La protesi combinata è caratterizzata da due tipi di supporto, dentale e mucoso, ciascuno dotato nei confronti del carico funzionale di una specifica resilienza, che è minore sui denti rispetto alle mucose.
Oggi è assodato che, durante il ciclo masticatorio, nelle protesi combinate con ancoraggi ammortizzati o fissi si sviluppano delle forze lesive verso i vari tessuti; tali forze possono avere una direzione sia antero-posteriore, sia latero-laterale, sia verticale.
Per diminuire gli effetti nocivi di queste forze è necessario prevedere dei sistemi di protezione verso i denti e verso i tessuti molli con sistemi di ancoraggio a carico differente; molti autori concordano che il carico verticale è favorevole rispetto al carico laterale dei classici attacchi che attraverso delle leve tendono ad amplificare il carico sui denti, con i conseguenti danni parodontali che potrebbero portare alla perdita dell’elemento dentale.
Oggi è possibile realizzare protesi ancorate su denti naturali o su impianti, sfruttando il carico verticale con un basso costo biologico e economico. Sono composte da una struttura scheletrica metallica che supporta la classica protesi totale mobile permettendo anche un ancoraggio ammortizzato a carico verticale, cioè un sistema di connessione a sfera, che consente una scelta variabile di ammortizzatori, che vanno dal classico o-ring, e di cappette ritentive con caratteristiche fisiche variabili, che consentono di ottenere la condizione ottimale di rispetto verso il parodonto.
Nelle foto, vediamo rappresentata la struttura scheletrica che è l’anima che unisce i supporti delle connessioni alla classica protesi totale, queste protesi sono obbligate a una costante semplice manutenzione verso i sistemi ritentivi che si usurano e che devono essere sostituiti; fondamentale, per danneggiare meno i supporti dento-parodontali, sono delle costanti ribasature in quanto i tessuti molli sono soggetti a costanti rimodellamenti.
Nelle foto possiamo osservare la precisione con cui devono essere saldati contenitori delle connessioni e il risultato estetico finale con delle ottime condizioni igieniche.
In conclusione la protesi combinata a carico verticale mostra tempi brevi di realizzazione e dei vantaggi biologici ottimali rispetto alle tradizionali protesi scheletriche con ganci o attacchi a carico laterale, consentendo maggior durata agli elementi dentali di supporto.
interno protesi esterno protesi
Autori: Dott. Ruffoni Diego e Dott. Pellegrini Marco
Dentista Veneto, Padova
Vedi la scheda
Dentista Toscana, Firenze
Vedi la scheda
Dentista Marche, Pesaro Urbino
Vedi la scheda
Dentista Lombardia, Pavia
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda