Attraverso questa procedura non vengono alterate nè la funzione respiratoria né la capacità cognitiva del paziente, il quale rimane in grado di rispondere agli stimoli verbali e tattili, conservando così la capacità, in tutta rilassatezza, di collaborare con l’ operatore. Talvolta questa tecnica può essere d’aiuto nel paziente con più marcato "riflesso del vomito", soprattutto se questo è collegato all’emotività.
La "sedazione cosciente" non elimina tuttavia la necessità di eseguire un’adeguata anestesia locale da parte dell’ odontoiatra o del chirurgo. A seconda della necessità, sempre attraverso la sorveglianza di un’ anestesista rianimatore che effettua un monitoraggio continuo delle funzioni cardiaca e respiratoria, il livello di sedazione può essere reso più profondo, ma la funzione respiratoria viene sempre preservata. Talvolta possono essere somministrati endovena antidolorifici per un’adeguato controllo del dolore anche nelle ore successive all’intervento.
E’ necessario che il paziente che decide di sottoporsi alle manovre chirurgiche in "sedazione cosciente" esegua degli esami ematochimici ed un’elettrocardiogramma basale su indicazione dell’anestesista, il quale, nei giorni precedenti l’intervento visiterà il paziente, visionando così anche gli esami già eseguiti. Al termine dell’ intervento il paziente, sveglio ed in respiro spontaneo, viene trattenuto per un tempo adeguato sotto sorveglianza medica, e non appena ritenuto opportuno può ritornare al proprio domicilio accompagnato da una persona adulta responsabile.
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