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Togliere i denti infetti e rimettere i denti che mancano può addirittura allungare la vita

Se mancano dei denti e si rimettono (con qualsiasi forma di protesi sostitutiva, impianti, ponti, protesi mobile, a seconda delle situazioni individuali, ognuna diversa dall’altra), questo “atto”... allunga la vita.

by Dott. Paolo Passaretti 06-08-2013 4704 visualizzazioni
Se mancano dei denti e si rimettono (con qualsiasi forma di protesi sostitutiva, impianti, ponti, protesi mobile, a seconda delle situazioni individuali, ognuna diversa dall’altra), questo “atto”... allunga la vita. La vita dei denti restanti, e della bocca e della salute intera proprio..

Quest’ultima affermazione sembra ardita ed esagerata ma è così, come vedremo man mano leggendo l’articolo. Infatti, vi dico subito che c’è una netta correlazione fra lo stato di salute dei denti e lo stato di salute generale dell’intero organismo.

Le infezioni dentali, sia che vengano da carie trascurate (devitalizzazioni fallite etc) sia soprattutto che vengano da problemi parodontali (piorrea tanto per intenderci), non fanno assolutamente bene al corpo umano. A qualsiasi età, da bambini come da grandi. Consumano le difese, provocano malattia focale e ictus-infarti-diabete malattie polmonari, parto pretermine.

Questo significa una cosa ben precisa: se un dente ha una infezione, questa va risolta: con la cura, o se non si riesce, con l’estrazione! Nessuno può tenersi, a nessun titolo un dente infetto in bocca perchè è troppo poco salutare.. I bambini con i denti da latte incurabili, vanno bonificati, così come se c’è piorrea in una persona grande e elementi mobili che fanno ascessi o dalle rx risultano infetti, vanno estratti... e rimpiazzati.

Fra poco parleremo del valore del rimettere i denti mancanti, ma parliamo delle varie conseguenze di avere un dente infetto (tenete presente che questa trattazione è divulgativa, per il pubblico dei lettori e non un articolo destinato ad altri medici, quindi sarò il più semplifice possibile):

  • Consumo delle difese immunitarie. Come in occorrenza di qualsiasi altra infezione, durante le infezioni dentali il sistema immunitario è messo a dura prova. L’organismo è impegnato a difendersi da quei germi, come se avesse ad esempio il virus della influenza o dell’herpes, e queste energie difensive vengono sottratte ad altri compiti dell’apparato immunitario (come ad esempio la difesa verso altre infezioni, come quelle respiratorie, o intestinali, o addirittura la quotidiana revisione che viene fatta da queste cellule immunitarie verso le cellule sbagliate o tumorali che l’organismo produce..).

  • Malattia focale. Se c’è un “focus” infettivo, contenente certi tipi di germi come lo streptococco (tipicamente nelle tonsille infette), in rari casi (più che altro avveniva in era pre-antibiotica) si sviluppa la malattia focale in organi a distanza. Un dente può comportarsi come le tonsille. Processi flogistici dentari o alveolo-gengivali (carie dentaria con successiva pulpite e granuloma apicale; piorrea alveolare) possono essere punto di partenza per una infezione secondaria in organi quali rene, cuore (valvole), occhio, articolazioni (reumatismo articolare acuto) etc.

  • Conseguenze nuove scoperte, ultime conoscenze


Ci sono vantaggi a mantenere i denti perfettamente spazzolati che vanno ben oltre ad un sorriso smagliante.

Secondo un recente studio di un gruppo di ricercatori della California University guidati da Anlia Paganini-Hill e pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society, un igiene orale corretta riduce il rischio anche di demenza senile. Durante l’indagine i ricercatori hanno monitorato lo stato di salute di oltre cinquemila residenti in una comunità per anziani in California dal 1992 al 2010. Il gruppo di donne che trascuravano l’igiene orale giornaliera ha sviluppato la demenza senile in una maggiore percentuale (65%) rispetto alle “spazzolatrici virtuose”. Analoghi risultati nella comunità maschile con una percentuale di demenza maggior del 22% rispetto al gruppo di controllo.

“Non solo lo stato della mente predice quale tipo di abitudini di salute orale si praticano, ma è anche possibile che le abitudini di salute orale influenzino l’eventuale comparsa della demenza”, spiega l’autrice dello studio Annlia Paganini-Hill .

Mantenere una corretta igiene orale è ormai dimostrato che genera benefici che vanno MOLTO oltre la salute della bocca:

  • secondo uno studio di quest’anno dell’American Journal of Medicine, riduce il rischio di attacchi ischemici in anziani postinfartuati;

  • lo stesso studio ha dimostrato che la cura della bocca riduce l’incidenza di ictus;

  • secondo il The National Insititute of Dental and Craniofacial Research, reduce il rischio di malattia parodontale;

  • secondo uno studio del 2011 Journal of Periodontology, previene le polmoniti nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva;

  • secondo uno studio del 2007 del Journal of Periodontology riduce il rischio di gravidanze pretermine;

  • secondo il Report della rivista Prevention lavare i denti è un indicatore per il cervello che il pasto è terminato e previene eccessivi apporti calorici;

  • secondo uno studio del 2010 della New York University College of Dentistry la malattia parodontale aumenta il rischio di Alzheimer;

  • secondo un Report della rivista Prevention del 2012 gli uomini con malattia parodontale hanno con maggior frequenza disturbi erettili.



Quanto all’idea un po’ ardita che rimettere denti mancanti allunga la nostra vita stessa, in termini di salute generale, la spiegazione è facile. Se noi pensiamo che la mancanza di denti, una edentulia anche parziale, la mancanza di pochi elementi, o addirittura di uno solo, sposta fortemente la funzionalità della masticazione, possiamo capire allora come a quel punto alcuni denti lavorano troppo, con carichi eccessivi (per sopperire la mancanza di elementi di cui stiamo parlando) ed altri lavorano troppo poco.. Con la conseguenza poi che si ammalano le gengive ed i tessuti di sostegno del dente, con la formazione possibile di INFEZIONI come quelle descritte sopra...!! In pratica, anche se vi può sembrare un discorso arzigogolato, rimettere un dente mancante, non solo migliora la funzionalità e la masticazione, ma previene spostamenti, infezioni e le complicanze delle infezioni di cui abbiamo parlato diffusamente..

Dico sempre che il Signore ha progettato per la nostra bocca una certa forma e funzione e tutto ciò che si discosta da questo rappresenta patologia potenziale. In questo caso voglio ancora mettere l’accento sull’indebolimento dei tessuti parodontali, ovvero di sostegno del dente e le possibili conseguenti infezioni che, in alcuni casi, portano molto lontano le patologie, da locali che erano...

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

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