Da qualche mese sto usando un bite per problemi di digrignamento notturno dei denti
Scritto da Giacomo / Pubblicato il
Buongiorno, Da qualche mese sto usando un bite che il mio dentista mi ha fatto fare per problemi di digrignamento notturno. Sapevo che era normale avere qualche tempo per l'assestamento e la messa a punto. Tuttavia più volte il dentista per parecchi incontri settimanali ha dovuto fresare il bite (di un materiale plastico rigido trasparente) in più punti creando dei fori anche abbastanza grandi, alcuni dei quali ha poi richiuso (per assestamento dell'occlusione) con dell'easy temp 2 applicandolo allo stato liquido sul bite e poi direttamente in bocca per dargli la forma. Le mie perplessità : - le fresature sono state eseguite a pochi centimetri dal mio volto scoperto: questo non è già un fattore di rischio? inalazione di resina... - dopo le fresature sono restati spesso frammenti di plastica semiattaccati al bite che ho poi certamente ingerito, e in generale l'assottigliamento del bite in certi punti fresati aumenta di notte in notte, lasciandomi intuire che lo sto pian piano mangiando. A detta del mio dentista tutto questo è normale e non presenta rischi a lungo termine..io tuttavia sono preoccupato dall'ingestione di questi frammenti. Mi date un parere? - la riparazione eseguita con l'applicazione della resina easytemp2 a base di metacrilato di metile liquida in bocca, mi ha lasciato per diversi giorni (e mi lascia tuttora) con una sensazione di forte insensibilità alla lingua e bruciore in gola: l'associazione tra i vapori di metacrilato e questi sintomi è possibile, tenendo conto che sono soggetto a parecchie allergie? - l'odore ed il sapore di metacrilato erano ancora forti dopo più di una settimana che la riparazione era stata effettuata (e anche lasciando il bite in acqua tutto il giorno), rendendomi così il sonno impossibile (specifico che ho un ipersensibilità verso tutti gli odori di derivati da acrilici e simili), e facendomi sputare in continuo e causandomi dolori di stomaco. tuttora, a più di venti giorni dalla riparazione, dopo una notte che indosso il bite mi sveglio con la saliva che sa di metacrilato. A detta del mio dentista non c'è alcun pericolo, basta usare del colluttorio da mettere sul bite. - aggiungo che anche la resina della riparazione (visibilmente diversa da quella incolore e inodore del bite), perde a sua volta piccoli frammenti. A detta del mio dentista, che mi è parso sinceramente un po' troppo superficiale rispetto ai problemi che gli segnalavo, non ci sono rischi di assorbimento perchè è ritenuta biocompatibile. Che devo pensare? sono preoccupato all'idea di avere possibili effetti negativi sul lungo termine da queste continue ingestioni e inalazioni di sostanze sintetiche. Vi ringrazio Grazie mille
Pubblicato il 21-12-2010
E' comune adattare, riparare e ribasare bite con resine acriliche. Se ha ipersensibilità verso questi materiali (cosa possibile) esistono altri materiali, ad esempio policarbonato, che ovviano a questo problema. In alternativa bisogna ricorrere a resine acriliche da laboratorio che polimerizzano in modo da ottenere una conversione dei legami superiore alle resine da studio. La parte allergenica e che determina ipersensibilità delle resine è il monomero libero, che nelle resine da laboratorio è pressoché quasi completamente assente.
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Pubblicato il 21-12-2010
Concordo sul fatto che i materiali normalmente presenti nello studio dentistico devono superare una serie di tests severissimi sulla loro potenziale tossicità, senza peraltro eliminarne il rischio del tutto. Per quanto riguarda la parvenza di superficialità invece mi chiedo perchè queste sue rimostranze lei le faccia a noi invece che al suo dentista. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-12-2010
Sinceramente...dopo tutti questi ritocchi del bite, consiglierei di rifarlo nuovo e poi successivamente se necessario funzionalizzare la sua masticazione con un ortodonzia fissa.
Pubblicato il 21-12-2010
Caro Giacomo, ho le tue stesse perplessita, ti consiglio un dentista che faccia eseguire un bite in laboratorio e poi dal laboratorio si faccia fare le eventuali riparazioni, perché nessuno ha stabilito che bisogna ingerire o respirare resina per stare tranquilli. Inoltre, dopo aver eseguito una riparazione alla poltrona, è d'obbligo LAVARE IL MANUFATTO PRIMA DI METTERLO NELLA BOCCA DEL PAZIENTE. Ricordo anche che un bite notturno serve per evitare il digrignamento dei denti in un soggetto ansioso, e allora mi chiedo come questa situazione possa diminuire l'ansia. Un cordiale augurio di Buon Anno
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Pubblicato il 21-12-2010
Caro Signor Giacomo è vero si che certe riparazioni vengono fatte in studio, ma non devono essere fatte in bocca, si usano delle cartine colorate per segnare i precontatti e le disclusioni laterali canine e frontali incisive e in relazione centrica sui posteriori, e poi, fuori della bocca ed in un altro ambiente si fanno i ritocchi. Con certi materiali che lo consentono, si ritoccato.
