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La scelta dei FANS in Odontoiatria

In odontoiatria i Farmaci Anti-Infiammatori Non Steroidi (FANS) servono per trattare i dolori di tipo acuto post-avulsione, post-endodontici e post-chirurgici.

by Dott. Diego Ruffoni 31-03-2014 9923 visualizzazioni

L’efficacia analgesica e antiflogistica dei Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei  li rende indicati in una vasta gamma di condizioni patologiche; nella pratica clinica odontoiatrica questi farmaci sono da anni utilizzati.

L’uso continuato nel tempo permette, attraverso le segnalazioni di effetti collaterali, di rivedere ed aggiornare la letteratura in materia così come è avvenuto per altri gruppi di farmaci ad ampio utilizzo.

Dalle varie revisioni effettuate emerge, tra l’altro, che il bilancio rischio/beneficio dei FANS è favorevole al farmaco  anche nei trattamenti in forme croniche, rappresentando così per l’ Organizzazione Mondiale della Sanità  un insieme di molecole di prima scelta per il trattamento del dolore.

A tale scopo, L’OMS, ha stabilito una scala di utilizzo dei farmaci analgesici, individuando tre gruppi terapeutici con questo schema:

  • Primo  gruppo - Dolore Lieve: viene consigliato l’utilizzo di FANS e Paracetamolo (Tachipirina)

  • Secondo gruppo - Dolore moderato: viene consigliato l’utilizzo di oppioidi minori ( Codeina e Tramadolo)

  • Terzo  gruppo - Dolore severo:  viene consigliato l’utilizzo di oppioidi maggiori ( Morfina, Metadone,Tapentadolo, Fentanyl, ecc.)

Per contrastare il dolore lieve o moderato, i FANS sono preferibili agli oppioidi perché offrono un profilo di tollerabilità maggiore e, soprattutto, non espongono il paziente al rischio di dipendenza, oltre non procurare stipsi e alterazioni della sfera sessuale.

Purtroppo i FANS presentano una scarsa tollerabilità gastrica e cardiovascolare, soprattutto quando sono utilizzati in forme patologiche di tipo cronico.

Le molecole oggi più  utilizzate sono: Diclofenac (Voltaren), Celecoxib (Celebrex), Ibuprofene  (Brufen), Rofecoxib (Vioxx), Ketoprofene (Orudis), Nimesulide (Aulin);  tra questi farmaci l’ Ibuprofene è risultato essere la molecola  che ha determinato minori eventi cardiovascolari e con minor effetti collaterali gastrointestinali.

Attualmente ritroviamo in commercio dei derivati dell’Ipobrufene come il Dexibuprofene (Seractil) che è l’isomero destrogiro della miscela racemica di Ipobrufene (Brufen), il quale mostra la più alta tollerabilità gastrica e cardiovascolare;  dai dati di farmacovigilanza attualmente disponibili è emerso che nel gruppo Dexibuprofene non ci sono stati eventi avversi di natura vascolare, mentre in un altro studio di farmacovigilanza svolto su oltre 5.000 pazienti ha evidenziato una bassa incidenza totale di effetti indesiderati a livello gastrointestinale.

In odontoiatria, ci troviamo sovente a trattare i dolori di tipo acuto  post-avulsione, post-endodontici e post-chirurgici, il cui il trattamento può protrarsi per alcuni giorni;  qui la scelta di un FANS risulta essere d’elezione, per cui è consigliato dare  la preferenza a farmaci con minori effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari come il Dexibuprofene (Seractil). 

  



Bibliografia:

Marino A. Diseases Drugs 2013

Patricio J.P. Clin. Drug Invest 2013

Sawicki C.K.Anaesth 2012 

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

TAG: fans in odontoiatria