Menu

Ortognatodonzia - pag.3

by Dott. Luca Bolzoni 01-02-2008 5042 visualizzazioni
segue da pag.2


I tipi di rapporto tra mascellare superiore e mandibola (sempre distinguendo l'aspetto dentale da quello scheletrico) sono:

5) La" prima classe"
(in cui l'arcata superiore e' in posizione corretta rispetto a quella inferiore,ma i denti sono affollati,storti o lontani dalla loro posizione).











6) La"seconda classe"
(in cui l'arcata superiore e' troppo in avanti o quella inferiore troppo indietroo entrambe le condizioni associate).











7) La"terza classe"
(in cui l'arcata inferiore e' troppo in avanti,o quella superiore troppo indietro o entrambe le condizioni associate). Il modello di riferimento ideale a cui tendono gli sforzi terapeutici, e' costituito da una prima classe dentale nel contesto di una prima classe scheletrica:qui infatti coesistono un'occlusione ottimale (importante soprattutto la posizione dei canini!) e un rapporto armonico tra le basi ossee e le relative parti molli. Prevenire e' meglio che curare, non c'e' dubbio:terapia precoce o intercettiva significa prevenire l'instaurarsi di molte malocclusioni. In ortognatodonzia , la causa delle disgnazie piu' comuni e' per lo piu' data da una combinazione di fattori genetici, trasmessi ereditariamente dal patrimonio genetico dei genitori (come gli affollamenti dentari,i diastemi(spazio tra i denti), i denti soprannumerari, le agenesie, la crescita ossea mascellare o mandibolare in eccesso o in difetto) e ambientali (abitudini viziate, deglutizione infantile, respirazione orale, perdita prematura dei denti decidui o permanenti...). L'ortognatodontista puo' intervenire per esempio cercando di "conservare tutti i denti" (compresi i denti"da latte"), cercando di eliminare le "abitudini viziate" (succhiamento del pollice,penna e ciuccio oltre i 4 anni,ecc...), collaborando con un otorinolaringoiatra (per i casi di "respirazione orale"e/o "allergie"): possiamo insomma cercare di modificare un ambiente ostile con una serie di interventi "intercettivi" (mantenitori di spazio,risoluzione di incroci dentari, frenulectomia del frenulo labiale superiore"tecto-labiale"











o del frenulo linguale troppo corto,ecc...), ma non possiamo praticamente prevenire una componente genetica negativa. Di fatto noi distinguiamo 4 "fasi" terapeutiche
1) fase PREVENTIVA precoce, atta ad eliminare le cause "ESOGENE"(per es.con il Disg.Rapido del palato, o con trazione di Delaire postero-anteriore.).
2) fase INTERCETTIVA atta ad eliminare le "ABITUDINI VIZIATE".
3) fase "ORTOPEDICA CORRETTIVA" al picco puberale di crescita (circa 9 anni femmine e 12 anni nei maschi) per intervenire sui fattori INTRINSECI/GENETICI per quanto possibile.
4) fase "CORRETTIVA/FISSA) quando ormai la crescita e' ultimata, per allineare le arcate dentarie.
5) fase "CONTENITIVA"finale.

E' importante sottolineare che si propone un trattamento Ortognatodontico per essenzialmente due aspetti:
1) quello"Funzionale", ai cui aspetti gia' ricordati (semplificare o ridurre i tempi di un trattamento tardivo, promuovere una corretta attivita' masticatoria, prevenire affollamenti e traumi dentari, prevenire ed eliminare attivita' respiratorie anomale, eliminare le abitudini viziate...)











...va aggiunta la prevenzione della carie e delle parodontopatie (il parodonto e' il tessuto di sostegno dei denti):"...i denti diritti ammalano meno di carie e piorrea..."; ricordo ancora la prevenzione delle disfunzioni della articolazione temporo-mandibolare (ATM).
2) quello"Estetico", che e'sicuramente la molla che primariamente muove il paziente alla terapia ortognatodontica: un bel sorriso si ripercuote positivamente sull'equilibrio psicologico (infatti spesso giovani pazienti introversi, con tic nervosi, cambiano il loro atteggiamento gia' nel corso della terapia: migliora il rendimento scolastico, la vita di relazione..la fiducia in se stessi!).



segue.......

Scritto da Dott. Luca Bolzoni
Milano (MI)

TAG: Ortognatodonzia pag3