In ogni caso i ritocchi sono piccoli e veloci se il bite è stato progettato bene. Non basta prendere due impronte e inviare tutto in laboratorio. Bisogna progettare il bite! E questo lo si può fare se è stata fatta una adeguata Diagnosi Gnatologica! E poi esistono Bite e Bite per le diverse patologie e i diversi risultati che si vogliono ottenere. Ovvio che il tutto debba essere fatto dopo una accuratissima visita Gnatlogica,
approfondendo tanti altri parametri:Anamnesi Clinico-Medica generale (Malattie, Allergie, Emorragie,Intolleranze, Cure Specifiche, Disturbi Nervosi o Psichici etc ) „« Anamnesi Odontoiatrica ( Dolore e sue caratteristiche, Dolore ATM, Gengive sanguinanti, Alitosi, Spazi tra i Denti, Cambiamento colore di denti o gengive, Sensibilità dei Denti termica o chimica, Tumefazioni all’interno della bocca, Bruxismo. „« Visita Soggettiva (tutto ciò che il paziente ha da raccontarvi) „« Visita Oggettiva ( tutto quello che voi osservate in bocca) Visita Oggettiva. Si inizia con l’esame Gnatologico : Devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore). Si ricercano così i denti in trauma d’occlusione. Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d’usura. Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. Valutazione delle Gengive : Aspetto, consistenza, Parulidi, Igiene Orale, Placca batterica, Tartaro, Sanguinamento Spontaneo, Sanguinamento al Sondaggio Parodontale, Gengivite Marginale, Recessioni Gengivali, Insufficienza di Gengiva Aderente. Valutazioni Parodontali Specifiche: Mobilità Dentale di 1°,2°,3° , Lesioni delle forcazioni, 1°Cl.,2°Cl.,3°Cl., Valutazione della presenza di manufatti Conservativi o Protesici o Legature Parodontali Irrazionali, Sondaggio Parodontale e se c’è dolore e sanguinamento al sondaggio. Sondaggio Parodontale : si sondano tutti i denti a partire, personalmente, dagli ultimi denti posteriori sinistri, dell’arcata inferiore, dalla Superf. Vestibolare (Disto Vestib., Centro Vestib., Mesio Vestib.) proseguendo poi sullo stesso dente dalla Superf. Linguale (Disto Ling., Centro Ling., Mesio Ling.) e si passa al dente contiguo fino a sondare tutta l’arcata…poi si passa a quella superiore allo stesso modo e nello stesso ordina. In questo modo io rilevo la misura e l’assistente la scrive direttamente sul cartellino, velocizzando l’operazione! Queste misure poi verranno riportate su carta millimetrata per disegnare le tasche parodontali. Programmazione della eventuale Preparazione Parodontale Iniziale: Ablazione Tartaro e Lucidatura dei denti, Curettage e Scaling sotto adeguata copertura antibiotica, specie in Cardiopatici e Diabetici, ma altamente consigliabile almeno "la prima volta", Modelli di Studio, Studio valutativo Rx Parodontale e se occorre Conservativo e protesico e ATM, Programmazione della Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale specie se in presenza di Gengivite Evidente! Colloquio col paziente: Essenziale! PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE Ablazione Tartaro con Ultrasuoni o altre metodiche previa copertura antibiotica per ovvi motivi di Poussès di microbi. Curettage e Scaling ricordando che: Scaling: rimozione del tartaro molto duro "sfuggito alla Ablazione con ultrasuoni o altro". Curettage gengivale: rimozione dei tessuti molli della tasca parodontale. Curettage radicolare: rimozione dei tessuti (cemento) necrotici della radice. Root Planing: esasperazione propria dell’ "American Slang", del concetto di curettage radicolare Preferisco, la prima volta, farla a cielo coperto subito dopo l’Ablazione Tartaro a Ultrasuoni e la lucidatura dei denti. È meno traumatizzante e rendiamo le gengive più "trattabili" chirurgicamente, poi in sede di Rivalutazione si deciderà come proseguire! Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet (Bauer Gutowski, 1984). Rx Endorali che chiameremo Studio Valutativo Parodontale: una lastra per 4 incisivi, una per ogni canino, una per i due premolari (tutte queste sono Rx verticali) e una lastra orizzontale per i tre molari ( a volte ne servono due) per un totale di 7/8 Rx ad arcata! SECONDA VISITA DI RIVALUTAZIONE PARODONTALE ed Odontoiatrica Totale Con tutto ciò che abbiamo rilevato e studiato nella PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE, si rivaluta ora la "bocca" con gengive certamente non più in Infiammazione Acuta, con le Tasche private del tessuto di granulazione interno che ne falsava la giusta presa delle misure e procediamo ad una visita totale Parodontale come nella Prima visita con la ripresa delle misure delle tasche parodontali, lo studio dei modelli montati su articolatore, lo studio delle radiografie comparando il tutto con lo studio dell’apparato stomatognatico del paziente. In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale! Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recideve etc.).Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto"sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso...tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica,. ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 33 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari..
