: si riattacca!) o un intervento completo, ma in sala operatoria con la anstesia totale.. Pazzesco, no??


Col laser, abbinato alla mascherina del protossido, niente sangue, punti anestesia, dolori post, niente farmaci (al massimo, proprio se in rari casi serve, una tachipirina una tantum la sera), guarisce subito, no limitazioni di scuola, mangiare, sport, parlare, niente recidiva.
Quindi da una parte, prima, avevamo un intervento dal chirurgo orale in studio, che però non poteva essere eseguito precocemente, ma da una certa età in poi, e che aveva un certo grado di impegno per bambino e famiglia ed operatore. Ora è una cosa che si può fare senza nessun cambiamento del ritmo di vita del bambino, anche piccolissimo. Ed allora può diventare del tutto routinario (ovviamente nei casi in cui è necessario). Come andare a New York: scusate il paragone buffo, ma i nostri nonni se volevano andare a N.Y., dovevano prendere una nave (meglio no il Titanic), lasciar stare il lavoro del tutto, e stare in viaggio un paio di mesi. Ora i nostri figli ci possono andare, se ne hanno la possibilità, anche solo per un fine settimana.

Questa è quasi la differenza fra laser e non-laser.. Nel caso del frenulo linguale, ho già scritto in altro articolo quasi gemello a questo i grandi vantaggi della precocità dell’intervento riguardo l’alterato sviluppo delle arcate dovute ad una postura linguale fortemente condizionata da un frenulo corto. E su tutta la vita di relazione del bambino, per le difficoltà di espressione e dunque di apprendimento legate a questa condizione.

- Un altro esempio. In odontoiatria noi usiamo specificatamente il laser a diodo nel trattamento parodontale delle gengive. Il laser ha mostrato in molti studi clinici di essere strumenti decontaminanti. Dal momento che la malattia parodontale è una infezione batterica, la rimozione dei microrganismi batterici ridona salute ai tessuti gengivali. Le tossine che questi germi producono vengono distrutte dalla energia del laser. Lo scaling e la levigatura delle radici e le sedute di igiene laser- assistite è dimostrato che riducono le tasche e restituiscono alla cavità orale una salute al top. Numerose ricerche cliniche hanno mostrato un effetto battericida significativo e a lungo termine nelle tasche gengivali. Si parla del 97% dei germi distrutti dal laser, contro il 65% rimossi dalla pulizia convenzionale senza l’associazione del laser decontaminante. In particolare c’è un germe particolarmente difficile da eliminare che il laser può uccidere efficacemente, l’Actinomicetemcomitans, un patogeno invasivo associato a forme aggressive di patologia gengivale. Le normali procedure di igiene meccanica sono altamente potenziate dalla terapia con laser a diodi, anche perchè questo germe particolare invade oltre che la tasca anche i tessuti gengivali in profondità, non raggiunti normalmente dalle pulizie meccaniche ma efficacemente dalla energia della luce laser.. Il paziente è tipicamente molto più a suo agio con il laser durante e dopo il trattamento parodontale igienico che è anche assai più veloce. Ricordiamo che questo germe è stato trovato da studi recenti nelle placche arteriosclerotiche associate con la malattia coronarica, essendoci ormai ben stabilite relazioni fra infezioni gengivali e salute generale dell’intero organismo.


Il laser quindi viene usato con grande successo per la decontaminazione delle gengive o delle tasche gengivali. I risultati sono estremamente incoraggianti. Ho studiato a fondo molta letteratura internazionale in lingua inglese, e sembra che i risultati a lunga durata siano paragonabili od anzi secondo la maggior parte degli studi, superiori alla chirurgia parodontale gengivale. Entro certi limiti: prendiamo per esempio il discorso delle tasche parodontali gengivali. Sono aree che se presenti, rappresentano un covo per i germi che vi si annidano e distruggono i tessuti di sostegno del dente portando a perdita (il più delle volte molto prematura) del dente stesso. La gravità delle tasche si misura anche in millimetri. Se sono troppo profonde (oltre i 7-8 mm) rimane l’indicazione per la chirurgia gengivale (curettage e pulizia profonda della tasca a cielo scoperto, a lembo aperto con eventuale tentativo di rigenerazione ossea). Ma per quelle di meno di 7 mm, DECADE l’indicazione della chirurgia con puntura, bisturi, punti, gonfiore, febbre, farmaci, impossibilità a mangiare cibi consistenti per settimane, etc. Le capacità del laser di DECONTAMINARE E STERILIZZARE le tasche, evitano tutto ciò, con risultati sorprendenti (sterilizza e crea biostimolazione guaritrice), senza anestesia, gonfiore, nè perdita di una sola ora di vita. Gli studi e la esperienza lo garantiscono.

