Questa contenzione può mantenermi i denti dritti anche senza stringerlo?
Scritto da Carlo / Pubblicato il
Salve, 6 anni fa ho tolto un apparecchio fisso tenuto per 4 anni, subito dopo mi è stato dato un apparecchio di contenzione in resina sia sopra che sotto da portare sempre per un primo periodo e poi solo la notte...ovviamente facevo diversi controlli poichè il densista ogni tanto doveva stringermelo, ma dopo due anni credo mi abbia detto che non ce n era più bisogno, quindi ho continuato sempre a portarlo solo di notte. Ora mi è venuto un dubbio, questa contenzione può mantenermi i denti dritti anche senza stringerlo? Inoltre, nel caso presentassi un'abitudine viziata (spinta lingua sui denti, mordere penne) con la contenzione posso star tranquillo che non si spostino i miei denti?
Pubblicato il 10-04-2020
Buongiorno Carlo, questa email avrebbe dovuto inviarla al suo ortodontista. Buona norma sarebbe di fare una visita di controllo periodica, tipo ogni sei mesi, anche per farsi eseguire una seduta di igiene professionale. Comunque, entrando nel merito, la migliore risposta al suo primo quesito può darla lei stesso: i denti sono allineati bene o si sono mossi in maniera indesiderata? Questo può costatarlo guardandosi allo specchio. Anche al suo secondo quesito la risposta è ovvia: l'apparecchio di contenzione è fatto per mantenere i risultati ottenuti dalla terapia ortodontica, ma, se non sono state eliminate le cause che portarono ai denti storti, tipo la spinta linguale sui denti o altre abitudini viziate, i denti tenderanno a spostarsi di nuovo. La terapia completa non è solo raddrizzare i denti, ma anche eliminare le cause che hanno causato la malocclusione. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 10-04-2020
Caro Signor Carlo, buongiorno. Che dirle in questo maledetto periodo di Sars-CoV-2 se non che deve avere pazienza e restare a casa. Dopo si provvederà con ortodonzia Gnatologia e un logopedista per le parafunzioni della lingua! Cari saluti
Pubblicato il 10-04-2020
La contenzione, come tale, non deve essere modificata, in quanto contiene e mantiene i risultati acquisiti, se portata con costanza. Ovviamente se le sue abitudini viziate non sono state corrette, tenderà a recidivare, ma questo deve valutarlo il suo Ortodontista.
Pubblicato il 10-04-2020
Quanto all'apparecchio di contenzione non capisco perchè andava stretto.. La contenzione serve per mantenere "congelata" immutata una situazione di perfezione ottenuta col precedente trattamento ortodontico. Comunque questo lo può sapere solo il suo dentista dr. Quanto alla spinta linguale, se presente è la causa principale di recidiva, la n.1.. Lo dovrebbe sapere il dottore dentista che l'ha seguita (o non era laureato??). Oppure una logopedista glielo dice. ma anche lei può fare una prova banale, indicativa: se pronunciando le parole "sasso, osso", la "esse" è dolce e sente che la lingua va in avanti, spingendo verso i denti, c'è malposizione della postura linguale. Analogamente se deglutendo normalmente le labbra tendono a serrarsi come quasi per "contenere" la lingua che cerca, appunto, un contatto con le labbra, c'è ugualmente postura errata. Noi deglutiamo 1500 volte al giorno, o più, e la lingua è il muscolo più potente del corpo umano (in relazione alle piccole dimensioni). Ecco che può gradualmente spostare le arcate. Anzi, per lo più, la postura bassa della lingua è in realtà la causa più frequente di ogni malocclusione. Quindi questa era una condizione da individuare subito, preliminarmente al trattamento. Ma tutto ciò va visto quando finisce la prigionia attuale. Infatti ora come ora si può andare dal dentista (quei dentisti che se la sentono di seguire tutte le indicazioni dell'Ordine dei Medici in materia di prevenzione delle infezioni aereo trasmesse) solo per vere urgenze: dolori infezioni etc. C'è da pazientare, non si sa quanto.
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Pubblicato il 12-04-2020
Sig. Carlo, dopo due anni le viene questo dubbio? lei era stato sicuramente informato quando le è stata consegnata la contenzione. Qui possiamo raccontarle di tutto ma senza alcuna responsabilità, lo chieda al diretto interessato che è responsabile della cura e avrà un unica risposta corretta.
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