Frenulo linguale corto e carie prematura denti da latte

C’è una nuova analisi scientifica clinica: i neonati che hanno un frenulo linguale corto (anchiloglossia, ci nascono a seconda delle statistiche regionali dal 5 al 12 per cento dei bambini, quindi tutt’altro che raro!), sono predisposti in maniera maggiore alla ECC early childhood caries. Ovvero alla carie precocissima sui denti da latte. Difatti il frenulo linguale corto (ma anche un frenulo labiale superiore corto ha le stesse conseguenze negative) genera notevoli difficoltà di allattamento. Il bimbo si attacca con fatica al seno materno. La conseguente bassa qualità dell’allattamento è stata messa in relazione da svariati studiosi con una maggiore probabilità di carie sui denti da latte.

Si tratta di studi provenienti da una facoltà di Western Australia che devono essere ancora approfonditi. Il meccanismo non è chiaro, ma gli autori della ricerca hanno messo in relazione la difformità dei frenuli linguali e del labbro superiore con un maggiore incidenza di carie molto precoci. Probabilmente questo fenomeno è legato al minore potere di autodetersione di una lingua che si muove poco ed è “incarcerata” sul pavimento della bocca e non riesce ad esplorare bene i dentini delle due arcate pulendoli automaticamente…

E non parliamo di ciò che già sappiamo oramai ampiamente cioè delle conseguenze nelle fasi successive, oltre a queste, sull’allattamento e alla crescita. Cioè sulla pronuncia. E quindi sull’apprendimento. Sullo sviluppo delle arcate e quindi come basilare e frequentissima causa di malocclusione (vedi articolo). E viceversa di come sia realmente molto facile risolvere definitivamente questo problema grazie all’uso del laser a diodo che senza nessuna forma di invasività e con minima anestesia locale allunga il frenulo anche sui neonati creando una condizione di normalità dello sviluppo, praticamente con una procedura che non richiede poi praticamente nessun tipo di convalescenza: il laser dove tocca guarisce! Senza alcun fattore negativo.