- Una delle applicazioni più sorprendenti e insospettabili del laser, è in campo ortodontico. Si tratta di un campo d’azione poco conosciuto anche ai dentisti stessi, oltre che ai pazienti. E anche in questo caso si pone come “concorrente” molto più facile, semplificato e indolore, rispetto alla chirurgia tradizionale. Per esempio andiamo dai piccoli “rimaneggiamenti” del bordo gengivale di denti che spuntano non dritti, atti allo scopo di posizionare in maniera corretta gli attacchi dell’apparecchio fisso, che viceversa dovrebbero essere messi in posizione di compromesso, e poi ri-spostati successivamente con perdite lunghissime di tempo, e talora vera difficoltà di effettuare un posizionamento corretto. Fino alla opercolectomia, la realizzazione di una piccola finestrella in corrispondenza di un canino che non ne vuol sapere di spuntare, o di nascere al posto giusto, con immediato posizionamento dell’attacco ortodontico (la stellina) e delle adeguate trazioni, il filo, elastici, etc, per riportarlo in sede, al suo posto. Alternativa a questi interventi superfacili, della durata di pochi istanti, senza anestesia se non un po’ di pomatina (oltre la mascherina del protossido) è una attesa che può prolungare di interi semestri il trattamento ortodontico, con la scocciatura per tutti, ma soprattutto con il forte rischio igenico che comporta il prolungamento della terapia ortodontica fissa. O un intervento molto più pesante con bisturi e punti, che alla fine ben pochi pazienti si sentono di fare, e quindi tutto si risolve con lunghe, esasperanti attese..


- Ci sono delle applicazioni del laser a diodi anche per le cure, i traumi dentali, le devitalizzazioni.

In caso di carie profonde al limite della devitalizzazione, oppure di forti traumi col dente che si spezza in prossimita’ della polpa (detta nervetto comunemente) il laser, con le sue proprietà di biostimolazione, cauterizzazione, coagulazione e sterilizzazione, è in grado di evitare in moltissimi casi la devitalizzazione, facendo “guarire” l’”insulto” al nervo-polpa, in percentuale molto superiore alle tecniche classiche che pure sono efficaci (incappucciamenti pulpari etc) ma in misura siuramente minore. Nella devitalizzazione dei denti da latte, è in via di studio una nuova procedura laser-assistita che ugualmente permette una percentuale di successi maggiore delle cure tradizionali, con un vantaggio enorme in questi casi riguardo l’operatività nei bambini più piccoli, che è veloce, semplice ed indolore. Molto meno invasiva di quella comunemente praticata, che richiede tempo, anestesia etc.

Quando poi sono necessarie le devitalizzazioni, il laser a diodo è in grado di risolvere ascessi e granulomi, sempre per merito delle sue proprietà di vera sterilizzazione, con percentuali di successo davvero favorevoli rispetto alle tecniche tradizionali perchè la luce laser è in grado di penetrare profondamente nella radice, nel suo spessore, e nei tessuti adiacenti eliminando tutti i germi (99%!!!) responsabili della infezione.
Quindi anche in tutte queste procedure si afferma sia come una terapia di maggior successo, sia come una terapia molto più facile, semplificata per pazienti e dentisti. I campi di azione del laser sono davvero molti.

Un altro campo ancora è la LLLT (Low level laser therapy). Terapie antalgiche (AFTA, HERPES, ULCERE DA APPARECCHIO ORTODONTICO O PROTESI, DURANTE IL MOVIMENTO ORTODONTICO, DISODONTIASI, DOLORI ATM, TRAUMI DENTO FACCIALI). Il laser ha queste doti straordinarie ed esclusive di biostimolazione + sterilizzazione + guarigione. Questi che ho enunciato sono solo alcuni dei campi in cui può essere usato con vantaggio in odontostomatologia. Non c’è altra vera cura ad esempio per la AFTOSI RICORRENTE. Il sollievo è immediato, e il ripresentarsi delle afte molto più raro.


In conclusione, se pensiamo al concetto di medicina olistica e di ODONTOIATRIA OLISTICA, il laser sembra proprio uno dei mezzi principali per realizzare questo nuovo concetto di medicina: niente farmaci, pochi anestetici, cura contemporanea del corpo e della mente, grazie alla sua mininvasività, adatta per realizzare ansiolisi ed approccio soft in tantissime attività nelle nostre bocche
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

TAG: laser dentale e odontoiatria olistica