Bite: è il caso di ritornare dal dentista per effettuare nuove modifiche?
Scritto da Laura / Pubblicato il
Buongiorno, spiego brevemente la mia vicenda. Ho messo il primo bite, dopo avermi preso impronte e arco facciale, il tutto andava anche bene, a parte un blocco del collo che avevo in precedenza, al che mi sono rivolta a un osteopata. Al seguito della seduta osteopatica, non so se proprio per questo, però il bite ha iniziato a provocare forti dolori a collo e spalle, anche alla schiena e a non sentire più la stabilità del bite.. così il dentista ne ha confezionato un secondo dubitando che i contatti potesse esser cambiata. Ho questo secondo bite da 15 giorni, ho ripreso le impronte tra le arcate ma non ho fatto l arco facciale nuovamente. (Mi ha detto che non c'era bisogno) Non ho dolori, e ne traggo vantaggio rispetto a non usarlo, solo che al mattino mi sveglio con una sensazione un po di costrizione, e mi chiedo se sia normale o meno. Non di chiusura, perché il bite ha il suo rialzo e mi è stato prescritto per bruxismo da serramento. Da quando me l hanno consegnato abbiamo fatto solo una modifica per funzionalizzarlo, secondo voi è il caso di ritornare dal dentista x effettuare nuove modifiche? Forse va funzionalizzato ulteriormente? Preciso che ci sono notti in cui mi ha fastidio agli incisivi inferiori, una notte fastidio al molare sinistro... queste sensazioni di fastidio (non dolore) sono normali? O come dovrei sentire un bite che svolge la sua funzione? Grazie.
Pubblicato il 03-04-2018
Domanda veramente difficilissima! Lei ha quelli che si chiamano DCM ovverosia disturbi cranio mandibolari. Cioè una conseguenza a distanza di malocclusione o para funzione o entrambe. La cura effettivamente è il byte. Ma questo dispositivo ha bisogno di alcuni MESI per agire. Inoltre c'è da dire che c'è una vera autentica torre di Babele in questo campo. Cioè, essendo un argomento veramente difficile, una equazione , chiamiamola così , con una infinita di variabili, ogni scuola di pensiero ha una sua visione differente dalle altre. Io per esempio non farei mai un rialzo perché lo ritengo dannoso. Noi seguiamo un pensiero di byte funzionale che non può avere effetti negativi. Quindi è veramente impossibile darle una qualsiasi risposta, se non di fare passare più tempo: sono impossibili miglioramenti istantanei. E per quanto possa sembrare follia, di far giudicare dalla sua osteopata (specie se non conosce il suo dentista) se il byte è congruo o no. Loro hanno modo di capirlo bene ...
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Pubblicato il 03-04-2018
Cara Signora Laura, buongiorno. Anzitutto i Bruxismi (dico non a caso al plurale perché si parla non di bruxismo ma di bruxismi). Tenga presente che malocclusione e Bruxismi sono due cose completamente diverse ed indipendenti. Intanto non spiega se questo bruxismo fosse stato Diagnosticato e fosse in Digrignamento per lo più di origine Nervosa Centrale o da "serremento" per lo più da Stress! Non spiega neanche se sia stata fatta la Diagnosi! Bisogna valutare, tra le tante verifiche da fare, se procedere a registrazioni particolari presso Odontoiatri esperti in Medicina del Sonno. Per esempio Mia Figlia Claudia è una Odontoiatra che si occupa di queste patologie (della Medicina del Sonno), dette con l'acronimo di OSAS se meno gravi o CPAP, (continuous positive airway pressure)se più gravi, quando la respirazione a pressione continua positiva diventa intollerabile, con terapie con TRD (tongue retaining device)che trattengono la lingua in posizione anteriorizzata o MRA (mandibular repositioning appliances)che fanno avanzare la mandibola, dopo analisi neurologica anche a domicilio, tra cui anche la POLISONNOGRAFIA e se il caso, per completezza è bene saperlo, è necessaria una valutazione Medica in ogni caso con un Neurologo od un Centro Specializzato ad Hoc! Bisogna valutare se si verificano apnee notturne e "russamento"!
Le lascio un Poster Con Arco Facciale di Trasferimento, Stabilometria computerizzata e vari tipi di Bite Plane.
