Mi è stata riscontrata una cisti nel molare
Scritto da umberto / Pubblicato il
Buongiorno,
Vi vorrei chiedere un consiglio, mi è stata riscontrata una cisti nel molare 7 SX superiore, il dente e giàstato devitalizzato precedentemente, il mio dubbio è se togliere il dente e la ciste o provare a curare il dente e poi togliere la ciste?
Sono molto confuso.
Grazie
Pubblicato il 04-03-2016
Gentile Umberto, dovrebbe chiedere spiegazioni al dentista che ha prescritto la radiografia cone beam da lei postata.Dovrebbe chiedere a lui il motivo e le indicazioni che lo hanno spinto a richiedere tale esame.Molto spesso è sufficiente ,come nel suo caso,una semplice rx endorale con centratore per risolvere il dubbio senza ricorrere ad esami di secondo livello più impegnativi e costosi di una rx endorale ben eseguita. La cisti che lei dice di vedere potrebbe essere di origine dentale e cioè scaturita da una devitalizzazione non precisa oppure di altra natura.Se dovesse trattarsi di cisti odontogena infiammatoria sarebbe opportuno procedere ad un ritrattamento del dente che se ben eseguito portera' inevitabilmente al riassorbimento della cisti. Sarebbe comunque necessario estendere tutte le sue domande al dentista che ha richiesto l'esame. Cordialmente
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Pubblicato il 04-03-2016
Sig. Umberto, quello che dovrebbe fare a distanza non lo possiamo sapere, soprattutto sono decisioni che non spettano a lei che non ha alcuna competenza in materia, le consiglio di affidarsi alle buone mani del suo odontoiatra senza interferire, lasciandogli responsabilità e carta bianca.
Pubblicato il 04-03-2016
Sig. Umberto con una rx endorale è possibile valutare se la pregressa terapia endodontica è stata praticata correttamente e di conseguenza intuire la causa della cisti, spesso con un corretto ritrattamento se ne ottiene la remissione...comunque si rivolga al suo dentista che le ha consigliato C. B.
Pubblicato il 04-03-2016
Caro Signor Umberto, buongiorno. Per diagnosticare una Cisti Odontogena o non Odontogena, basta ed avanza una Rx Endorale, ovviamente in Sede di Visita Clinica Completa, come detto giustamente dal Dottor Savino! Potrebbe essere necessaria anche, ma solo in secondo "Step" una OPT se ci fossero necessità di valutare rapporti delle radici coinvolte, con formazioni anatomiche particolari. Solo se si sospettasse qualche altra etiopatogenesi o se si fosse già deciso (sbagliando, a mio modesto parere) di procedere alla avulsione del dente ed alla sua sostituzione con un impianto (ripeto per sottolineare: decisione che non approverei in prima "battuta"), potrebbe servire una Cone Beam 3D! Tutto questo mi porta a pensare che si voglia intervenire chirurgicamente sacrificando il Dente per l'implantologia! Da quel poco che si vede dalle lastre postate le dico di non fare estrarre il Dente, nel modo più assoluto. Le spiego:di regola basta ed avanza una buona terapia canalare e rifarla se succedesse quello che è successo a lei. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Cosi è! Noto un riassorbimento orizzontale osseo, che sembrerebbe notevole ed una alterazione della architettura ossea che farebbe pensare a patologie parodontali presenti. Lei ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Pensi a far chiarire questo sospetto diagnostico piuttosto che all'implantologia. I Denti si curano e non si estraggono! Ricordi sempre che non esiste il facile o il difficile ma solo ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare! Ricordi anche che un Dentista è tanto più "bravo" quanto meno denti estrae e quanto meno impianti fa, come dice il "Buon" Collega Dottor Carpinteri, da queste stesse pagine! Le lascio un Poster di Denti molto compromessi conservativamente, per fratture radicolari, per patologie parodontali, endodontiche, osteolitiche e da me curati e salvati ed in bocca da decenni sani e salvi. Il Suo Dente mi sembra, anche se non è molto adatto l'esame Rx fatto, per lo più visto solo "parzialmente", assolutamente salvabile! Ricordi che un Dente è un "Patrimonio" e ogni Avulsione è una "Mutilazione" se fatta potendolo salvare e recuperare. Glielo dico io che faccio impianti ma solo se necessari e solo come seconda scelta per non dire ultima. I denti si curano, non si estraggono e gli impianti non sono la "panacea" che il paziente è portato dalla pubblicità e dalla "leggerezza" con cui molti Dentisti li fanno anziché curare i denti! Nei denti si hanno fibre connettivali ed epiteliali che penetrano nel dente a sigillare l'osso ed il parodonto di cui l'osso è parte importante. Questa è la funzione principale ed essenziale della gengiva aderente! Negli impianti, essendo artificiali, le fibre suddette non possono penetrare ma solo "addossarsi" quindi non esiste un sigillo a protezione dell'osso sottostante (non del parodonto che non esiste più non essendoci il dente)! Succede allora che molto più facilmente si ha il distacco di questo falso attacco virtuale e non reale e, come intorno al dente si apre la Gengiva con la formazione di una tasca parodontale che apre la via alla Parodontite, così intorno all'impianto si forma molto più facilmente una tasca perimplantare che apre la via alla