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L'impiego dei disinfettanti nello studio odontoiatrico

Tipologie di disinfettanti e specifico utilizzo

by Dott. Cristoforo Del Deo 19-09-2008 9831 visualizzazioni

La disinfezione è solo una fase dell'igiene e va considerata nel contesto globale del ciclo di sterilizzazione, che prevede prelavaggio in vaschetta ultrasuoni, lavaggio individuale, asciugatura, imbustamento ed infine ciclo in autoclave. I disinfettanti sono composti chimici realizzati per ottenere il massimo potere di distruzione dei microrganismi nel rispetto delle superfici da trattare. Andiamone ad analizzare i singoli impieghi:

 

1) Detersione e disinfezione delle impronte dentali, costituite da diversi materiali (siliconi per addizione e condensazione, idrocolloidi, gomme in polietilene, alginati, polieteri e polisolfuri), che sono ad alto rischio infettivo visto che non è possibile la sterilizzazione in autoclave. Tali disinfettanti hanno, quasi sempre, una combinazione chimica a base aldeidica per assicurare una disinfezione di alto livello attiva nei confronti di batteri Gram positivi e Gram negativi, micobatteri, funghi,virus compresi Hiv eHbv; tutto questo senza alterare la qualità dell'impronta. 

 

2) Il disinfettante per le superfici (strumentario, attrezzature e dispositivi non invasivi) ha combinazioni chimiche meno aggressive, ma comunque efficaci contro batteri Gram positivi e Gram negativi, funghi, virus lipofili (adenovirus, herpes, rinovirus). Spesso tali prodotti hanno negli eccipienti essenze aromatiche che li rendono di gradevole profumazione.

 

3) Disinfettanti per lo strumentario odontoiatrico e chirurgico, che entra in contatto con le mucose umane: disinfettanti a base di benzalconio cloruro o di ammonio quaternario che ci garantiscono, con l'impiego di una vasca ad ultrasuoni, oltre ad una elevata attività battericida, virucida etc. sovrapponibile alla glutaraldeide, anche una valida detersione dello strumentario dal materiale organico adeso allo stesso, dovuta alla presenza di idonei tensioattivi. Sono anche presenti in commercio soluzioni pronte all'uso a base di glutaraldeide al 2% che assicurano una disinfezione spinta (sterilizzazione a freddo) nei confronti di batteri Gram positivi e Gram negativi, funghi, micobatteri, spore, virus lipofili e non, Hiv,Hbv,Hcv. E' giusto ricordare la presenza di soluzioni di utilizzo immediato per la detersione dello strumentario rotante, quindi particolarmente indicati per la pulizia di tutti quegli strumenti sensibili all'alcool ed agli alcali, in quanto la loro composizione a base di alcoli in ambiente alcalino, garantisce un prodotto con proprietà anticorrosive.

 

4) Il disinfettante per l'aspirazione chirurgica ha una formulazione più complessa: deve avere componenti surfattanti, detergenti, oli antischiumogeni, oltre ad impedire la proliferazione batterica. Spesso è a base di derivati fenolici di sintesi che assicurano una attività antimicrobica elevata e persistente nel rispetto delle superfici miste, quali plastica, siliconi, metalli e membrane delicate degli impianti; deve essere inoltre attivo in un ambiente fortemente alcalino e fortemente contaminato; attivo contro batteri Gram positivi e Gram negativi, funghi, virus lipofili (adenovirus, herpes, rinovirus).

 

E' giusto dire che tutte le varie tipologie di disinfettanti devono riportare in etichetta: proprietà, caratteristiche microbiologiche, applicazioni, modalità d'impiego, composizione ed avvertenze. Marchiati CE e meglio ancora se testati e certificati anche da un ente terzo riconosciuto in Europa; documentazione scientifica, scheda tecnica, scheda di sicurezza. Per concludere è evidente che non esiste un disinfettante “universale”, è importante, quindi, conoscerli a garanzia della loro efficacia e a tutela dei nostri pazienti e di noi operatori.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

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