Ovvio che bisogna valutare tutto Clinicamente e Semeiologicamente come detto :) Quindi per concludere Visita Parodontale e Gnatologica (con valutazione della postura corporea e della colonna vertebrale e della fisiopatologia della lingua) e curare le patologie se presenti! Per il Bite poi, ancora "peggio" perché non conosco la sua patologia Gnatologica che lo ha richiesto e non so che tipo di bite plane sia; se sintomatico, Diagnostico o Terapeutico. Le posso solo dire che il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo e ribadirlo perché se ne abusa troppo, purtroppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bitePlane in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica, magari preceduta da chirurgia parodontale per allungamento delle corone cliniche per intrudere od estrudere chirurgicamente e poi protesicamente i denti non in occlusione ma estrusi o intrusi o mesializzati o distalizazati o vestibolarizzati o lingualizzati, sempre che non si decidesse, per vari motivi, di ricorrere ad un loro riposizionamento Ortodontico. Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! A volte bisogna ricorrere all'uso di un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Ovvio che si debba rivolgere al Suo Dentista Gnatologo e non on line!Ci sarebbe tanto altro da dire ma penso di essere già stato esaustivo per farle avere un'idea di cosa sia la GnatologiaNon basterebbe un corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria per risponderle. In ogni caso, in senso lato e solo dal punto di vista Culturale cercherò, per quel che potrò, di soddisfare la sua curiosità! l'apparato Stomatognatico è costituito dal rapporto tra tre organi essenziali: L'Articolazione statica e dinamica dei denti, ossia l'Occlusione. L'Articolazione Temporo Mandibolare. Il Sistema Neuro Muscolare, che governa il tutto. In queste tre componenti si inseriscono diverse varianti importanti, quali la Masticazione, la Fonazione, la Deglutizione, la Postura, l'Interazione tra Cuspide, Fossa, Parodonto, le Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia le curve di Spee, Wilson e Monsen, il Muscolo Pterigoideo Esterno. Ed ancora, l'Overjet e l'Overbite, i Precontatti in Relazione Centrica, in Centrica Abituale, in Massima Intercuspidazione, in Protrusiva, in Lateralità, sul Lato lavorante e sul Lato non lavorante. Ed ancora i Movimenti Mandibolari nei Tre Piani Spaziali e l'Angolo e meglio ancora il Movimento di Bennet, il movimento del Condilo Lavorante e di quello Bilanciante. Le spiego ancora qualcosa o almeno ci provo, perchè l'argomento è complesso per i "non addetti ai lavori": ripeto, devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore( ma bisogna valutarne il contesto in cui avviene). Si ricercano così i denti in trauma d'occlusione. Mi fermo qui. Cari Saluti e spero di esserle stato utile
Le lascio un Poster Con Arco Facciale di Trasferimento, Stabilometria computerizzata e vari tipi di Bite Plane.
Ovvio che bisogna valutare tutto Clinicamente e Semeiologicamente come detto :) Quindi per concludere Visita Parodontale e Gnatologica (con valutazione della postura corporea e della colonna vertebrale e della fisiopatologia della lingua) e curare le patologie se presenti! Per il Bite poi, ancora "peggio" perché non conosco la sua patologia Gnatologica che lo ha richiesto e non so che tipo di bite plane sia; se sintomatico, Diagnostico o Terapeutico. Le posso solo dire che il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo e ribadirlo perché se ne abusa troppo, purtroppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bitePlane in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica, magari preceduta da chirurgia parodontale per allungamento delle corone cliniche per intrudere od estrudere chirurgicamente e poi protesicamente i denti non in occlusione ma estrusi o intrusi o mesializzati o distalizazati o vestibolarizzati o lingualizzati, sempre che non si decidesse, per vari motivi, di ricorrere ad un loro riposizionamento Ortodontico. Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! A volte bisogna ricorrere all'uso di un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Ovvio che si debba rivolgere al Suo Dentista Gnatologo e non on line!Ci sarebbe tanto altro da dire ma penso di essere già stato esaustivo per farle avere un'idea di cosa sia la GnatologiaNon basterebbe un corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria per risponderle. In ogni caso, in senso lato e solo dal punto di vista Culturale cercherò, per quel che potrò, di soddisfare la sua curiosità! l'apparato Stomatognatico è costituito dal rapporto tra tre organi essenziali: L'Articolazione statica e dinamica dei denti, ossia l'Occlusione. L'Articolazione Temporo Mandibolare. Il Sistema Neuro Muscolare, che governa il tutto. In queste tre componenti si inseriscono diverse varianti importanti, quali la Masticazione, la Fonazione, la Deglutizione, la Postura, l'Interazione tra Cuspide, Fossa, Parodonto, le Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia le curve di Spee, Wilson e Monsen, il Muscolo Pterigoideo Esterno. Ed ancora, l'Overjet e l'Overbite, i Precontatti in Relazione Centrica, in Centrica Abituale, in Massima Intercuspidazione, in Protrusiva, in Lateralità, sul Lato lavorante e sul Lato non lavorante. Ed ancora i Movimenti Mandibolari nei Tre Piani Spaziali e l'Angolo e meglio ancora il Movimento di Bennet, il movimento del Condilo Lavorante e di quello Bilanciante. Le spiego ancora qualcosa o almeno ci provo, perchè l'argomento è complesso per i "non addetti ai lavori": ripeto, devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore( ma bisogna valutarne il contesto in cui avviene). Si ricercano così i denti in trauma d'occlusione. Mi fermo qui. Cari Saluti e spero di esserle stato utile
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Pubblicato il 03-04-2018
Sig. Laura, forse le cause dei suoi mali, non dipendono dalla disfunzione articolare, visti risultati. Ritorni dal suo odontoiatra è ne parli con lui, avete provato, non da risultati, fortunatamente lo si può abbandonare.
Pubblicato il 04-04-2018
Sig.ra Laura Buonasera.
Mi occupo di gnatologia e sicuramente la collaborazione tra l'odontoiatra gnatologo e osteopata è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Il bite in primis serve per fare diagnosi e deve esser fatto per dare un equilibrio neuromuscolare. E' possibile che a seguito di un trattamento osteopatico/fisioterapico il bite vada controllato e talvolta leggermente modificato nei contatti. Ci sono diversi modi per valutare se un bite va bene, personalmente utilizzo oltre alla palpazione dei muscoli masticatori, dei test muscolari e soprattutto l'analisi dell'occlusione con il teethan che si tratta si un elettromiografo.
Cordiali saluti
Mi occupo di gnatologia e sicuramente la collaborazione tra l'odontoiatra gnatologo e osteopata è fondamentale per ottenere i migliori risultati. Il bite in primis serve per fare diagnosi e deve esser fatto per dare un equilibrio neuromuscolare. E' possibile che a seguito di un trattamento osteopatico/fisioterapico il bite vada controllato e talvolta leggermente modificato nei contatti. Ci sono diversi modi per valutare se un bite va bene, personalmente utilizzo oltre alla palpazione dei muscoli masticatori, dei test muscolari e soprattutto l'analisi dell'occlusione con il teethan che si tratta si un elettromiografo.
Cordiali saluti
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Pubblicato il 04-04-2018
Cara Laura, il bite altri non é che uno spessore empirico interposto fra le arcate dentali che può dare temporaneamente dei benefici quando riesce ad interrompere la propriocezione dentale negativa causata da un errore occlusale e diretta ai centri nervosi superiori che, a loro volta inviano segnali responsabili del tono o della contrazione di molti gruppi muscolari.
Molto spesso ciò non avviene proprio in virtù dell'importazione casuale del manufatto. Oggigiorno esistono delle tecniche computerizzate atte ad indagare il meccanismo che le ho semplicemente descritto innanzi e che, per tale motivo,vengono definite neuromuscolari. Ciò consente di realizzare dei riposizionatori mandibolari di uso molto più comodo di un bite (ortotico) in grado di ottimizzare il rapporto craniomandib olare e di risolvere queste patologie in una percentuale di casi molto alta.
Molto spesso ciò non avviene proprio in virtù dell'importazione casuale del manufatto. Oggigiorno esistono delle tecniche computerizzate atte ad indagare il meccanismo che le ho semplicemente descritto innanzi e che, per tale motivo,vengono definite neuromuscolari. Ciò consente di realizzare dei riposizionatori mandibolari di uso molto più comodo di un bite (ortotico) in grado di ottimizzare il rapporto craniomandib olare e di risolvere queste patologie in una percentuale di casi molto alta.
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