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Domanda di Bite

Risposte pubblicate: 9

Ulteriore seguito alla domanda: A seguito di un'estrazione ho iniziato ad avere dei forti dolori alla testa e cervicali.

Scritto da Laura / Pubblicato il

Buongiorno, avrei gentilmente bisogno del vostro parere. A seguito un problema di Atm ho intrapreso terapia con un bite inferiore, rigido. Fin dai primi giorni trovo un grosso giovamento dei sintomi che spariscono quasi immediatamente. Dopo circa una settimana però comincio ad avvertire una forte rigidità cervicale, col passare dei giorni "scosse" e dolori fino alla schiena. Lo gnatologo ha subito pensato ad un problema di bilanciamento, ha fatto delle modifiche ma nulla. Non appena tolgo il bite la cervicale migliora e nel giro di un paio di giorni scompare. Ricompaiono però tutti gli altri problemi (mal di testa, dolori facciali ecc.). A questo punto proviamo avariare il tipo di bite facendolo superiore, stesso identico problema. A questo punto lo gnatologo mi dice è probabile che lo spessore del bite vada a peggiorare un problema cervicale preesistente. Non so però come comportarmi, non posso certo scegliere il dolore meno forte e cmq ho bisogno di riabilitare il mio apparato mastocatorio per poi provvedere a stabilizzarlo definitvamente. Sono davvero sconfortata, esistono alternative al bite?Sono veramente certa che quello realizzato dalla gnatologo sia ineccepibile (ha fatto tantissimi esami, elettromiografia, tens, ecc.ecc). Vi ringrazio per l'aiuto che saprete darmi!

 

Precedenti:

 

 

http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/gnatologia/4116_dolori-testa-e-cervicali.html

http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/gnatologia/4112_dolori-testa-e-cervicali.html



 

 

 

 

 

Se l'indicazione è giusta ma non lo possiamo sapere senza documentazione e visita è indispensabile lavorare sul byte per trovare il giusto equilibrio, cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Cara Signora Laura, se lei si è spiegata bene sembra che qui si stia andando avanti per tentavi affidando ad un bite neanche individuale, se ho capito bene la sua patologia. Premesso che il Bite non è un "toccasana", qui la grande assente prima di iniziare una qualsiasi terapia mi sembra sia la Diagnosi! Quindi deve andare da uno Gnatologo esperto che faccia una Diagnosi certa e solo dopo imposti una terapia vera! La Gnatologia studia la complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione" e si possono avere nelle arcate per cause varie locali o neuromuscolari o di patologie della Articolazione Temporo Mandibolare (che però possono essere oltre che primarie anche secondarie alla malocclusione stessa),spostamenti degli altri denti, quindi precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.Tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura. Infatti la postura va studiata in Gnatologia con La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una analisi importantissima in Gnatologia è lo studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia m isurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici! Il Bite ha senso se poi porta ad una terapia risolutiva della malocclusione, o meglio della persa giusta occlusione. Il bite deve essere costruito per lei con le altezze giuste i piani inclinati giusti e le disclusioni giuste. La sua funzione essenziale è quella di far dimenticare al suo Cervello l'attuale posizione patologica delle arcate ed una volta ottenuto questo, si procede al rilievo della ritrovata giusta occlusione per stabilizzarla con diverse metodiche!Le lascio una foto.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Laura, la terapia che lei ha intrapreso è una una cura molto lunga è complessa; richiede tanta pazienza, professionisti esperti e soprattutto è una terapia multidisciplinare e cioè che richiede l'intervento di diversi specialisti: Gnatologo, Osteopata, Ortopedico, terapia ginnica con stretching, ed infine ma non ultimo, aiuto per la gestione dell'ansia e dello stress e della stanchezza psico-fisica. In virtù di quanto le ho appena detto non bisogna tralasciare nulla di tutto ciò. Dr. A. Ruggirello
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Scritto da Dott. Antonino Ruggirello
Palermo (PA)

Cara Laura, risponde correttamente il collega Ruggirello affermando che si tratta di terapie complesse,difficili e che necessitano di terapie multidisciplinari che trattino anche eventuali alterazioni posturali e stati ansiogeni che interferiscono pesantemente sulla situazione. Che il posizionatore sia superiore od inferiore non cambia assolutamente nulla, si opta generalmente per l'applicazione inferiore per un semplice fatto di comodità. Ma mi pongo una domanda:come si può avere dubbi sullo spessore del manufatto se è stata effettuata (anche più volte in caso di necessità) una verifica kinesiografica ed elettromiografica dopo stimolazione TENS ? La terapia riabilitativa funzionale neuromuscolare offre margini di successo estremamente alti ma occorre che sia posta in atto secondo protocolli molto precisi e convalidati da molti anni di esperienze cliniche e affrontata di pari passo con trattamenti fisiatrici quando la situazione lo richieda. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile Laura, i suoi problemi sono di gestione pluridisciplinare e complessa che ritengo sia poco opportuno confondersi con pareri discordanti perchè in questi casi è bene seguire le direttive dello gnatologo consultato. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Sig.ra Laura, concordo anch'io nell'affermare che il suo caso necessita di approccio multidisciplinare e pazienza da parte sua. Deve fidarsi nella persona che segue il suo caso e vedrà che presto i suoi problemi verranno risolti. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile signora, alle volte i primi tenui segnali di guarigione passano attraverso una parvenza di peggioramento. Consiglio di continuare ad affidarsi allo specialista che l'ha in cura e di riportargli passo passo le sue impressioni al fine di calibrare adeguatamente la cura. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Sig. Laura, deve aver fiducia dell'odontoiatra che la sta seguendo, solo lui ha le corrette risposte in mano. Si ricordi che non tutti i casi raggiungono una completa guarigione.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig. Laura le consiglio di rivolgersi da un osteopata e vedrà che continuando a seguire la terapia con il bite e sottoponendosi a terapia osteopatica risolverà sicuramente il problema. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, cordiali saluti.

Scritto da Dott.ssa Daiana Zuccaro
Frosinone (FR)