norme igenico-comportamentali: evitare sonniferi, alcool, serale, pasti abbondanti soprattutto serali, dimagrire, non fumare per evitare ipertrofia della tonsilla linguale. Posizione del corpo durante il sonno: è consigliabile la posizione di lato.
dispositivi: CPAP e BiPAP (Bi level PAP); sono apparecchi che insufflano aria nelle vie Le statistiche evidenziano che circa il 20% dei pazienti sono obbligati, per problemi anatomici, a risolvere il problema delle apnee notturne (OSAS) esclusivamente con tali apparecchiature.
terapia chirurgica: turbinectomia, correzione della deviazione del setto, adenoidectomia resezione del palato molle, uvulo-palato-faringo-plastica, tonsillectomia, avanzare la mandibola, la mascella, la lingua e l'osso ioide.
terapia ortopedica-ortodontica con dispositivi intraorali notturni, tipo il “NAPA”,
il “E.L.N” (enveloppe linguale nocturne) ideato dal dr. B. Bonnet (ortodontista esclusivo che esercita in Francia) che educa la lingua ad una motricità secondaria.
La lingua assume allora la funzione di apparecchio ortopedico naturale della cavità buccale.
Il “SILENSOR” capaci di aumentare la pervietà delle prime vie aeree, determinando un avanzamento mandibolare con rialzo della dimensione verticale, allontanando contemporaneamente la base linguale della parete posteriore del faringe e influendo in maniera reversibile sulle dimensioni del palato molle, interrompendo il vorticoso passaggio dell’aria attraverso la bocca che provoca la vibrazione con interruzione meccanica secondaria del palato molle e dell’ugola e il conseguente caratteristico rumore del russamento.
L'incidenza delle OSAS in età evolutiva si aggira intorno all'1-3% e colpisce prevalentemente la fascia di età compresa tra i 2 e 5 anni senza differenze tra i due sessi. La causa più comune di OSAS in età pediatrica è l'iperplasia adenotonsillare.
I meccanismi che entrano in gioco nel provocare le apnee ostruttive del bambino spesso risultano diversi da quelli dell'adulto. Il meccanismo patogenetico sarebbe legato alla anomala funzione dei muscoli dilatatori dell'orofaringe come il genioglosso, la cui attività normalmente risulta in fase con l'inspirazione. L'alterata funzione o l'alterato controllo nervoso dei muscoli orofaringei. e del genioglosso in particolare, in associazione molto spesso ad una ipertrofia adenotonsillare, portano ad un collasso totale del lume faringeo. Altri fattori anatomici predisponenti sono rappresentati da: stenosi nasale, rinite stagionale, polipi nasali, macroglossia, palatoschisi, malformazioni cranio-facciali legate ad alcune sindromi (Sindrome di Down, Sindrome di Pierre Robin, di Crouzon, ecc.). L'obesità è a volte un cofattore importante sia come causa dell'OSAS (obesità severa), sia come condizione peggiorativa di situazione anatomiche presenti.
I bambini con OSAS possono presentare dei segni e dei sintomi caratteristici rappresentati essenzialmente dal russamento con apnee. La sindrome può essere causa di inappetenza, sonnolenza diurna e di rilevanti sequele cardiovascolari e cognitive.
Per la diagnosi delle OSAS, oltre alla anamnesi, ci si avvale della polisonnografia notturna o del più semplice monitoraggio cardio-respiratorio, che ci danno la possibilità di confermare o meno il sospetto e di valutarne la gravità.
La terapia piu' spesso praticata in questi bambini è l'adenotonsillectomia la cui efficacia nella risoluzione dell'OSAS e del russamento risulta molto alta 1.
L'applicazione della CPAP (Nasal continuos positive airway pressare) nei bambini trova, invece, per la scarsa praticità di tale scelta terapeutica, un'indicazione più limitata rispetto ai soggetti adulti.
Un ruolo significativo, invece, può assumere la terapia ortopedica-ortodontica nei soggetti in crescita con OSAS e russamento. Infatti, a volte i bambini OSAS presentano delle caratteristiche dentoscheletriche peculiari, quali retrusione mandibolare associata o meno a morso profondo, palato ogivale associato o meno a morso crociato mono o bilaterale, che potrebbero influire sui disturbi respiratori. Tale approccio terapeutico mira al ripristino di un rapporto armonico mascellare-mandibolare e di conseguenza tra le arcate dentarie e ci consente, attraverso l’applicazione di determinate procedure terapeutiche. di ottenere dei benefici respiratori non indifferenti.
Dentista Lombardia, Monza e Brianza
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