Sono stata sottoposta ad un intervento muco-gengivale per salvare gli incisivi inferiori
Scritto da deborah / Pubblicato il
Buongiorno, sono stata sottoposta a Febbraio ad un intervento muco-gengivale, per salvare gli incisivi inferiori, che la gengiva lasciava abbastanza esposti con prolasso della stessa...Ad oggi dopo 4 mesi, vedo che la gengiva lascia ancora esposto il dente (nonostante mi sia stato detto, che sia stata fatta una plastica)... Ho fatto notare la cosa al dentista, ed ho anche spiegato che sento un fastidio una sorta di pizzicore, dopo mangiato o la mattina appena sveglia nella zona operata...le gengive risultano ancora fortemente irritate...Il dentista ha risposto piccato che mi ha salvato i denti e che dal punto di vista estetico non c'era niente da fare...e ha suggerito sedute di laser per far migliorare ulteriormente l'aspetto delle gengive...Confesso inizio a nutrire forti dubbi sulla riuscita dell'intervento...
Pubblicato il 18-06-2015
Cara Signora Deborah, buongiorno. Ci deve essere una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante, perché ci sia salute dell'Unità Dentale (Dente e suo Parodonto ossia Tessuto di sostegno, Osso e Gengiva e Ligamento Parodontale). Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Bisogna fare una visita mucogengivale per le Recessioni stabilendo soprattutto la quantità e qualità di Gengiva Aderente Presente e la Profondità del Fornice, in tutta la bocca. In parole semplici, intorno al dente, ci deve essere la Gengiva Rosa che circonda i denti e che aderisce all'osso sottostante e non la mucosa Alveolare che è quella violacea, elastica, che forma il fornice e si riflette sulle labbra e le Guance. Apicalmente ai suoi incisivi inferiori ci doveva essere una palese insufficienza di Gengiva Aderente. La linea di giunzione mucogengivale, che separa la gengiva aderente dalla mucosa alveolare deve essere, praticamente, stata raggiunta dalla recessione. In queste condizioni la salute del parodonto che sostiene il dente è compromessa perché la Mucosa Alveolare non è adatta a fungere da Gengiva Marginale e dare l'attacco epiteliale al dente e resistere ai traumi del bolo alimentare. In una recessione, quindi il promo e più importante "scopo" è quello di ricreare intorno al dente, una banda sufficiente di Gengiva Aderente. I problemi Estetici vengono "dopo" anche se importanti. Esistono interventi per raggiungere sicuramente il primo traguardo ed esistono altri interventi per raggiungere anche il secondo. Basta fare una corretta Diagnosi ed una Corretta Terapia. Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale; si faccia visitare da un Parodontologo; le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi, legga nel mio profilo sotto pubblicazioni Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva. Per concludere, se sono state fatte Diagnosi dopo le Visite Spiegate abbondantemente può dare fiducia altrimenti cerchi un VERO PARODONTOLOGO.Le lascio un Poster di recessioni gengivali e loro terapia. Le preciso inoltre che i risultati ottenuti con gli interventi chirurgici parodontali mucogengivali di terapia delle Recessioni, sono stabili nel tempo. Se dovesse rincominciare a progredire la recessione in modo "continuo, cosa quasi impossibile", la velocità con cui si formerebbe, si approfonderebbe alla velocità di circa 1/7 di mm. all'anno o in casi molto rari al massimo di 1/3 di mm l'anno. Dato che funzionalmente il recupero della gengiva aderente è di almeno 3-5 mm e più, capisce che occorrerebbero veramente tantissimi decenni prima che si possa riformare una recessione, nell'improbabile e raro caso in cui rincominciasse la patologia. Questo lo spiego perché da alcuni Colleghi, purtroppo, per Ignoranza, ho sentito dire che le recessioni sono incurabili perché il tempo annulla prestissimo gli interventi. Niente di più falso!!! Ovviamente deve essere un Parodontologo ad attuare queste Terapie, se necessarie! Ripeto che E' di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Si metta in "mani buone" di un Eccellente Parodontologo