Mangereste del cibo avariato o in decomposizione? Immagino di no. Eppure è ciò che avete in bocca se non eseguite delle corrette manovre di igiene orale. Dopo ogni ingestione di cibo, sia un vero e proprio pasto sia solo uno spuntino, alcuni residui rimangono in bocca. Dopo circa 24 ore i batteri presenti nel cavo orale aggrediscono i resti di cibo per demolirlo (proprio come succederebbe ad un pezzo di carne o di formaggio o di verdura lasciati fuori dal frigorifero) decomponendolo e trasformandolo in PLACCA.
La placca è quella poltiglia bianco-giallastra molto collosa che è poi causa di carie e di infiammazione gengivale. Vista al microscopio è formata da palline gommose in cui i batteri godono di ottima salute e proliferano. Queste palline possono sovrapporsi fino a trenta una sull’altra. Se non rimosse, a contatto con i sali di calcio contenuti nella saliva, si trasformano in tartaro e diventano irremovibili con il semplice spazzolino.
Lo scopo dello spazzolamento dunque è quello di pulire i denti, togliere ogni residuo di cibo dalla bocca. Per ottenere un ottimo risultato però il movimento deve essere ESCLUSIVAMENTE EFFETTUATO DALLA GENGIVA VERSO IL DENTE A BOCCA APERTA, ai bambini spiego DAL ROSSO AL BIANCO. Per gli inferiori dal basso verso l’alto, per i denti superiori dall’alto verso il basso, ma sempre e solo a bocca aperta, sia sulle superfici esterne che su quelle interne e masticanti. Restando a bocca aperta i residui di cibo finiscono nel vuoto. Qualsiasi altro movimento (verticale in andata e ritorno a bocca chiusa o, ancor peggio, orizzontale da destra verso sinistra) é assolutamente dannoso perchè abrade le superfici dentali, scolla le gengive dalla sede naturale e non asporta il cibo.
Lo spazzolino (sia esso manuale o elettrico) deve essere usato almeno due volte al giorno: al mattino dopo la colazione e la sera prima di andare a letto. Meglio sarebbe anche dopo pranzo. E’ fondamentale il tempo che si impiega per spazzolare e non tanto quanta forza ci si mette. Ricordate che la placca è formata da trenta palline una sull’altra? Bene, un buon spazzolamento deve prevedere trenta passaggi su ogni dente, dalla gengiva verso il vuoto, quindi richiede almeno DUE MINUTI di orologio e non troppa forza: le palline vanno fatte scivolare non schiacciate!
Ovviamente lo spazzolino da solo non è sufficiente perché non pulisce tra un dente e l’altro. Ecco la necessità del filo interdentale, una volta al giorno, meglio la sera dopo aver spazzolato. Rimane antipatico a tutti perché di solito viene arrotolato sulle dita sbagliate. Infatti l’uso corretto del filo interdentale prevede di arrotolarlo sui MEDI e di passarlo con INDICI e POLLICI. In tal modo i medi tengono in tensione il filo e avete quattro dita per dosare la forza e modulare il movimento. Anche il filo va usato verticalmente per far uscire verso il vuoto (essendo voi a bocca aperta) il cibo dagli spazi interdentali. Non è necessario usare il filo davanti allo specchio perché, soprattutto le prime volte, sareste costretti a ragionare "al contrario" e il coordinamento risulterebbe più difficile. Sia lo spazzolino che il filo vanno "sentiti" in bocca più che "visti".
Per concludere voglio sottolineare che qualsiasi intervento dell’odontoiatra e dell’igienista dentale è reso inutile da uno scorretto spazzolamento domiciliare e che PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE!
La placca è quella poltiglia bianco-giallastra molto collosa che è poi causa di carie e di infiammazione gengivale. Vista al microscopio è formata da palline gommose in cui i batteri godono di ottima salute e proliferano. Queste palline possono sovrapporsi fino a trenta una sull’altra. Se non rimosse, a contatto con i sali di calcio contenuti nella saliva, si trasformano in tartaro e diventano irremovibili con il semplice spazzolino.
Lo scopo dello spazzolamento dunque è quello di pulire i denti, togliere ogni residuo di cibo dalla bocca. Per ottenere un ottimo risultato però il movimento deve essere ESCLUSIVAMENTE EFFETTUATO DALLA GENGIVA VERSO IL DENTE A BOCCA APERTA, ai bambini spiego DAL ROSSO AL BIANCO. Per gli inferiori dal basso verso l’alto, per i denti superiori dall’alto verso il basso, ma sempre e solo a bocca aperta, sia sulle superfici esterne che su quelle interne e masticanti. Restando a bocca aperta i residui di cibo finiscono nel vuoto. Qualsiasi altro movimento (verticale in andata e ritorno a bocca chiusa o, ancor peggio, orizzontale da destra verso sinistra) é assolutamente dannoso perchè abrade le superfici dentali, scolla le gengive dalla sede naturale e non asporta il cibo.
Lo spazzolino (sia esso manuale o elettrico) deve essere usato almeno due volte al giorno: al mattino dopo la colazione e la sera prima di andare a letto. Meglio sarebbe anche dopo pranzo. E’ fondamentale il tempo che si impiega per spazzolare e non tanto quanta forza ci si mette. Ricordate che la placca è formata da trenta palline una sull’altra? Bene, un buon spazzolamento deve prevedere trenta passaggi su ogni dente, dalla gengiva verso il vuoto, quindi richiede almeno DUE MINUTI di orologio e non troppa forza: le palline vanno fatte scivolare non schiacciate!
Ovviamente lo spazzolino da solo non è sufficiente perché non pulisce tra un dente e l’altro. Ecco la necessità del filo interdentale, una volta al giorno, meglio la sera dopo aver spazzolato. Rimane antipatico a tutti perché di solito viene arrotolato sulle dita sbagliate. Infatti l’uso corretto del filo interdentale prevede di arrotolarlo sui MEDI e di passarlo con INDICI e POLLICI. In tal modo i medi tengono in tensione il filo e avete quattro dita per dosare la forza e modulare il movimento. Anche il filo va usato verticalmente per far uscire verso il vuoto (essendo voi a bocca aperta) il cibo dagli spazi interdentali. Non è necessario usare il filo davanti allo specchio perché, soprattutto le prime volte, sareste costretti a ragionare "al contrario" e il coordinamento risulterebbe più difficile. Sia lo spazzolino che il filo vanno "sentiti" in bocca più che "visti".
Per concludere voglio sottolineare che qualsiasi intervento dell’odontoiatra e dell’igienista dentale è reso inutile da uno scorretto spazzolamento domiciliare e che PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE!
Dentista Lazio, Viterbo
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