perimplantite. Non parliamo poi della differenza abissale tra una radice artificiale osteointegrata e quindi fissa e un dente col suo Parodonto e ligamento alveolo dentale che costituisce una vera e propria aricolazione ed ammortizzatore dei traumi occlusali e trasversali!Cosa ,importante perché nel tempo i denti si muovono, si inclinano mesialmente per cvompensare la perdita interprossimale di sostanza e se non avvenisse questo, si perderebbe il punto di contatto interprossimale con danni gravi ai denti e soprattutto al partodonto. I denti poi col tempo si consumano occlusalmente ed allora per mantenere la dimensione verticale della bocca, i denti estrudono in continuazione molto lentamente e con tutto questo viene mantenuta la fisiologica salutare dinamica gnatologica dell'intero sistema odontostomatologico, compresi i muscoli i nervi e le articolazioni temporo mandibolari! Con gli impianti, in parole povere no! Non dico che l'implantologia sia da non fare. Dico solo che ci devono essere le indicazioni corrette e che è meglio sempre un dente proprio ad un impianto. Questo lo sottolineo perché troppo spesso ho visto estrarre denti praticamente sani, nel senso di curabilissimi conservativamente, endodonticamente o parodontalmente, per sostituirli con impianti. Basta fare un giri su You Tube e si vedono "delitti" e "crimini" con l'estrazione spesso di tutti i denti per sostituirli con impanti, roba da "matti"! Cari saluti
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Pubblicato il 04-03-2016
La prassi in questi casi e': stabilire che la causa sia odontogena; in linea di massima se il dente non e' fratturato o perforato irrimediabilmente si puo' eseguire un ritrattamento ; se non fosse possibile il ritrattamento o non raggiungesse il risultato sperato si puo' eseguire un intervento di apicectomia in cui si otturano le tre radici in modo retrogrado e si fa analizzare la lesione da un laboratorio specializzato. Ogni dente ha la sua storia per cui va affrontato in modo competente ;non bisogna scandalizzarsi se in qualche caso la terapia consigliata e' l'estrazione del dente(e quindi della "cisti") . L'importante e' che lei si rivolga a una persona capace e con i titoli per poter eseguire interventi del genere
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Pubblicato il 04-03-2016
Gentile Sig. Umberto, bisogna capire se il problema è endodontico o no. Se il problema è endodontico la via più corretta è rifare la devitalizzazione e monitorare l'evoluzione. Spesso tutto si risolve in questo modo. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-03-2016
La diagnosi differenziale, relativa alla scelta del piano di trattamento, la deve fare soltanto il collega che la sta seguendo. Le opzioni, come è stato scritto giustamente sopra, sono tre, e per ognuno saranno valutati i pro ed i contro: ritrattamento per via ortograda - tradizionale, retrograda o estrazione. Non esiste una strada assoluta, ma un percorso ragionato da parte del Dentista sulla base del singolo caso clinico.
Pubblicato il 05-03-2016
....tentare la via endodontica. Se si riesce a eliminare completamente la componente batterica potrà sicuramente guarire. La radiografia effettuata esclude una componente infiammatoria del seno mascellare. Estrazione e successivo impianto sono a mio avviso da evitare per il momento.....senza demonizzare l'implantologia per la quale si dovrà rivolgere a un collega competente ed esperto!
Pubblicato il 06-03-2016
Buongiorno Signor Umberto, provo ad aiutarla con alcune considerazioni pratiche. 1. Il dente così com'e e senza interventi è destinato a subire complicazioni e va considerata la sua estrazione, sempre e comunque fattibile quando occorra. 2. Tentare un nuovo trattamento canalare, per quanto incerto, è la strada migliore e va percorsa a prescindere dalla eventualità di un trattamento chirurgico aggiuntivo di apicectomia con retrograda (non in amalgama) per tenere in bocca il dente e rimuovere l' EVENTUALE cisti. 3. Le radiografie postate non mi consentono alcuna diagnosi certa di natura ma mi suggeriscono che può non essere immediatamente impiantabile una vite in titanio ed in tal caso i tempi di attesa per il fine cure si dilatano parecchio di diversi mesi. Si confidi quindi col dentista e se non fosse convinto ascolti un altro parere. I denti umani, caro Umberto non sono come i pezzi di ricambi per auto e non si smontano col cacciavite come gli impianti. Medito e poi si decida. Cordialmente
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Pubblicato il 06-03-2016
Buonasera, in questi casi la terapia endodontica 'ritrattamento' è la strada da seguire. Spesso accade che è sufficiente a far scomparire la lesione periapicale del denti in oggetto. inoltre è visibile anche una reazione infiammatoria del seno mascellare di sinistra proprio quello interessato dalla lesione. Anche questa situazione può risolversi dopo una corretta, se possibile terapia canalare. Saluti
Pubblicato il 07-03-2016
Su un dente già devitalizzato si fa se possibile il ritrattamento e se non efficace l'apicectomia, l'estrazione rimane l'ultima terapia Cordiali saluti
Dentista Piemonte, Novara
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