Quando fare una visita dall'ortodontista?
Consiglio di effettuarla, molto precocemente, anche a 1 anno, non per intervenire, ovviamente, ma per far conoscere ai genitori tutte quelle piccole regole quotidiane, per mantenere sano un sistema complesso come l’apparato stomatognatico. Tutte le nozioni di prevenzione vanno acquisite dai genitori, tra cui una sana ed equilibrata alimentazione, per poter seguire correttamente i propri figli sin dalle prime fasi di sviluppo. Una visita accurata potrà essere effettuata a partire dai 3 anni, quando tutti i denti da latte sono presenti in bocca. Questo con lo scopo di "intercettare" eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche che, se non corrette in fase di crescita, difficilmente possono essere risolte più tardi. Una visita in età precoce diventa inoltre importante per verificare lo stato di salute dentale e le corrette procedure di igiene orale. Come per tutta la medicina preventiva anche in ortodonzia è più importante prevenire piuttosto che curare. Terapia precoce o intercettiva significa prevenire l'instaurarsi di molte malocclusioni o comportamenti anomali, tipo abitudini di comportamento o viziate. Per fare ciò bisogna conoscere in, modo approfondito la causa delle disarmonie cranio-facciali, delle malocclusioni dentali e delle disfunzioni muscolari, e quindi riuscire a ridurne l’intensità e la durata. E' dunque importante visitare il bambino precocemente per verificare se esiste una buona armonia o disarmonia tra le componenti scheletriche e dentali che costituiscono l'architettura cranio- facciale; pensate che la malocclusione si presenta in forma miniaturizzata sin dalla dentatura da latte, per cui uno specialista in ortodonzia vi può consigliare su come, quando e con che apparecchiature intervenire.
Talvolta la terapia ortodontica precoce riesce a migliorare ma non a risolvere la situazione; sarà necessario quindi prevedere e programmare una terapia più tardiva, a volte meno complessa, che porti ad una correzione definitiva in dentatura permanente (dopo i 12 anni).
In quali casi bisogna portare il bambino dall'ortodontista?
La necessità di intervento varia a seconda dell'età del bambino e del suo sviluppo. La dentatura è in continua evoluzione e per questo motivo la valutazione ortodontica deve essere ripetuta ad intervalli periodici. In presenza di queste situazioni è consigliabile portare il bambino ad un controllo ortodontico:
- precoce o tardiva perdita dei denti;
- difficoltà nel masticare o nel chiudere la bocca;
- problemi respiratori;
- succhiamento del dito o altre abitudini orali viziate;
- affollamento dentale (denti malposizionati);
- mascellari che deviano nella chiusura;
- difficoltà nel parlare;
- denti sporgenti;
- trauma masticatorio delle guance o del palato;
- asimmetrie facciali;
- serramento o digrignamento dentale;
- rumori nell'articolazione della mandibola.
Quando intervenire?
Volendo schematizzare secondo un criterio cronologico in base all'età del bambino, si possono distinguere 3 periodi :
- dalla nascita ai 3 anni (periodo neonatale)
- dai 3 anni ai 6 anni (periodo della prima infanzia)
- dai 6 anni in poi (periodo della fanciullezza)
Dalla nascita ai 3 anni
La prevenzione è indiretta e si avvale dell'aiuto dei genitori, che vanno motivati ed educati a tutte le problematiche connesse alla sfera orale. È preferibile l'allattamento materno a quello artificiale per l'azione favorevole svolta dalla muscolatura durante la suzione sullo sviluppo delle ossa del viso. Opportuni consigli e prescrizioni sul tipo di alimentazione verranno dati dai pediatri: in particolare qualità e quantità degli alimenti, delle vitamine e dei sali minerali. Le bevande zuccherate sono molto dannose. Fin dalla nascita si può iniziare la somministrazione di fluoro in quanto migliora i processi di mineralizzazione dei tessuti dentali (smalto) rendendoli più resistenti alla carie. Dopo lo svezzamento, durante l'eruzione dei denti decidui, è bene passare ad un'alimentazione solida che contribuisca con la saliva all'autodetersione dei denti e faciliti un armonico sviluppo delle arcate.
E' opportuno sottoporre il bambino in tenera età a visite specialistiche per abituarlo all'ambiente odontoiatrico ed istruire i genitori all'uso corretto dello spazzolino. Una non adeguata igiene orale può favorire la formazione di carie, che non solo possono provocare dolore e disagi alla masticazione, ma anche causare spostamenti dentali con perdita di spazio e quindi malocclusioni.
