Tutti sono concordi nell'affermare che la scelta dell'operatore nella risoluzione dei propri problemi odontoiatrici sia adeguata ai problemi stessi e alla disponibilità a spendere che si ha. Ciò è quantomeno strano in ordine a due aspetti fondamentali: la pressoché totale ignoranza della reale entità dei problemi odontoiatrici da cui si è affetti e la sottovalutazione dell'importanza delle cure da effettuare. Questo accade perché tra l'operatore odontoiatra e il suo paziente si instaura un rapporto non paritetico, ma squilibrato nel senso che il paziente, per rispondere alla sua richiesta di cure, si affida alla figura del medico che, in quanto tale, è il depositario della conoscenza ed opererà quindi con diligenza e accuratezza. Bene questa fiducia incondizionata nella categoria; è cosa che inorgoglisce tutti noi dentisti per l'apprezzamento del nostro operato e per il numero di clienti che ci ritroviamo in studio tanti o pochi che essi siano. Essi saranno nel numero e nella richiesta di qualità e disponibilità di spesa, quindi quelli che ognuno di noi avrà voluto nell'esercizio della propria attività professionale.
Certo, questo è il punto di vista dell'esercente l'attività, cioè dell'Odontoiatra, ma per quanto riguarda il Paziente?
Il paziente avrà una prestazione legata, ovviamente, al costo della stessa. Due esempi per tutti:
- Primo esempio: dente curabile con procedure altamente specialistiche e con l'ausilio di tecnologie avanzate, con alto costo in uno studio. Stesso dente da estrarre in un altro studio con un costo basso ma, se guardiamo la natura della prestazione e l'impiego di risorse e tempo, in proporzione magari maggiormente elevato, sempre però più accettabile per la risoluzione del problema.
- Secondo esempio: endodonzia eseguita con metodiche e risultati a lungo termine discutibili con paste devitalizzanti, alesature incomplete dei canali, detersione degli stessi per tempi irrisori e per un numero di sedute altissimo poiché brevissime, senza diga, con otturazione tridimensionale dei canali non standardizzata, ma casuale ed ottenuta magari con cementi medicati atti a spegnere infiammazioni e riaccensioni infettive, ma a basso costo. Al contrario, un'endodonzia moderna eseguita con biopulpectomia sotto blocco anestetico, con la diga di gomma, strumenti meccanici in nichel titanio, rivelatore elettronico di apice, otturazione dei canali verificata nella sua esattezza con tecniche radiografiche digitali e in una sola lunga seduta cosi come si addice ad un intervento di chirurgia e, quel che più importa, predicibile nei risultati, ma ahimè ad alto costo.
E così via tanti altri esempi sarebbero possibili, ma senza dilungarsi oltre nella descrizione della miriade di differenze qualitative, di difficile comprensione, è forse utile considerare quale è la cosa che ognuno, quando si rivolge ad un professionista, paga di più: E' di certo il suo tempo, perché questo, tra le differenze che esistono nella qualità ed onestà dei servizi erogati, è l'unico parametro di comparazione oggettivabile per i pazienti. Esso ha un prezzo crescente proprio in rapporto alla formazione culturale del professionista che opera nello studio, alla continuità del suo aggiornamento, agli investimenti tecnologici per l'acquisto di importanti attrezzature funzionali alla diagnosi e cura ed alle terapie da eseguire, alla sicurezza degli strumenti di lavoro, che subiscono cicli di sterilizzazione e non semplici disinfezioni (per esempio: i trapani costosissimi e che richiedono, per essere al riparo da infezioni trasmesse da paziente a paziente, di essere monouso e, quindi, imbustati e sterilizzati), all'impegno ed alla qualifica professionale dei consulenti e collaboratori, alla precisione e puntualità nei trattamenti e negli appuntamenti ad essi rivolti, alla tecnologia dei materiali usati (prodotti da costruttori certificati e non a basso costo) e, non per ultimo, all'onesta fiscale e contributiva del responsabile dello studio.
Non sarà, pertanto, assolutamente ipotizzabile il poter paragonare le parcelle di due diversi professionisti che, ad esempio, operano con tecniche e con modalità differenti nell'esecuzione di un'otturazione. Questo perché bisognerebbe, innanzitutto, poter identificare un omogeneo gruppo di prestazioni nei due diversi studi e ciò non può essere certamente fatto da chi non conosce le fondamentali differenze fra i vari tipi di lesioni e le modalità operative di ricostruzione che essi richiedono e, secondariamente, valutare all'interno della prestazione i costi che ad essa si devono attribuire. Infatti, in uno studio dove si riceve un paziente ogni ora vi sono costi che alla lunga risultano superiori rispetto ad uno studio dove si ricevono tre pazienti l'ora e questo solo perché è inevitabile che, di tanto in tanto, l'attività del primo si arresti a causa del mancato rispetto dell'appuntamento da parte di un paziente tramutando, di conseguenza, quell'ora in costi improduttivi e, quindi, in una perdita d'esercizio che il secondo studio invece non avrà, se non difficilmente, poiché è altamente improbabile che tutti e tre i pazienti saltino l'appuntamento contemporaneamente. Discorso a parte è la qualità di un'otturazione, fatta in solo venti minuti. Io non ne sono capace, ma è ovvio che il professionista che cura tre otturazioni - a tre diversi pazienti - in un'ora farà pagare loro molto di meno di quello che cura, per lo stesso problema, un solo paziente in un'ora, però..... (?)
Adesso ritengo di aver fornito gli elementi sufficienti affinchè ognuno possa scegliere a chi affidare la propria salute, ben consapevole che i costi per le cure, che dovrà affrontare, saranno per forza determinati dai molteplici parametri che ho descritto.
Dentista Marche, Macerata
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Calabria, Cosenza
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Dentista Emilia Romagna, Reggio Emilia
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Dentista Campania, Salerno
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