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Classificazione delle neoplasie o tumori delle parti molli del cavo orale

La maggior parte delle patologie a carico delle mucose orali ed in generale dei tessuti appartenenti al cavo oro-faringeo oltre ad essere direttamente e indirettamente correlate con le stesse patologie a carico dellapparato dento-parodontale; sono correlate con le molteplici funzioni svolte dallapparato buccale, presentando in modo significativo una matrice ezio-patogenetica correlabile con le funzioni organiche, biochimico-metaboliche e patologiche dellintero organismo.

by Dott. Diego Ruffoni 18-01-2008 21277 visualizzazioni

Lo scopo di questo breve lavoro è quello di valutare dal punto di vista classificativo le neoformazioni orali di natura neoplastica, sia a carattere benigno che maligno. Generalmente i tumori si suddividono in "benigni" e "maligni". I primi sono costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia moltiplicativa; sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli. I tumori maligni sono invece costituiti da cellule che appaiono morfologicamente e funzionalmente diverse dalle corrispondenti normali; l'atipia morfologica, che è tanto maggiore quanto più indifferenziato è il tumore, si manifesta con la mancanza di uniformità nella forma e nelle dimensioni delle cellule (polimorfismo) e degli organi cellulari. I tessuti vicini al tumore maligno vengono invariabilmente infiltrati e distrutti dalle cellule tumorali che si sostituiscono a quelle normali, fenomeno questo caratteristico della malignità e noto col termine "invasività neoplastica". A livello orale i principali fattori irritativi o di rischio legati alla cancerogenesi possono essere di tipo meccanico , chimico e fisico . Fra i fattori meccanici possiamo annoverare sollecitazioni meccaniche che possono essere causate da protesi e/o restauri incongrui, da elementi dentari fratturati o da disgnazie. Il tessuto cronicamente sollecitato, nel tempo, tende a reagire a questo stimolo; la risposta della mucosa può interessare l’epitelio (da una condizione di semplice ipercheratosi a una forma di displasia più o meno grave), il connettivo (fibromatosi) o l’epitelio e il connettivo. La distinzione tra neoplasie benigne e maligne si basa su delle caratteristiche cliniche morfologiche differenti, ma soprattutto viene fatta una distinzione in base al decorso clinico in cui vengono analizzati 4 criteri:

 

1. Differenziazione e anaplasia

2. Velocità di crescita

3. Invasività locale

4. Metastasi

 

 

È ormai da anni che mi occupo di patologia orale, frequentando e collaborando con la Clinica Odontoiatrica e Stomatologica del Università degli Studi di Milano presso ambulatorio di Patologia Orale responsabile Prof.Francesco Spadari dove ho maturato cultura ed esperienza in materia che mi ha portato a realizzare una classificazione personale delle neoplasie delle parti molli del cavo orale in modo di poter fornire ai nostri pazienti i migliori trattamenti chirurgici e delle cure nelle varie patologie orali.

Vorrei, in ultimo, sottolineare come una semplice diagnosi clinica non sia sufficiente ed è sempre necessaria, in caso di lesioni dubbie o sospette, la biopsia incisonale classica a lama fredda con il relativo esame isto-patologico.

 

Bibliografia:

Robbins: Pathologic Basis of Disease, Filadelfia 1994.

Ficarra G. Manuale di patologia e Medicina Orale, Italia 2001

Kaugars GE, Burns JC, Gunsolley JC. Epithelial dysplasia of the oral cavity and lips. Cancer 1988.

 

Quadri clinici di alcune neoplasie maligne e benigne:

 

melanoma

carcinoma squamoso

papilloma da HPV

fibroma palatale

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

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