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Le protesi totali in resina

La protesi mobile in resina come soluzione semplice all'edentulia

by Dott. Michele Caruso 12-11-2008 32024 visualizzazioni

L’implantologia è una soluzione perfetta per ottenere nuovamente dei denti fissi al posto di quelli che sono stati persi e, in assenza di controindicazioni, è da considerare, specie per l’edentulo totale la terapia di elezione. Però non bisogna dimenticare che continuano ad essere prodotte con successo protesi totali in resina che permettono a decine di migliaia di persone di masticare con una funzione, nella maggior parte dei casi, assolutamente accettabile.

 

Nella mia pratica quotidiana, mi è capitato di vedere spesso persone portatrici da molti anni di protesi totali che, semplicemente, chiedono solo di rinnovare il manufatto perché ormai usurato dal tempo.

 

A chi si avvicina oggi per la prima volta a questo tipo si manufatto vorrei dare qualche informazione ed alcuni consigli:

 

  • Abitudine: è più facile abituarsi alla protesi totale superiore che a quella inferiore. Infatti quella superiore è più ampia e quindi più stabile e meno sottoposta ad azioni muscolari dislocanti. Invece la protesi totale inferiore è resa meno stabile dal continuo movimento della mandibola per le funzioni di fonazione e deglutizione.

 

  • Gusto: i pazienti appena indossata la protesi totale superiore, spesso accusano un minor senso del gusto, imputandolo al palato ricoperto dalla placca. Ciò non è vero ed è frutto solo di suggestione. Questo perché i recettori del gusto sono sostanzialmente localizzati sul dorso della lingua e non sul palato.

 

  • Salivazione: in condizioni di normalità, questa risulterà aumentata per qualche tempo, come normale reazione alla presenza del nuovo corpo estraneo nel cavo orale.

 

  • Stabilità: la protesi è un manufatto rigido, mentre la mucosa che poggia sull’osso è soggetta a rimaneggiamenti. Nel tempo, quindi, la protesi perde di stabilità per un normale riassorbimento osseo. Si può compensare facilmente con una ribasatura dell’apparecchio, quando questo è divenuto troppo instabile. In attesa di un aggiornamento dell’apparecchio, è utile usare aiutarsi con l’uso di adesivi in pasta.

 

  • Pulizia della protesi: al termine di ogni pasto si deve spazzolare l’apparecchio. Se questo non viene fatto, dopo poco tempo si potrà notare il formarsi del tartaro specie nelle zone esterne dei molari superiori e nelle zone interne degli incisivi inferiori. Si potrà risolvere la cosa affidando l’apparecchio al dentista che lo pulirà. Come tenere la protesi durante la pulizia quotidiana: la protesi deve essere sempre tenuta tra due dita (tra indice e pollice). Se si tiene nel palmo della mano, durante lo spazzolamento può succedere di spezzarla in due parti. Occorre fare attenzione a questo specie quando si pulisce la protesi inferiore. Altra accortezza per non romperla è, in caso di caduta, aver messo preventivamente uno straccio sul fondo del lavandino o lavarla dentro una vaschetta di plastica.

 

  • Cibi: mentre con i denti naturali si esercita una forza masticatoria pari fino a 50 kg per cmq, con le protesi mobili si arriva a stento a 15 kg per cmq. La forza masticatoria quindi è minore. Occorre compensare questo fatto con l’uso di cibi non troppo duri come la carne tritata, uova, ecc. Evitare quelli che si attaccano alla resina e sono appiccicosi. Evitare anche di addentare cibi duri con i denti anteriori, azione che porterebbe facilmente la protesi a ribaltarsi.

 

  • Riposo notturno: sebbene non sia necessario, è comunque consigliabile togliere l’apparecchio durante il riposo notturno. Questo consentirà alla mucosa di “riposare” evitando la compressione che la protesi esercita sulle mucose ed il relativo rallentamento vascolare che questo comporta.

 

  • Conservazione della protesi: quando la protesi non è in bocca, come per esempio durante il riposo notturno, è bene immergerla in una soluzione disinfettante. Se per un qualsiasi motivo la protesi non può essere portata per un lungo periodo (ricoveri ospedalieri, protesi di riserva, ecc), non metterla in un cassetto avvolta in un panno. E’ fatta per stare in un ambiente umido e se la si lascia a lungo in un ambiente secco si deteriora più facilmente.

 

Le protesi totali in resina sono ancora oggi un ottimo sistema per restituire, con poca spesa, una funzione masticatoria accettabile e una valida estetica a chi non ha più denti.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

TAG: protesi dentali resina