Apicectomia senza cementazione/tappo finale
Scritto da Francesco / Pubblicato il
Salve a tutti i Medici
Dunque 3 mesi fa mi è stata fatta l'apicectomia sull'incisivo destro già devitalizzato in precedenza con presenza di perno in fibra e capsula.
Il chirurgo mi ha solo asportato la punta della radice ed ha richiuso!
A distanza di 3 mesi non ho dolori e nulla ,
ma solo un buco tra la gengiva ed il dente come se mancasse un pezzo di gengiva.
Gli ho chiesto come mai avesse richiuso senza aver messo il tatto di cemento all'apice,lui a risposto dicendomi che già all'interno del canale radicolare c'era la guttaperca e che avrei avuto l'80 % di successo...
Mi dovrei fidare di ciò che mi è stato fatto?
Come mai ho questo buco sulla gengiva?
Ringrazio tutti voi
Pubblicato il 30-06-2016
Sig. Francesco, ogni operatore svolge i propri interventi in base al suo caso clinico, probabilmente nel suo caso la chiusura con cemento avrebbe dato complicanze. Perchè ora questa sfiducia visto che tutto sta andando per il meglio? Sia riconoscente al dottore che per il momento le ha salvato un suo dente.
Pubblicato il 30-06-2016
Caro Signor Francesco, buongiorno. parliamo di "Retrograda" non di Apicectomia che non si fa più da decenni! La Retrograda si fa arrivando chirurgicamente all'apice del dente, aprendo l'apice a becco di flauto, lavorando endodonticamente in zona iustapicale e soprattutto concludendo con un Sigillo dell'apice stesso con MTA od Amalgama d'argento chirurgica e quindi sterile e priva di zinco affinché non sia idroscopica e non una inutile e nociva apicectomia e rimozione del granuloma che molto probabilmente se non certamente, si riformerà! L'apicectomia classica, retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali "poco attenti" alla chirurgia endodontica, non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda)! Le spiego : di regola basta ed avanza una buona terapia canalare e rifarla se succedesse quello che è successo a lei. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Nella Apicectomia, la sola Guttaperca endocanalare non può "sigillare"!!! Cosi è! Le lascio una Retrograda affinché capisca meglio. Cari Saluti
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Pubblicato il 30-06-2016
Gentile Sig. Francesco, se con l'apicectomia si raggiunge una zona con un'ottima condensazione della guttaperca con assenza di una contaminazione batterica effettivamente l'otturazione retrograda può essere inutile. Per quanto riguarda il buco bisognerebbe visitarlo per capire quale sia il problema. Cordiali saluti
Pubblicato il 01-07-2016
Ha chiesto al suo dentista il perchè di quel "buco" sulla gengiva? perchè in realtà non si capisce a cosa si riferisca. magari ci alleghi una foto fatta bene :-)))
Pubblicato il 01-07-2016
La presenza di una discontinuità sulla gengiva in prossimità della zona operata potrebbe essere dovuta ad una incisione che una volta suturata cade sulla breccia ossea effettuata per resecare l' apice radicolare infetto. Per quanto riguarda la mancata effettuazione della otturazione retrograda è sempre buona norma ripulire il canale dal punto in cui è stato effettuato il taglio dell' apice infetto per almeno tre millimetri e risigillarlo con materiali più stabili della preesistente guttaperca come super eba, cemento di Portland o irm in modo da avere un sigillo piu ' resistente alla ricolonizzazione batterica. Vorrei comunque ricordarle che le apicectomie hanno raggiunto un livello tale di evoluzione che la loro corretta esecuzione dovrebbe essere appannaggio dei soli specialisti in endodonzia chirurgica.
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