La Parodontite è un’infiammazione della radice dentale che provoca una riduzione della gengiva. Ogni ritrazione gengivale è generata da una colonia di batteri che penetrano lentamente in direzione della radice e lì causano l'infiammazione. Se trascurata la parodontite porta ad una lenta distruzione dei tessuti e dell'osso intorno ai denti sino alla caduta dei denti stessi. Un’accurata igiene orale e l’intervento indispensabile del dentista sono fondamentali per la regressione della malattia.
Studi recenti hanno evidenziato come la parodontite non metta a rischio solo la salute dentale, ma possa essere causa d’impotenza o disfunzione erettile negli uomini. L’allarme scattò a seguito della pubblicazione di una ricerca (Zili Zuo MS et al Effect of periodontitis on erectile function and its possible mechanism. J Sex Med 2011; 8: 2598-2605) in base alla quale gli autori affermavano che nei ratti la parodontite diminuiva la pressione sanguigna all'interno dei corpi cavernosi e riduceva alcune funzioni biochimiche fondamentali per questa funzione. Si rilevava in particolare che l'infiammazione del parodonto riduce la concentrazione di due molecole strategiche:
- la cicloguanosinafosfato (cGMP), un nucleotide che funziona da secondo messaggero,
- l'enzima che sintetizza l'ossido nitrico nell'endotelio (eNOS) dei corpi cavernosi.
Non erano state invece rilevate modifiche ultrastrutturali a carico delle cellule endoteliali, di quelle muscolari lisce e delle fibre nervose presenti nei corpi cavernosi; alterazioni che generalmente sono rinvenibili in presenza di patologie sistemiche, come diabete, insufficienza renale cronica ed ipertensione. Da qui, il passo allo studio sull’essere umano, fu breve.
In campo epidemiologico esistono due studi, di cui il primo comparso tre anni fa grazie a Zadik e coll. (Erectile dysfunction might be associated with chronic periodontal disease: two ends of the cardiovascular spectrum. J Sex Med. 2009;6(4):1111-6). Gli autori esaminarono 305 uomini di età compresa tra 33 e 46 anni. La linea di partenza era rappresentata dal fatto che sia la disfunzione erettile che la parodontite cronica sono correlate a malattie cardiovascolari e ai relativi fattori di rischio. Il risultato fu che la parodontite cronica era significativamente più frequente nei soggetti con disfunzione erettile. Tuttavia il metodo risultò discutibile, basandosi su una radiografia bite-wing per i denti e su un questionario per la disfunzione erettile. Successivamente, nello scorso dicembre il Journal of Periodontology, ha pubblicato il lavoro di tre specialisti indiani (Sharma A, Pradeep AR, Raju P A. Association between chronic periodontitis and vasculogenic erectile dysfunction. 2011 Dec;82(12):1665-9). Qui la presenza di parodontite è stata accertata con una sonda parodontale rilevando profondità e livello di attacco connettivale mentre per la disfunzione erettile, oltre allo SHIM, è stato impiegato l'ecocolorDoppler che rileva le anomalie del flusso vascolare.
Lo studio ha portato a sostenere che esiste una relazione tra disfunzione erettile su base vascolare e parodontite nella fascia d’età considerata (35,3 anni). L’unico neo era rappresentato dal campione ridotto, 70 soggetti. Di recente, la scienza non si è fermata e così i ricercatori del Far Eastern Memorial Hospital e del Herng-Ching Lin School of Health Care Administration presso la Taipei Medical University di Taiwan hanno presentato al Meeting dell’American Urological Association, ad Atlanta, lo scorso maggio, i risultati degli studi condotti negli ultimi cinque anni su 162mila uomini senza diagnosi d’impotenza, selezionati a caso, e altri 33mila uomini con diagnosi d’impotenza. L’analisi dimostra che circa il 12% dei soggetti era stato affetto da parodontite. Le malattie gengivali hanno interessato, nello specifico, il 27% dei maschi con disfunzione erettile e il 9% di coloro che ne sono privi.
Da ciò è stato possibile evincere che le malattie gengivali sono più diffuse tra gli uomini con diagnosi di disfunzione erettile. I soggetti a rischio sono risultati i giovani al di sotto dei 30 anni e gli anziani con più di 70 anni. I ricercatori, hanno però specificato che lo studio non ha dimostrato che le malattie gengivali provocano la disfunzione erettile, ma semplicemente esso prova la correlazione tra le due situazioni. Proprio per questo, sarebbe opportuno intervenire in termini di prevenzione con un’opportuna cura dei denti a tutela della propria virilità.
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