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Le fratture dentali

Cause delle fratture dentali

by Dott. Tomas Marco Joosten 17-11-2015 2473 visualizzazioni
Le cause delle fratture dentali possono essere le più disparate e per lo più riconducibili a traumi spesso dovuti ad uno stile di vita a rischio; come ad esempio nello sport, dove sarebbe buona abitudine usare sistematicamente delle protezioni in silicone, specialmente nelle discipline dove il contatto con l’avversario non è impossibile.

Il digrignamento, i repentini sbalzi termici nella bocca, l’abitudine a masticare cibi particolarmente duri, possono altresì essere fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di fratture, ma la presenza di grosse otturazioni è sicuramente la concausa più frequente; in questi casi si deve valutare bene la quantità di dente residuo o la profondità della frattura per adottare la terapia ricostruttiva più corretta (conservativa o protesica), sempreché ci siano le condizioni per salvare il dente, altrimenti tutti gli sforzi saranno vani e si dovrà ricorrere all’estrazione del dente fratturato.

Spesso si verificano delle microfratture che non sono necessariamente trattabili, ma talvolta bisogna intervenire al più presto prima che queste si estendano maggiormente. Nel caso di una frattura orizzontale con il distacco di un grosso frammento del dente è bene sapere che è importante recuperare la parte di dente distaccatasi e mantenerla in un liquido per evitare la disidratazione, consegnare il frammento al dentista che, con tecniche idonee, provvederà al riattaccamento al dente residuo. Tale tecnica permetterà di ottenere, sia dal punto di vista estetico, che funzionale, la migliore soluzione con risparmio di tessuto dentale sano e notevole risparmio in termini economici.

Dopo ogni trauma è necessario eseguire dei test di vitalità sui denti interessati e sui denti vicini, test che saranno ripetuti a distanza di mesi in quanto esiste la possibilità che il nervo subisca delle lesioni e che queste si manifestino dopo un certo periodo. All’esito negativo del test di vitalità si interviene con una terapia canalare (devitalizzazione), prima che lo stravasamento di sangue all’interno dei tubuli dentinali determini quell’antiestetica colorazione grigio-brunastra del dente e prima che la morte del nervo porti alla formazione di un granuloma, per la cui cura o asportazione si deve necessariamente ricorrere a tecnichemolto più invasive.

Scritto da Dott. Tomas Marco Joosten
Colle di Val d'Elsa (SI)

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