Non devono essere usate tettarelle o succhietti dolcificati. L'uso di questi non dovrebbe prolungarsi oltre il secondo anno di vita; se ciò dovesse accadere, è necessario sostituire i succhiotti a forma di ciliegia, con quelli fisiologici a goccia o anatomici che si adattano meglio alla forma del palato.
Dai 3 anni ai 6 anni
In questo periodo devono iniziare le visite periodiche semestrali, durante le quali bisogna prestare massima attenzione alla dentatura decidua o comunemente detta da latte, ed allo sviluppo dei mascellari, soprattutto per intercettare e intervenire su alcuni fattori eziologici (succhiamento del pollice o succhietto, respirazione orale e deglutizione atipica). Queste alterazioni funzionali cambiano l’equilibrio neuro muscolare ; il danno che possono provocare dipende da intensità, direzione e durata. Esse sono responsabili dell’insorgere della malocclusione o dell’aggravamento della stessa, mentre la loro eliminazione precoce può ripristinare le normali condizioni occlusali. Il succhiamento del dito fino ai 4 anni può essere ammissibile , ma dopo tale età deve essere eliminato. La deglutizione avviene normalmente con le arcate dentarie in occlusione, labbra a contatto, muscolatura periorale a riposo e lingua che prende contatto con la volta del palato. Nel neonato, la mancanza dei denti viene compensata dalla lingua che si interpone tra le gengive edentule. Con il completamento della prima dentizione, questo tipo di deglutizione, chiamata infantile, si modifica. Spesso causa di una deglutizione anomala è l'allattamento artificiale, specialmente se il foro della tettarella è stato allargato ed il latte defluisce spontaneamente senza contrazione muscolare. Se l'interposizione linguale perdura è frequente il riscontro di morso aperto che, se trascurato, degenera in gravi situazioni estetiche ponendo complicati problemi terapeutici. La respirazione orale può essere dovuta ad una abitudine viziata o al fatto che le prime vie aeree superiori sono ostruite. L'aria respirata attraverso la bocca non viene riscaldata e depurata con conseguente ipertrofia delle tonsille ed adenoidi. A livello nasale il mancato svuotamento del secreto mucoso con conseguente stasi e congestione favorisce la formazione di riniti ipertrofiche, sinusiti ed otiti. Il respiratore orale per la forzata posizione bassa della lingua va incontro ad un restringimento del palato. La costante posizione a bocca semiaperta consente la protrusione degli incisivi superiori.
Dopo i 6 anni in poi
Il bambino presenta una dentizione mista (alcuni denti da latte + alcuni denti permanenti) che si protrarrà fino al completamento della dentatura permanente (12-13 anni). Devono continuare i controlli periodici annuali, sia per perseguire gli scopi del periodo precedente, sia per raggiungere nuovi obiettivi:
- diagnosi precoce delle anomalie dei denti permanenti;
- controllo dello spazio in arcata, tenendo presente che i denti decidui non solo assolvono la loro funzione masticatoria, ma fungono anche da "mantenitori di spazio" per la dentatura permanente.
Perchè fare un trattamento ortodontico?
La conformazione delle ossa mascellari e dei denti influenza direttamente la posizione delle labbra, quindi il profilo, il proprio sorriso, insomma ciò che ci mette in relazione con il mondo esterno. Ogni genitore desidera un bel sorriso per il proprio figlio, come per se stesso, ed ognuno ha il diritto di avere una bocca sana. Con la bocca comunichiamo costantemente, esprimendo i nostri stati d'animo e sentimenti. La piacevolezza del viso è inoltre importante per avere fiducia in se stessi e per l'autostima. Chi non si piace e si sente poco attraente, a causa di denti storti o di un profilo non armonico, tende a coprire la bocca quando parla, esita a sorridere e cerca di nascondere costantemente la sua immagine. In questo senso il correggere una malocclusione può dare dei vantaggi sociali, professionali e, migliorare l'atteggiamento di un individuo nei confronti della vita.
Gli scopi dell'ortodonzia precoce sono:
- semplificare o ridurre i tempi di un trattamento tardivo;
- promuovere una corretta attività masticatoria;
- ridurre la suscettibilità e l'incidenza delle carie dentali;
- prevenire affollamenti gravi e mancate eruzioni dentarie;
- prevenire i traumi dentari (giochi, sport...);
- evitare l'insorgere di lesioni dell'apparato di sostegno (parodonto);
- prevenire ed eliminare attività respiratorie anomale;
- eliminare le abitudini viziate (succhiamento del dito)
È importante sottolineare come le abitudini viziate e le funzioni tipiche dell'apparato buccale (deglutizione, respirazione, masticazione) se anomale possono influire negativamente sullo sviluppo dei denti e della faccia.
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