In ogni caso i ritocchi sono piccoli e veloci se il bite è stato progettato bene. Non basta prendere due impronte e inviare tutto in laboratorio. Bisogna progettare il bite! E questo lo si può fare se è stata fatta una adeguata Diagnosi Gnatologica! E poi esistono Bite e Bite per le diverse patologie e i diversi risultati che si vogliono ottenere. Ovvio che il tutto debba essere fatto dopo una accuratissima visita Gnatlogica,
approfondendo tanti altri parametri:Anamnesi Clinico-Medica generale (Malattie, Allergie, Emorragie,Intolleranze, Cure Specifiche, Disturbi Nervosi o Psichici etc ) „« Anamnesi Odontoiatrica ( Dolore e sue caratteristiche, Dolore ATM, Gengive sanguinanti, Alitosi, Spazi tra i Denti, Cambiamento colore di denti o gengive, Sensibilità dei Denti termica o chimica, Tumefazioni all’interno della bocca, Bruxismo. „« Visita Soggettiva (tutto ciò che il paziente ha da raccontarvi) „« Visita Oggettiva ( tutto quello che voi osservate in bocca) Visita Oggettiva. Si inizia con l’esame Gnatologico : Devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore). Si ricercano così i denti in trauma d’occlusione. Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d’usura. Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. Valutazione delle Gengive : Aspetto, consistenza, Parulidi, Igiene Orale, Placca batterica, Tartaro, Sanguinamento Spontaneo, Sanguinamento al Sondaggio Parodontale, Gengivite Marginale, Recessioni Gengivali, Insufficienza di Gengiva Aderente. Valutazioni Parodontali Specifiche: Mobilità Dentale di 1°,2°,3° , Lesioni delle forcazioni, 1°Cl.,2°Cl.,3°Cl., Valutazione della presenza di manufatti Conservativi o Protesici o Legature Parodontali Irrazionali, Sondaggio Parodontale e se c’è dolore e sanguinamento al sondaggio. Sondaggio Parodontale : si sondano tutti i denti a partire, personalmente, dagli ultimi denti posteriori sinistri, dell’arcata inferiore, dalla Superf. Vestibolare (Disto Vestib., Centro Vestib., Mesio Vestib.) proseguendo poi sullo stesso dente dalla Superf. Linguale (Disto Ling., Centro Ling., Mesio Ling.) e si passa al dente contiguo fino a sondare tutta l’arcata…poi si passa a quella superiore allo stesso modo e nello stesso ordina. In questo modo io rilevo la misura e l’assistente la scrive direttamente sul cartellino, velocizzando l’operazione! Queste misure poi verranno riportate su carta millimetrata per disegnare le tasche parodontali. Programmazione della eventuale Preparazione Parodontale Iniziale: Ablazione Tartaro e Lucidatura dei denti, Curettage e Scaling sotto adeguata copertura antibiotica, specie in Cardiopatici e Diabetici, ma altamente consigliabile almeno "la prima volta", Modelli di Studio, Studio valutativo Rx Parodontale e se occorre Conservativo e protesico e ATM, Programmazione della Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale specie se in presenza di Gengivite Evidente! Colloquio col paziente: Essenziale! PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE Ablazione Tartaro con Ultrasuoni o altre metodiche previa copertura antibiotica per ovvi motivi di Poussès di microbi. Curettage e Scaling ricordando che: Scaling: rimozione del tartaro molto duro "sfuggito alla Ablazione con ultrasuoni o altro". Curettage gengivale: rimozione dei tessuti molli della tasca parodontale. Curettage radicolare: rimozione dei tessuti (cemento) necrotici della radice. Root Planing: esasperazione propria dell’ "American Slang", del concetto di curettage radicolare Preferisco, la prima volta, farla a cielo coperto subito dopo l’Ablazione Tartaro a Ultrasuoni e la lucidatura dei denti. È meno traumatizzante e rendiamo le gengive più "trattabili" chirurgicamente, poi in sede di Rivalutazione si deciderà come proseguire! Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet (Bauer Gutowski, 1984). Rx Endorali che chiameremo Studio Valutativo Parodontale: una lastra per 4 incisivi, una per ogni canino, una per i due premolari (tutte queste sono Rx verticali) e una lastra orizzontale per i tre molari ( a volte ne servono due) per un totale di 7/8 Rx ad arcata! SECONDA VISITA DI RIVALUTAZIONE PARODONTALE ed Odontoiatrica Totale Con tutto ciò che abbiamo rilevato e studiato nella PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE, si rivaluta ora la "bocca" con gengive certamente non più in Infiammazione Acuta, con le Tasche private del tessuto di granulazione interno che ne falsava la giusta presa delle misure e procediamo ad una visita totale Parodontale come nella Prima visita con la ripresa delle misure delle tasche parodontali, lo studio dei modelli montati su articolatore, lo studio delle radiografie comparando il tutto con lo studio dell’apparato stomatognatico del paziente. In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale! Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recideve etc.).Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto"sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso...tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica,. ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 33 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari..
