I papillomavirus (HPV) hanno tropismo verso gli epiteli e i tessuti cheratinizzati interessando distretti cutanei e mucosi, la presenza del virus non da sintomi.
A oggi attraverso sonde molecolari e metodiche d’ibridazione del DNA sono stati identificati 55 tipi, ma in letteratura parlano di oltre 100 tipi. I diversi tipi sono specifici per differenti sedi anatomiche; le mucose del cavo orale sono esposte all’infezione da HPV dei tipi: 1, 2. 4, 6, 7, 11, 13, 16, 18, 32 e 57, i quali sono stati individuati in lesioni benigne e maligne.
Le lesioni del cavo orali generate da HPV sono: il papilloma squamoso, i condilomi acuminati e la verruca volgare.
Il papilloma squamoso in genere è solitario, predilige la lingua, il palato, tuberi e i trigoni retro molari; classico è l’aspetto a cavolfiore di colorito roseo tendente al bianco, è esofitico e peduncolato, le dimensioni variano da alcuni millimetri ad alcuni centimetri, si riscontra con più frequenza dalla terza alla sesta decade di vita in entrambi i sessi. La diagnosi differenziale con altre lesioni similari è difficile, per cui è sempre consigliata l’escissione chirurgica con cauterizzazione elettrica o laser, raccomandato è il successivo esame istopatologico con tipizzazione, nei papillomi squamosi si rintraccia più frequentemente i tipi 6 e 11 ma è possibile ritrovare anche il 13, 16 e 32.
La verruca volgare non è molto frequente nel cavo orale, la ritroviamo principalmente nei bambini sul vermiglio delle labbra o sulla lingua, spesso è data da un autoinuculazione del virus proveniente da lesioni alla cute delle mani. Queste lesioni sono attribuite ai tipi 2,4 e 40, l’escissione chirurgica con cauterizzazione elettrica o laser e applicazione di agenti cheratinolitici evita un’eventuale diffusione.
I condilomi acuminati del cavo orale sono le lesioni a trasmissione sessuale più frequenti, attraverso rapporti oro-genitali, il tempo d’incubazione dopo un rapporto sessuale è di circa 3,4 mesi, possono essere ritrovate su tutte le mucose della bocca, ritroviamo forme singole o multiple con un aspetto di piccole escrescenze sessili con superficie liscia e appuntita. Gli HPVI tipo 2, 6, 11, 16, 18 e 32 sono la causa di queste lesioni, per cui anch’esse devono essere asportate chirurgicamente e sottoposte a esame istopatologico con tipizzazione, le recidive sono possibili anche dopo cauterizzazione elettrica o laser, per cui in alcuni casi è possibile la somministrazione intralesionale d’interferone o l’applicazione topica d’immunomudulanti.
Il portatore di HPV, può donare tranquillamente il sangue perché questo virus si trasmette per contatto e non per via ematica o spermatica.
Il professionista specializzato al riconoscimento clinico e al trattamento delle lesioni da HPV nel cavo orale è l’odontoiatra dedicato alla patologia orale dei tessuti molli, anche gli odontoiatri generici possono riscontrare dei sospetti diagnostici da HPV e inviare il paziente al collega esperto, che confermerà la diagnosi mediante biopsia e procederà al trattamento del caso.
Lesione da HPV - Verruca | Papilloma |
Autori: Ruffoni Diego e Mariani Umberto
Bibliografia:
Papillomavirus eMedicine, 2007.
Manuale di dermatologia medica e chirurgica, T.Cainelli.
Manuale di patologia e medicina orale, G.Ficarra.
Dentista Calabria, Vibo Valentia
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Lazio, Roma
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Dentista Veneto, Padova
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