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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 7

Mi hanno prospettato un intervento per rimuovere la cisti di 18mm

Scritto da Maria / Pubblicato il
Gentili dottori, vorrei sottoporre alla vostra attenzione il mio caso e chiedere un consiglio. Dopo vari fastidi ai denti ed alla parte sinistra del mio viso ho effettuato una tc dentalscan il cui esito è stato: "Focolaio osteolitico apico-radicolare del mascellare sx (dim.max. vestibolo linguale di 18mm), che ingloba le radici del 24 e del 25 ed erode ampiamente la corticale su entrambi i versanti; pavimento del seno mascellare sollevato, marcatamente assottigliato ma non eroso?. Ho consultato sia un dentista che un chirurgo maxillo facciale e mi hanno prospettato un intervento per rimuovere la cisti di 18mm ed al momento sto valutando quale dei due professionisti fare intervenire. Tra i due, dopo l'enucleazione della cisti, uno è intenzionato a riempire la cavità ossea con dell'osso sintetico, mentre il secondo non ritiene necessaria questa operazione, che a suo dire potrebbe danneggiare i seni paranasali. A vostro avviso in un caso come il mio si deve riempire la cavità con osso sintetico oppure si può evitare? Preciso che il dente 25 è stato trattato endodonticamente con successo poche settimane fa, mentre il numero 24 è stato devitalizzato proprio negli scorsi giorni e adesso stiamo monitorando la situazione. Per il dente 24 si tratta di ritrattamento in realtà, in quanto un primo trattamento è stato fatto anni fa ed è probabilmente a causa della mal riuscita di quella operazione, a quanto mi hanno spiegato, che si è generata la lesione osteolitica. In questo caso il riempimento dell'osso si effettua o no? Ringrazio anticipatamente e allego, per una migliore valutazione, estratto tc dentalscan di circa 40 giorni fa.
Sig. Maria, la diagnosi radiologica è di Focolaio osteolitico apico-radicolare, per cui si dovrebbe procedere "in primis" rimuovendo le cause, che sono date dalla situazione endodontica dei denti, rimosse le cause si otterrà una riduzione della dimensione della lesione, ottenuta la completa riduzione si dovrà poi rivalutare il tutto stabilendo se e come intervenire chirurgicamente. Durante l'intervento sarà l'operatore che deciderà se ricostruire l'osso o meno in base alle sue esigenze cliniche dell'intervento. La decisione di apporto di osso sintetico, non è discriminante per la scelta del professionista e non è nemmeno di sua pertinenza.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Il trattamento che deve impostare è un trattamento combinato endodontico (sugli elementi dentari responsabili della lesione, come sta già facendo) e chirurgico (enucleazione della lesione di tipo cistico chirurgicamente). Quindi l'approccio dei colleghi è, a mio avviso, corretto: la cosa più importante è salvare i denti, i puristi dell'endodonzia eseguirebbero solo terapie canalari senza intervenire chirurgicamente in attesa di una possibile risoluzione della lesione, anche se, in questi casi, è contemplata e ha successo immediato (a condizione di avere terapie canalari corrette) la chirurgia. Solitamente il successivo riempimento con sostituti ossei della cavità non è necessario (l'osso si riforma da solo), ma comunque non è l'elemento chiave del suo trattamento.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Cara Signora Maria, Buongiorno. Come Saggiamente dice il Caro Dr. Sbarbaro, le rispondo da "purista" dell'Endedonzia: Non a caso le è stato parlato di "lesione osteolitica"! Allora, sappia che Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Però, attenzione, potrebbe anche non essere dovuta ad una Necrosi Ossea ma osteolisi periapicale, sappia che non sono solo batteriche ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Come vede, la Visita Odontoiatrica deve essere Accurata e impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista! Una visita Odontoiatrica è un atto medico importante e colto che richiede almeno un'oretta oltre un'altra mezzoretta per informare il paziente (consenso informato). Una Visita Odontoiatrica è la massima espressione Culturale e di conoscenza Medico-Odontoiatrica e, se fatta come si deve , impegna il Cervello del Dentista per un'ora circa più una mezzora per le informazioni doverose di "consenso informato"! Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori"! Spero che sia stata fatta una Diagnosi Differenziale tra Cisti Odontogene e Cisti non Odontogene, in ogni caso! Poi, tra le cisti non Odontogene bisogna fare una Diagnosi di Cisti o di Tumore, non si allarmi, di Tumore in senso Latino di "Tumor" ossia un "qualcosa che aumenta di volume", anche una Cisti, in questo caso è un "Tumor"! In questo secondo caso si dovrebbe procedere ad un Prelievo Bioptico per avere una Diagnosi Istopatologica Sicura! Solo nel Secondo caso farei escissione Chirurgica con molta attenzione al Pavimento del Seno mascellare e , personalmente, ricostruendo la cavità con osso artificiale riassorbibile tipo solfato di calcio e chiusura della "breccia ossea con membrana riassorbibile previa emostasi e stimolazione del coagulo ematico con Fibrina artificiale! Nel primo caso, che sembrerebbe il Suo, procederei solo Endodonticamente come le ho spiegato all'inizio :) Cari saluti e tanti Auguri di Felici Feste Natalizie e di Nuovo Anno
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Senza tanti suggerimenti da chirurgo la invito a sottoporsi all'intervento di enucleazione, la cavità residua si auto riempie senza aggiunta alcuna ma in giro ci sono tanti maghi che la possono trattare come cliente

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Buona sera sig.ra Maria, data la dimensione della lesione concordo con il suggerimento dell'estrazione. Anche se non indispensabile l'innesto d'osso, in questi casi preferisco riempire la lacuna con un innesto perché in presenza di cavità così ampie non è detto che questa guarisca con neoformazione di osso. Se questa fosse l'evoluzione cui le dovesse andare in contro, sarebbe poi molto difficile poter posizionare degli impianti per restituirle una funzione normale. Infine, anche se lei decidesse per una protesi rimovibile (cioè quella meno costosa) in assenza di un'anatomia quasi normale si troverebbe molto probabilmente a soffrire di ristagno di cibo. Spero di non essere stato troppo tecnico nella risposta.
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Gentile Sig.ra Maria, prima di procedere ad una eventuale enucleazione della cisti aspetterei a vedere l'evoluzione dopo le terapie endodontiche. Non è da escludere una risoluzione senza chirurgia. Se non si vedono miglioramenti si può procedere chirurgicamente. Per quanto riguarda l'osso sintetico non mi pare necessario, basta il coagulo, il miglior riempitivo che esiste. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig.ra Maria, concordo con i colleghi che mi hanno preceduto... in primo luogo trattare gli elementi interessati per via ortograda (normalmente) magari vedere se per caso questo può risolvere il problema (ho avuto un caso simile, era una grossa cisti mandibolare,risoltasi col semplice trattamento canalare) poi, se il caso, intervenire chirurgicamente... curare, se si interviene, di effettuare resezione degli apici e relativa otturazione retrograda con MTA. Per quello che riguarda il riempimento dello spazio cistico direi che usare riempitivo osseo è solo una maniera di spendere un po' di soldi inutilmente... se proprio non si vuole lasciare lo spazio vuoto che comunque si riempirà lentamente di osso in maniera naturale si può usare del PRF (fibrina ricca di piastrine: una sorta di coagulone ricco di fattori di crescita ottenuto dalla semplice centrifugazione di un prelievo di sangue dello stesso paziente pertanto a costo prossimo allo zero) giusto se vi sono comunicazioni con il seno mascellare e per colmo di scrupolo.
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Scritto da Dott. Riccardo Maggi
Roma (RM)