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Pubblicato il 21-12-2010
Il suo dentista si è comportato benissimo e tutte le sue perplessità mi sembrano ingiustificate; c'è chi sostiene che molti bruxisti avrebbero bisogno anche di uno psicoterapeuta.
Pubblicato il 21-12-2010
Caro Giacomo, tutti i materiali in uso da parte degli odontoiatri sono garantiti e, seppur non gradevoli nell'odore e nel sapore, per gli usi strettamente necessari è d'uopo utilizzarli al fine di raggiungere il beneficio terapeutico. Se ritieni che il tuo dentista opera nella sua scienza e coscienza per arrecarti del male ritengo che ti sbagli e ti consiglio di stare sereno e di avere fiducia nel suo operato e di instaurare un rapporto di comunicazione che senz'altro sortirà un effetto più positivo. Tanti auguri per le prossime festività.
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Pubblicato il 21-12-2010
Sig. Giacomo, a volte le vie di mezzo sono le migliori, lei esaspera un po' troppo e il suo odontoiatra potrebbe rimediare una situazione scomoda. Controlli se il suo odontoiatra è iscritto all'ordine dei medici, se così non fosse le consiglio di evitare di indossare il bite e le consiglio di rivolgersi a un vero dentista che forse saprà riconoscere le cause e come si cura una vera diagnosi di bruxismo.
Pubblicato il 22-12-2010
Gentile sig.Giacomo, ho molato, adattato centinaia di bite e qualcosa avrò anche respirato, ma nessun paziente si è lamentato anche perchè dopo il molaggio bisognava lucidare il bite, così non si sentiva alcun odore o non restavano residui. Non so cosa pensare. Sospetto che non siano state prese tutte le attenzioni necessarie però non vorrei che lei ingrandisse il problema. Vada per un parere ponderato nello studio Calderoli di Bergamo per una visita gnatologica. Cordialmente la saluto
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Pubblicato il 22-12-2010
Caro Giacomo le modifiche vanno fatte in studio per via della possibilità di visionare le posizioni da ritoccare. In realtà un bite nightguard per i bruxisti non va modificato più di tanto perchè è solo una doccia protettiva. in ogni caso la quantità di metacrilato ingerita è veramente trascurabile. non si preoccupi. ma comunque non si faccia fresare in faccia il bite distinti saluti
Pubblicato il 22-12-2010
Egr.signore, io credo che una placchetta di rilassamento non sia un grosso problema;io, per esempio uso un materiale gommoso stampato sul modello in gesso; non ci sono mai problemi; se invece mi avventurassi nel campo della gnatologia spinta mi cercherei il freddo nel letto. Io credo che il bruxismo sia l'effetto della vita frenetica che conduciamo; mai come in questi anni ho visto denti sani fratturati senza motivo,ponti rotti o denti che necessitano devitalizzazione pur essendo sanissimi. Forse una vacanza spensierata risolverebbe, in parte, il suo problema; io diffiderei dei tuttologi; la gnatologia e' un campo minato e necessita soprattutto di ragionevolezza .
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Pubblicato il 23-12-2010
Tutti i materiali in uso in odontoiatria, se correttamente usati, non presentano rischi per la salute del paziente. I ritocchi andavano eseguiti al di fuori del cavo orale evitando, quindi il pericolo di ingestione o, peggio, di inalazione degli stessi. Per quanto riguarda l’odore ed il sapore avvertito, è legato all’uso di resine autopolimerizzanti forse non trattate nel migliore dei modi. E’ sufficiente che lei lo riferisca al suo dentista che provvederà ad inviarlo al laboratorio dove provvederanno o a completare la polimerizzazione o a sostituire il materiale aggiunto con altro polimerizzato a caldo. Per i fori che si sono creati durante la bilanciatura in studio, probabilmente, la progettazione del bite ha presentato qualche lacuna ma, naturalmente, siamo nel campo delle ipotesi e tutte da verificare. Dr. Riccardo Baucia
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