e Gnatologo. Parodontologia e Gnatologia camminano insieme, quindi un buon Parodontologo è anche Gnatologo, così come un Buon Dentista ha sempre una mentalità Parodontale e Gnatologica che gli consentono di fare qualsiasi terapia di qualsiasi Specialità Odontoiatrica, anche solo Generica come la conservativa, senza prescindere dal Parodonto e dal giusto rapporto Gnatologico che ci deve essere tra le arcate, i denti viciniori e gli antagonisti e le disclusionoi canine, incisive ed in Relazione Centrica e ovviamente le ATM (Articolazioni Temporo Mandibolari). Diffidi di chi non fa pagare la Visita!Bisogna valutare poi la sua immunità cellulo mediata dai Linfociti T.La Visita Gratis propende a far pensare che il Dentista sia "mediocre". Non esiste qualità a costi bassi! Come in un centro low cost, a basso costo dove fanno la visita gratis, la panoramica gratis etcetcetc! Ma purtroppo come accade anche da molti Dentisti Privati che non capiscono che La visita Odontoiatrica, ripeto , è un atto medico essenziale e "carico della cultura del medico e non può non essere fatta "pagare" con un giusto Onorario! Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certo che tutte le patologie "saltano fuori"! Ora per risolvere la situazione bisogna creare dei modelli di studio in gesso della sua bocca con articolatore a valore medio e fare cerature diagnostiche in cera bianca e affrontare il problema con la chirurgia estetica parodontale che la invito a leggere sul mio profilo. Legga "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! In bocca al Lupo e Cari Saluti
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Pubblicato il 18-06-2015
Gentile Deborah, purtroppo senza una adeguata ed accurata visita con sondaggio parodontale ed analisi delle radiografie non è possibile poterle rispondere in maniera corretta. Probabilmente più di così come è il risultato raggiunto, non si poteva fare. Dipende ovviamente dalla gravità della situazione iniziale. L'unico appunto che mi sento di muovere è la corretta informazione che evidentemente non c'è stata. Magari poteva essere meglio informata che quello poteva essere il risultato finale considerata la sua situazione clinica iniziale. Oppure, altra ipotesi è che l'intervento non sia stato eseguito da mani esperte in parodontologia ed interventi di carattere muco-gengivale,ma ovviamente si tratta di ipotesi non avendo, come già detto alcun elemento diagnostico. Spesso si sottovalutano i casi clinici per non aver fatto una corretta diagnosi ed un corretto studio preliminare. Infine credo che il laser non possa modificare molto il risultato ottenuto con la chirurgia. Cordialmente
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Pubblicato il 18-06-2015
Cara Deborah, l'intervento che lei ha citato provoca inesorabilmente un peggioramento estetico; anche il miglior chirurgo deve soggiacere alle leggi della natura e della guarigione con i pro e i contro. Forse avrebbe dovuto essere informata meglio da chi le ha fatto l'intervento (o forse l'ha fatto ma si e' dimenticata). Sarebbe stato peggio se le avesse detto che non c'erano problemi
Pubblicato il 19-06-2015
Sig. Deborah, gli interventi parodontali hanno principalmente successo nei pazienti selezionati, motivati a seguire un determinato stile di vita dettato dall' igienista dentale. Lei rientra tra questi pazienti?
Pubblicato il 19-06-2015
Se la gengiva è infiammata in presenza di corretta igiene è un problema gengivale e quindi ne parli con il suo dentista o chieda un parere ad altro collega la gengiva comunque può non coprire completamente la radice se vi è stato un riassorbimento osseo. Cordiali saluti
Pubblicato il 19-06-2015
Il suo dentista cosa le aveva promesso? può darsi che più di quanto le è stato fatto non si potesse, l'esito di una chirurgia muco-gengivale deve essere valutato prima di intervenire e se quanto lei desiderava non è stato ottenuto si doveva valutare prima ora il suo dentista deve riferirle se la situaazione si può modificare
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