Questa patologia mucocutanea è presente nella popolazione con una frequenza di uno a cento, quasi inesistente in età pediatrica, diffusa tra la terza e la settima decade di vita, viene definita dermatite papulosa e colpisce classicamente la cute della faccia volare dei polsi, il cuoio capelluto, le superfici flessorie degli arti inferiori, il dorso e il petto.
Nel cavo orale può diffondersi su tutte le mucose e spesso anche alla lingua. Sono caratteristiche, in tutte queste lesioni, le strie biancastre di Wickhamn, che non sono asportabili. La bilateralità è riscontrata nella maggioranza dei casi ed è una delle caratteristiche principali che permette una diagnosi differenziale clinica.
In letteratura sono state distinte varie forme; nel cavo orale ne vengono distinti 4 tipi:
- Lichen Reticolare, colpisce principalmente le mucose geniene ma può estendersi alla lingua e alle gengive.
- Lichen Atrofico, lo ritroviamo principalmente sulla lingua, classica è atrofia papillare associata a strie e placche biancastre.
- Lichen Erosivo, presenta aree eritematose e ulcerate contornate da strie reticolari simili alle lesioni riscontrate nel penfigo, penfigoide, L.E.D., candidosi, eritema multiforme, eritro-leucoplachia.
- Lichen a placca, si può osservare in qualsiasi zona delle mucose orali, si riconoscono papule bianche simili alla leucoplachia.
Il lichen è una patologia definita autoimmune, cioè un'alterazione del sistema immunitario che provoca lo sviluppo di risposte immuni dirette contro componenti dell'organismo, determinando alterazione dei tessuti in forma cronica. Il concetto di malattia autoimmune è diverso dalla reazione autoimmune che è un sistema biologico di difesa del sistema immunitario. La malattia autoimmune si distingue, perché vi è l'incapacità del sistema immunitario a spegnere i processi di una fisiologica risposta flogistica.
Si suppone che fattori tossici o virali interferiscano sul sistema immunitario portandolo ad attaccare i cheratinociti. Nel cavo orale riconosciamo come fattori tossici i metalli contenuti nell’amalgama d’argento utilizzata per otturazioni e i metalli contenuti nelle leghe delle protesi dentali. I soggetti portatori di epatite virale di tipo B e C presentano una spiccata correlazione con il lichen. Alcune categorie di farmaci rientrano nei fattori tossici, che rendono il sistema immunitario aggressivo verso i cheratinociti, provocando l’instaurarsi della patologia lichenoide, le lesioni regrediscono con la sospensione del farmaco.
La diagnosi clinica di lichen deve essere confermata da biopsia, per evitare errori di diagnosi differenziale con altre patologie che presentano la stessa clinica. Alcuni autori attraverso studi indicano che i pazienti con lichen planus cutaneo non portano un aumento del rischio di trasformazione maligna delle lesioni cutanee, mentre nei lichen del cavo orale la lesione in alcuni casi ha un’evoluzione potenzialmente maligna.
È fondamentale evidenziare come il lichen orale sia una condizione precancerosa, pertanto i portatori della malattia hanno un aumentato rischio di trasformazione maligna a livello della mucosa orale con una frequenza di trasformazione dell’1.5% e sale al 3% nei pazienti con epatopatia correlata al virus dell’epatite C.
Ai pazienti, ai quali è stata eseguita la diagnosi di lichen, devono essere eliminati i possibili agenti irritanti per la mucosa orale quali il consumo di alcool e tabacco, denti fratturati, protesi incongrue.
A oggi non si riconoscono cure risolutive per tale patologia; è possibile sottoporre i pazienti, che presentano un’importante sintomatologia algica, a terapia con corticosteroidi.
I pazienti affetti da questa patologia non devono assolutamente essere trascurati, ma devono essere costantemente sottoposti a visita clinica e ad esami istopatologici, portando così a prevenire un’eventuale evoluzione maligna.
Placca biancastra a strie di un caso di Lichen Atrfico della lingua. |
Quadro istopatologico di lichen orale. |
Bibliografia:
1: Arch Dermatology. 1991 Nov;127(11):1684-8Lichen planus and malignancy. An epidemiologic study of 2071 patients and a review of the literature.
2 : Cainelli T. 1997 Mag; Manuale di dermatologia Medica e Chirurgica.
3 : Ficarra G. Manuale di patologia e Medicina Orale, Italia 2001
Dentista Lazio, Roma
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Dentista Piemonte, Torino
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Dentista Sardegna, Cagliari
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Dentista Puglia, Barletta Andria Trani
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